Reddito alimentare, quando arrivano i pacchi spesa?

Simone Micocci

5 Giugno 2023 - 12:30

condividi

Il Reddito alimentare è realtà: pubblicato il decreto attuativo del ministero del Lavoro. A questo punto è lecito chiedersi: quando arriveranno i primi pacchi alimentari? La risposta non vi piacerà.

Reddito alimentare, quando arrivano i pacchi spesa?

Dopo un’attesa di diverse settimane (visto che il termine di 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2023 era ormai scaduto) è finalmente arrivato il decreto attuativo che istituisce il Reddito alimentare, misura sperimentale che servirà a realizzare dei pacchi alimentari con i prodotti rimasti invenduti dalla grande distribuzione per poi consegnarli alle famiglie che si trovano in uno stato di povertà. Una misura che ricordiamo ha una doppia finalità: da una parte fornisce un contributo alla lotta alla grave deprivazione materiale e dall’altra contrasta lo spreco alimentare.

Tuttavia, la pubblicazione del decreto non deve trarre in inganno: per la partenza del Reddito alimentare, nonché per l’arrivo dei primi pacchi alimentari, potrebbe volerci ancora un po’ di tempo visto che mancano dei passaggi essenziali per dare il via alla misura.

Per il momento, quindi, la consegna dei pacchi spesa sembra essere ancora lontana: i prossimi passaggi, che approfondiremo di seguito, sono infatti determinanti per il funzionamento della misura.

Dove verrà attuato il Reddito alimentare

Come anticipato, per il momento il Reddito alimentare è una misura sperimentale (per la durata di tre anni) che verrà realizzata solamente in alcuni, selezionati, territori.

Ed è proprio questo uno dei passaggi fondamentali per la partenza della misura: fermo restando che sia la legge di Bilancio 2023 che il decreto del ministero del Lavoro che ufficializza il Reddito alimentare confermano che la sperimentazione verrà avviata nei Capoluogo delle città metropolitane, non è detto che tutti i 14 Comuni interessati verranno coinvolti.

I Comuni capoluogo delle città metropolitane in cui verrà avviata la fase di sperimentazione, infatti, verranno identificati a seguito di accordo in Conferenza unificata su proposta del ministero del Lavoro, il quale terrà conto anche della concentrazione dei tassi di povertà che insistono sui territori, nonché di un’equa distribuzione sul territorio nazionale e delle risorse disponibili.

La scelta, quindi, ricadrà tra i seguenti Comuni:

  • Bari
  • Bologna
  • Cagliari;
  • Catania;
  • Firenze;
  • Genova;
  • Messina;
  • Milano;
  • Napoli;
  • Palermo;
  • Reggio Calabria;
  • Roma Capitale;
  • Torino;
  • Venezia.

Ma per il momento non è ancora chiaro quali tra questi saranno effettivamente coinvolti.

I Comuni interessati dovranno presentare i progetti

A seconda di quelli che saranno i Comuni individuati, ci sarà poi la fase di presentazione dei progetti di Reddito alimentare. Le amministrazioni, infatti, dovranno dare informazione su come contano realizzare la realizzazione e la distribuzione dei pacchi alimentari, nonché di quali enti verranno coinvolti nell’operazione.

Nel dettaglio, per l’invio dei progetti non solo bisognerà attendere che i capoluoghi interessati vengano individuati: questi, infatti, potranno essere presentati solo a seguito di un apposito avviso non competitivo a cura della Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del ministero de Lavoro e delle politiche sociali.

I progetti dovranno comunque prevedere delle forme di coinvolgimento per gli enti del Terzo settore presenti sul territorio, in particolare quelli che già aderiscono al programma Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti). Dovrà ovviamente esserci anche la partecipazione degli esercizi commerciali.

Quando arriveranno i primi pacchi spesa?

A questo punto è lecito chiedersi quando potrebbero arrivare i primi pacchi spesa. Tuttavia dare una risposta precisa al momento non è possibile in quanto appunto bisognerà attendere che la macchina della burocrazia si metta in moto dando ai Comuni interessati il tempo per organizzarsi.

D’altronde si tratta di una misura molto innovativa che tuttavia in alcune realtà potrebbe essere complicata da realizzare, ragion per cui servirà del tempo per far sì che tutti i tasselli vadano al loro posto.

Semmai volessimo ipotizzare una data potremmo dire che difficilmente le suddette procedure verranno completate entro la fine dell’estate: probabile, quindi, che il Reddito alimentare partirà, nella migliore delle ipotesi, tra settembre e ottobre 2023.

Commenta:

Iscriviti a Money.it