Da Firenze a New York, la crescita di Tommaso Mazzanti e del suo Antico Vinaio ha rivoluzionato il concetto di street food, generando milioni di euro di fatturato e un impero internazionale.
Il nome di Tommaso Mazzanti è ormai sinonimo di successo imprenditoriale nel settore della ristorazione italiana. Proprietario e volto dell’Antico Vinaio, la celebre catena di street food nata a Firenze, Mazzanti ha saputo trasformare una piccola bottega di famiglia in un brand internazionale, capace di generare fatturati milionari e di imporsi come modello di business studiato persino nelle università.
Ma quanti soldi ha davvero Tommaso Mazzanti? E qual è il segreto dietro la sua ascesa? In questo articolo analizziamo i numeri, la storia e le strategie che hanno portato il “re delle schiacciate” sul podio della ristorazione italiana nel mondo.
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All’Antico Vinaio: dalla bottega di famiglia a fenomeno globale
La storia di Tommaso Mazzanti inizia a Firenze, dove nel 1997 i suoi genitori rilevano una piccola rosticceria in via dei Neri. Tommaso, classe 1988, entra giovanissimo nell’attività di famiglia, lasciando gli studi a 16 anni per dedicarsi anima e corpo al lavoro. L’intuizione che cambia tutto arriva nel 2010, quando comprende il potenziale delle recensioni online e dei social network per promuovere il locale. Da allora, l’Antico Vinaio diventa il locale più recensito di Firenze, poi d’Italia e infine d’Europa, attirando turisti da tutto il mondo.
Il vero salto di qualità avviene infatti con l’espansione fuori dai confini toscani: dopo aver consolidato la presenza a Firenze, Mazzanti apre nuovi punti vendita a Milano, Roma, Torino e, soprattutto, negli Stati Uniti. Nel 2019, grazie anche alla collaborazione con Joe Bastianich, debutta a New York e Hollywood con due pop-up store, riscuotendo un successo immediato. Nel 2024, la crescita prosegue con l’apertura di oltre 35 sedi tra Italia, Stati Uniti e persino Dubai, e la recente acquisizione della Tenuta La Mozza in Maremma, che segna l’ingresso nel settore vinicolo.
Le strategie vincenti: qualità, social e identità toscana
Il successo di Tommaso Mazzanti non è solo questione di numeri. Alla base della crescita dell’Antico Vinaio c’è una strategia chiara che vuole puntare sulla qualità degli ingredienti, mantenere un forte legame con la tradizione toscana e sfruttare al massimo le potenzialità della comunicazione digitale.
Le schiacciate farcite, preparate con prodotti locali e servite con il tipico calore toscano, sono diventate un simbolo di autenticità e gusto accessibile a tutti.
La presenza costante sui social network, con video virali e uno stile comunicativo diretto, ha permesso a Mazzanti di costruire una community fedele e di attrarre una clientela internazionale, trasformando ogni apertura in un evento mediatico. Il modello di business, che ormai viene studiato anche nei programmi di rinomate università come la Bocconi, si basa su una gestione attenta dei costi, una forte attenzione ai dipendenti e una capacità di adattarsi ai diversi mercati senza mai tradire il “dna toscano” del brand.
Il patrimonio di Tommaso Mazzanti
Nonostante la riservatezza sul patrimonio personale, è evidente che la quota di Mazzanti nella società e gli utili derivanti da un business in così rapida espansione gli abbiano garantito un patrimonio di diversi milioni di euro.
Il capitale sociale dell’azienda è suddiviso tra i membri della famiglia, ma è Tommaso, oggi CEO e principale volto del brand, a guidare la strategia e la crescita. Oltre ai ricavi diretti, il valore del marchio è aumentato proprio grazie alla presenza costante sui social (quasi 2 milioni di follower) e alle collaborazioni di rilievo.
Non a caso, dopo essere cresciuto del 178% tra il 2022 e il 2023, il fatturato dell’Antico Vinaio, ha superato i 30 milioni di euro nel 2023 e potrebbe più che raddoppiare anche nel bilancio 2024 con un fatturato atteso di 75 milioni di euro.
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