Quanto costa l’aria condizionata a casa e come risparmiare

Patrizia Del Pidio

26 Settembre 2025 - 13:13

Quanto costa avere l’aria condizionata a casa? Dal costo di acquisto a quello di installazione, dalla manutenzione ai consumi che spesa di deve affrontare e come si può risparmiare?

Quanto costa l’aria condizionata a casa e come risparmiare

Quanto costa avere l’aria condizionata in casa? Considerando tutti i costi, dall’acquisto all’installazione, dalla manutenzione ai consumi, quale costo deve preventivare una famiglia per avere refrigerio dal caldo estivo? E come si può risparmiare su questi oneri?

Uno dei modi preferiti dalle famiglie italiane per combattere l’afa estiva è l’aria condizionata. Con le temperature che, già da giugno, superano i 30 gradi vivere senza il condizionatore in casa è diventato quasi impossibile, ma ci sono ancora moltissime case che non sono dotate di aria condizionata. Quanto costa avere questo comfort che permette di affrontare l’estate in modo più sereno?

Quando si prende in considerazione l’idea di mettere l’aria condizionata in casa i costi da tenere in conto sono diversi:

  • il costo del condizionatore;
  • la spesa per l’installazione;
  • la manutenzione periodica (se non si vuole eseguirla da soli) che comprende anche la pulizia dei filtri;
  • i consumi in bolletta.

Non si deve, quindi, guardare solo a quanto costa il dispositivo, perché quella, nel lungo periodo, è una delle spese minori.

Quanto costa acquistare un condizionatore?

I costi per l’aria condizionata possono variare dai 300 ai 1.000 euro solo per il dispositivo, senza contare l’installazione e la manutenzione regolare e straordinaria. Se non si acquista il condizionatore in piena estate molto spesso si può contare anche su sconti importanti offerti dai punti vendita (e allo stesso modo si potrebbe spuntare un risparmio anche sull’installazione, non essendo in piena stagione calda).

Non esiste una risposta unica su quanto costa un condizionatore. il prezzo varia, anche di molto, in base al modello, alla potenza, alle funzioni, alla classe energetica e ad altri fattori. Il primo passo per capire quale condizionatore acquistare è decidere un budget, tenendo però conto che una spesa iniziale più sostanziosa, per esempio scegliendo una potenza maggiore e una classe energetica migliore, potrebbero far risparmiare nel lungo periodo sui consumi in bolletta e la manutenzione.

Un condizionatore “base”, di media potenza refrigerante, può costare tra i 300 e i 600 euro. Maggiore è la potenza e la qualità, per esempio con funzioni smart, maggiore sarà il costo d’acquisto. Si può, nei casi dei dispositivi di ultima generazione, arrivare a superare anche i 1.500 euro per unità.

Acquisto del climatizzatore, a cosa fare attenzione

Il primo passo per risparmiare è di acquistare un condizionatore della miglior classe energetica in circolazione.

Un vecchio climatizzatore consuma di più di uno acquistato recentemente. Ciò dipende dalla classe di consumo: i condizionatori di molti anni fa sono di classe B, e hanno bisogno di molta energia per funzionare; invece, i condizionatori di nuova generazione consumano molto meno essendo di classe A+++ (va bene anche una classe A++ per risparmiare).

Se quindi in casa avete un vecchio apparecchio, potrebbe essere arrivato il momento di cambiarlo. D’altronde solamente con il risparmio generato da un minor consumo riuscirete ad ammortizzare il costo in poco tempo. Senza dimenticare poi che esistono dei bonus con cui si può risparmiare sull’acquisto di un condizionatore.

Altro fattore a cui prestare attenzione quando si acquista un condizionatore è la potenza. Un apparecchio troppo potente per quella stanza sarà comunque inefficiente, in quanto raffreddando l’aria molto velocemente non riesce nel frattempo a ridurne l’umidità, così da generare una temperatura uniforme e contribuendo a un elevato consumo di energia. Allo stesso modo, un condizionatore troppo piccolo impiegherebbe troppo tempo a raggiungere il risultato da voi sperato e ciò richiederebbe quindi un maggior consumo.

Quanto costa installare un climatizzatore in casa?

Anche l’installazione di un climatizzatore può variare nei costi a seconda del modello scelto e dalla zona in cui si risiede. I dispositivi non sono tutti uguali e alcuni possono presentare delle difficoltà maggiori di altri e richiedere un tecnico specializzato.

Un preventivo per l’installazione dell’aria condizionata tiene conto del sopralluogo, la posa interna ed esterna, di tutto il materiale necessario, ma anche del carico del gas refrigerante, della prima accensione e spiegazione del funzionamento. A lavoro concluso viene rilasciato un certificato di installazione e di conformità del dispositivo. Questo lavoro, fatto da un termoidraulico professionista, può arrivare a costare anche fino a 600/700 euro per l’installazione domestica di ogni motore con relativi split.

L’alternativa c’è, ovvero il fai da te, ma il rischio di commettere errori non è da sottovalutare. In caso di cattiva installazione, le conseguenze possono essere piuttosto gravi e, se di intralcio o fastidio ai vicini di casa, possono comportare anche multe salate.

L’importanza dell’installazione

Pensate bene a dove posizionare il condizionatore; collocandolo in una posizione strategica, infatti, riuscirete a rinfrescare più stanze contemporaneamente con una sola unità interna, specialmente con un climatizzatore di almeno 12.000 btu di potenza.

Ricordate poi che l’aria fredda tende a scendere: per questo posizionate il condizionatore il più alto possibile, evitando di metterlo dietro a tende e divani poiché in questo modo impedirete all’aria di propagarsi per la casa.

Bonus condizionatori per risparmiare su acquisto e installazione

Visti quali sono i costi di acquisto e installazione, si deve considerare che questo intervento rientra in quelli agevolati dai bonus casa. Se si procede a una nuova installazione (ma anche per una sostituzione di un vecchio impianto) si può utilizzare il bonus ristrutturazione, anche senza altri interventi sulla casa, che riconosce una detrazione al:

  • 50% per intervento sull’abitazione principale;
  • 36% per interventi su seconde case.

In caso di sostituzione di impianto obsoleto con uno di classe energetica migliore, ma solo se si sceglie un apparecchio con pompa di calore, si può utilizzare anche l’Ecobonus con le stesse percentuali di detrazione previste dal bonus ristrutturazione. In questo caso è necessaria la comunicazione Enea per dimostrare l’effettivo miglioramento per quel che riguarda i consumi.

Quanto costa la manutenzione di un condizionatore?

Dopo acquisto e installazione, si passa alle spese di mantenimento dell’impianto.

Infatti sul condizionatore va fatta una manutenzione regolare e, in alcuni casi, una manutenzione straordinaria. La “manutenzione ordinaria” (pulizia dei filtri, delle lamiere dell’unità, interna ed esterna, dell’apparecchio) se fatta da un esperto può arrivare a costare circa 80 euro. Tale manutenzione può essere fatta anche in casa, con solo il costo degli elementi da cambiare da tenere in considerazione, come i filtri dell’aria che hanno un prezzo di circa 10/20 euro.

La “manutenzione straordinaria” invece ha un costo più alto, anche fino a 200 euro. Questo perché per manutenzione straordinaria si intende la rottura o il malfunzionamento del dispositivo e richiede l’intervento di un tecnico specializzato.

Quanto costa un’ora di aria condizionata nel 2025?

Il consumo di un condizionatore varia molto in base al modello e alla tipologia dell’apparecchio. I dispositivi che consumano di più sono quelli portatili che arrivano anche ad assorbire 1,8 kWh se il modello non è molto efficiente.

Se si sceglie un modello con split con tecnologia inverter in classe A++ o A+++ i consumi si abbassano fino a 0,4 kWh. Con un multisplit a due unità si può avere un consumo di 1.2/1.8 kWh, ma in questo caso si deve considerare che il motore serve più stanze.

Un climatizzatore in classe energetica A o superiore, in ogni caso, secondo i dati diffusi da Arera, ha un costo medio orario di 0,16 euro al kWh. In questo costo bisogna tenere conto, però, che il costo orario varia in base al modello, al clima, alla temperatura impostata rispetto a quella esterna e all’isolamento del locale che si intende refrigerare.

Seguire delle semplici regole permette di risparmiare molto nelle bollette dell’energia elettrica in estate. Vediamo a cosa fare attenzione.

Sì all’aria condizionata, ma solo dove e quando serve

Limitate l’utilizzo del condizionatore solamente in quelle stanze in cui passate la maggior parte del vostro tempo. Non serve, infatti, accendere l’aria condizionata in una stanza dove pensate di stare solo per pochi minuti, poiché in questo caso sarebbe solamente uno spreco di energia (e di soldi).

Inoltre, fino a che il caldo è sopportabile è bene rinunciare all’idea di accedere il condizionatore. Un’alternativa utile, oltre che naturale, è di creare una corrente d’aria nella stanza aprendo più finestre dentro casa.

Anche facendo attenzione all’arredamento potrete comunque mantenere la vostra abitazione al fresco. Ad esempio utilizzando tende e persiane di colore chiaro, in quanto queste contribuiranno ad allontanare i raggi solari riducendo - per più del 70% - l’aumento di calore.

Tenere chiuso l’ambiente

È molto importante evitare l’uso del condizionatore in ambienti dove ci sono finestre o porte aperte. Il ricircolo continuo di aria rallenta il raffreddamento dell’ambiente, con conseguenze sui consumi.

L’importanza del deumidificatore

La maggior parte delle volte il caldo è insopportabile a causa dell’alto livello di umidità; eliminandola sentirete che la temperatura diventa più piacevole.

Qualsiasi condizionatore permette di rimuoverla grazie all’opzione «deumidificatore» che elimina buona parte dell’umidità presente nell’ambiente rinfrescandolo leggermente ma consumando molto meno.

Manutenzione costante dell’apparecchio

Sono due le motivazioni per cui è importante controllare periodicamente il proprio apparecchio, facendo particolare attenzione alla sostituzione dei filtri. La prima è che si riducono i rischi di rottura del condizionatore, evitando così dei costi di manutenzione maggiori. La seconda è che un climatizzatore più pulito è anche più efficiente, con vantaggi sui consumi.

Ricordate: è meglio che della manutenzione se ne occupi un esperto.

Giusta impostazione delle temperature

Soprattutto la notte è consigliabile non impostare una temperatura troppo bassa, poiché oltre a essere dannosa per la vostra salute, alza il livello di consumo del climatizzatore. Anche durante il giorno è consigliabile impostare una temperatura intorno ai 26°, così da preservare sia il vostro fisico, sia i vostri risparmi.

Evitate poi di spegnere e riaccendere il condizionatore in continuazione; meglio tenerlo acceso qualche ora in più che spegnerlo per accenderlo di nuovo dopo poco tempo.

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