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Quanto costerebbe ristrutturare casa secondo le nuove regole europee
domenica 15 gennaio 2023, di
La direttiva europea sul risparmio energetico degli immobili preoccupa l’Italia. Che è già sul piede di guerra contro la proposta dell’Ue che rischia di tradursi in un obbligo di lavori per la ristrutturazione in casa.
La direttiva Ue verrà votata il prossimo 23 gennaio in commissione Industria all’Europarlamento: l’iter è solo all’inizio. Ma l’ultima bozza del testo non piace al governo, che teme il fatto che tutti gli immobili residenziali dovranno passare in classe energetica E entro il 2030 e a quella D entro il 2033.
Ma quali sarebbero i costi per privati, imprese e Stato in caso di ristrutturazioni obbligatorie? Il Corriere della Sera prova a effettuare qualche calcolo, partendo dal presupposto che il patrimonio immobiliare italiano è vecchio e poco efficiente dal punto di vista energetico. E il problema, ovviamente, riguarda i costi da sostenere, spesso insostenibili per i proprietari di edifici residenziali.
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Obbligo ristrutturazione Ue, quali sono i lavori da fare
Come sottolinea il Corriere, per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Ue (in caso di approvazione in questa forma della direttiva) bisognerebbe fare lavori molto simili a quelli previsti dal Superbonus. Ovvero è necessario un miglioramento di almeno due classi nel caso del Superbonus e qualcosa di simile per la nuova direttiva: circa il 60% degli edifici è tra la classe F e G attualmente.
Un miglioramento di due classi energetiche può avvenire attraverso un intervento sul cappotto termico o un cambiamento della centrale termica, anche se spesso sono necessari entrambi gli interventi. Poi bisogna pensare anche ad altri miglioramenti, come la sostituzione dei serramenti o l’installazione del fotovoltaico.
Quante sono le case da ristrutturare?
Stando alle stime di Ance, circa i due terzi degli edifici in Italia avrebbero bisogno di interventi strutturali per rispettare la direttiva Ue, se dovesse essere confermata in questa forma. In particolare 9 milioni di edifici su 12,2 presenti in Italia sono stati costruiti prima dell’entrata in vigore delle norme sui consumi energetici del 1974 e non sarebbero quindi in regola.
Quanto costerebbe ristrutturare gli immobili
Per fare questo calcolo (molto complicato), il Corriere parte proprio dai dati del Superbonus. In questo caso parliamo di circa 62 miliardi fino al 31 dicembre 2022, a fronte della richiesta da parte di 208mila proprietari di edifici unifamiliari per una spesa di 23,7 miliardi e una spesa media di 113mila euro. Poi ci sono 102mila proprietari di unità indipendenti per 10 miliardi e 97mila euro di spesa. E, infine, 48mila condomini per 28 miliardi e spesa media da quasi 600mila euro.
Sono circa 6,3 milioni gli edifici autonomi in totale. E se calcolassimo anche in questo caso i due terzi parleremmo di 4,2 milioni di abitazioni da ristrutturare. Per un costo medio di circa 105mila euro: escludendo circa 311mila abitazioni (già adeguate ai nuovi standard) arriveremmo a una spesa teorica di oltre 400 miliardi di euro.
Un conto simile sui condomini porterebbe a una spesa (per 4 milioni di edifici interessati) di circa 2.400 miliardi di euro. Sommando le due cifre saremmo a più di 2.800 miliardi. E l’adeguamento per ogni appartamento costerebbe circa 100mila euro ad abitazione. Secondo il Corriere, quindi, parliamo di circa un anno intero di Pil.
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