Quanto denaro contante si può legalmente portare con sé

Patrizia Del Pidio

30 Ottobre 2025 - 12:49

I limiti all’uso dei contanti incidono anche su quanto denaro può essere portato con sé? Vediamo se c’è una somma limite ai soldi che si possono portare nel portafogli o in tasca.

Quanto denaro contante si può legalmente portare con sé

Quanto denaro contante si può portare con sé legalmente senza rischiare problemi? I soldi cash, per molti, danno una sensazione di sicurezza e immediatezza, ma quando le somme che si tengono in tasca o nel portafogli sono alte potrebbe sorgere il dubbio di essere scambiato per un criminale, nel caso si venga fermati per un controllo.

La domanda di quanti soldi è legale portare con sé potrebbe nascere anche dal timore di essere sanzionati per aver violato i limiti sulla tracciabilità dei pagamenti o sui limiti dei contanti. Anche se possedere denaro contante e averlo in tasca non presuppone la violazione di nessuna legge, un discreto gruzzolo potrebbe far nascere sospetti di natura fiscale. Immaginiamo di vedere qualcuno tirare fuori dalla tasca un mazzetto di banconote: il pensiero che i soldi non provengano da operazioni lecite sfiora quasi tutti, nessuno pensa che potrebbe essere il ricavo della giornata di un negoziante. Il contante, infatti, è diventato quasi un tabù e l’immaginario collettivo tende a equiparare il possesso del denaro contante all’evasione fiscale.

Quanto denaro contante si può tenere in tasca senza correre rischi? Andiamo a risolvere questo dilemma.

La guerra al contante e l’evasione fiscale

La guerra al contante nasce dal contrasto all’evasione fiscale. Una delle principali piaghe del nostro Paese è rappresentata proprio dai soldi che ogni anno si sottraggono alle casse dello Stato per il mancato pagamento di tasse e imposte.

L’utilizzo dei contanti è uno dei metodi principali per confondere le idee su entrate e uscite: non avendo traccia dei flussi di denaro grazie alla tracciabilità dei pagamenti, è molto più semplice alterare le reali tasse da versare allo Stato.

Proprio per questo motivo in Italia, ma anche in Europa, sono imposti precisi limiti all’utilizzo del denaro contante. Se si utilizza il contante al di sopra dei limiti stabiliti dalla normativa (in Italia il limite è fissato a 5.000 euro, mentre in Europa a 10.000 euro) si rischiano pesanti sanzioni.

Va chiarito, però, che il limite in questione si applica solo ai trasferimenti di contanti a terze parti. Il limite, ad esempio, non si applica nei prelievi e nei versamenti sui propri prodotti finanziari.

Tutto questo per giungere a dire che la legge italiana non impone alcun limite al contante che puoi tenere in casa o in tasca, anche se si tiene in casa una fortuna, non si infrange la legge, ma le complicazioni potrebbero iniziare, a livello fiscale, quando si decide di spostare o utilizzare quei soldi.

Quanti soldi si possono tenere in tasca?

La legge non impone regole e limiti sul denaro contante che si può portare con sé e la presunzione di evasione fiscale si verifica solo quando ci sono delle movimentazioni sospette sul conto corrente, come ad esempio versamenti di importo non modico che non sono giustificabili.

Nulla vieta a qualsiasi cittadino di risparmiare i propri soldi in contanti e conservarli a casa. Nessuna legge impone limiti sulle somme da versare sul proprio conto corrente, tuttavia, in questo caso è necessario dimostrare che si tratta di somme che non sono soggette a tassazione (frutto di donazione, ad esempio). Il problema con i risparmi in contanti è che non ci sono prove documentali a garantire la provenienza delle somme.

L’unico modo per utilizzare le somme in contanti che si detengono è quello di spenderle, nel rispetto del limite ai contanti previsto dalla normativa che è, come detto, di 5.000 euro.

Denaro contante di provenienza legale

Anche se si gira con 10.000 euro in tasca, quindi, non si viola nessuna norma. Questo, però, non significa che la cosa non possa creare dei problemi. Supponiamo che uno studente, con un discreto gruzzolo in tasca, venga fermato e controllato dalla Polizia. Anche se l’avere l’ingente somma in tasca, di per sé, non costituisce un reato, gli agenti possono fare domande per capire da dove gli importi provengono.

Ora, se la provenienze del contante è lecita non si avrà nessuna difficoltà a rispondere con la verità (“Sono i risparmi di una vita che sto andando a depositare in banca” ad esempio). Dire che le somme derivano da risparmi, infatti, non genera nessuna incriminazione e l’eventuale esistenza di evasione fiscale o traffici illeciti dovrebbe essere dimostrata. Se questa giustificazione, però, può essere sufficiente in caso di un controllo personale, va sottolineato che per il Fisco non è sufficiente e nel caso gli stessi contanti venissero versati sul proprio conto corrente se ne dovrebbe giustificare la provenienza con prove documentali.

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# Soldi

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