Quali rischi per chi tiene i soldi in banca?

Claudia Cervi

23 Marzo 2023 - 14:20

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Inflazione, crisi bancaria e altri rischio possono ridurre potere d’acquisto e i risparmi in banca. Ecco quali sono tutti i rischi e come evitarli.

Quali rischi per chi tiene i soldi in banca?

La recente instabilità del settore bancario sta sollevando preoccupazioni riguardo ai rischi associati a tenere i propri risparmi in banca. Questa questione riguarda tutti noi e può avere un impatto significativo sulle decisioni finanziarie personali.

L’attuale crisi finanziaria, partita dagli Usa con il fallimento di Silicon Valley Bank e diffusasi in Europa con la crisi di Credit Suisse, ha alimentato il pessimismo anche tra i gestori di fondi. In questo momento, un evento sistemico nel credito è al primo posto nella lista dei maggiori pericoli all’orizzonte, superando l’inflazione ostinata, che erode i risparmi depositati sui conti corrente. Gli analisti di S&P affermano che l’inasprimento delle condizioni di finanziamento potrebbe scatenare ulteriori turbolenze sul mercato del credito. Secondo un sondaggio di BofA, il rischio di credit crunch sta diventando più preoccupante dell’inflazione. È quindi importante considerare attentamente le opzioni di risparmio e di investimento e valutare la diversificazione del portafoglio per mitigare eventuali rischi.

In effetti, ci sono diversi fattori che possono influenzare la sicurezza dei propri soldi in banca, tra cui l’erosione dei risparmi a causa dell’inflazione, il rischio di bail-in della banca e la scelta del tipo di prodotto finanziario in cui investire.

I rischi di tenere i soldi in banca sul conto corrente

Tenere i propri soldi in banca sul conto corrente può sembrare una scelta sicura e comoda, ma ci sono dei rischi da considerare.

Uno dei principali rischi è il fallimento della banca (bail in). Se una banca fallisce, i depositi dei clienti oltre 100.000 euro potrebbero essere a rischio. In questi casi, i depositanti potrebbero perdere i loro soldi o potrebbero impiegare del tempo per recuperarli. Ricordiamo però che sulla base della normativa Ue sul bail in, introdotta in Italia nel 2016, tutti i Paesi dell’Unione Europea sono tenuti ad applicare almeno un sistema di garanzia dei depositi a livello nazionale. In Italia, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo garantiscono i depositi dei conti di deposito (liberi o vincolati) fino a 100.000 euro per ogni titolare di deposito.

Inoltre, un altro fattore da considerare è il basso tasso di interesse sui conti correnti. Questo significa che, sebbene i soldi depositati siano sicuri, il loro valore potrebbe diminuire a causa dell’inflazione. E in una fase di inflazione elevata come quella attuale, questo significa che i soldi depositati in un conto corrente perdono valore nel tempo e non generano interessi sufficienti per mantenere il potere d’acquisto.

Tuttavia, se si dispone di una grande quantità di denaro, potrebbe essere necessario diversificare i propri investimenti o depositare il denaro in diverse banche per mitigare i rischi e massimizzare i rendimenti.

Conviene investire o tenere i soldi in banca?

Abbiamo visto che tenere i propri soldi in banca può offrire una maggiore sicurezza e liquidità, ma un basso rendimento sui tassi di interesse, specialmente in periodi di inflazione elevata, potrebbe comportare una perdita del potere d’acquisto nel tempo. D’altra parte, investire i propri soldi può offrire un maggiore potenziale di guadagno, ma comporta anche un maggiore rischio di perdita.

Per mitigare i rischi, diversificare il proprio portafoglio di investimenti è un’opzione efficace. Ad esempio, si può considerare di investire in azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e altri strumenti finanziari, in modo da avere una varietà di investimenti e non essere troppo esposti a un singolo mercato o settore o peggio ancora al fallimento della banca.

In generale, nel caso di fallimento bancario, il conto titoli non viene direttamente coinvolto nella procedura di liquidazione e le azioni e obbligazioni possedute all’interno del dossier titoli verranno restituite integralmente. Tuttavia, se tra i titoli in portafoglio ci sono azioni e obbligazioni emesse dalla stessa banca, queste potrebbero essere a rischio perché rientrano nella procedura di bail in.

Il bail-in è un meccanismo di salvataggio interno delle banche che prevede che gli investitori in strumenti finanziari più rischiosi sostengano le eventuali perdite o la conversione in azioni in caso di difficoltà della banca.

Questo meccanismo segue una gerarchia logica che prevede che prima siano chiamati a contribuire gli azionisti e i possessori di titoli simili, come le obbligazioni convertibili o le azioni di risparmio.

Questi investitori potrebbero vedere ridotto o azzerato il valore dei loro titoli. Ciò significa che potrebbero subire significative perdite e dovrebbero essere consapevoli dei rischi associati ai loro investimenti. Per questa ragione, diversificare il proprio portafoglio di investimenti può aiutare a mitigare i rischi e massimizzare i rendimenti a lungo termine.

Solo in caso di esaurimento delle risorse di questa categoria si passa alla categoria successiva, ovvero i possessori di obbligazioni subordinate. Nel caso in cui ciò non fosse sufficiente, potrebbero essere chiamati a contribuire anche i possessori di obbligazioni ordinarie emesse dalla banca stessa.

È importante notare che la normativa sul bail in si applica a tutti gli strumenti finanziari descritti, anche quelli acquistati prima del 2016. Ciò significa che i detentori di tali strumenti dovrebbero essere consapevoli dei rischi associati ai loro investimenti e valutare attentamente le scelte di investimento.

Infine, in caso di fallimento della banca, potrebbe essere richiesta la partecipazione anche dei clienti che detengono depositi per la parte eccedente i 100.000 euro, al fine di coprire le perdite necessarie alla continuità delle funzioni essenziali della banca. Ricordiamo che in ogni caso la garanzia sui depositi fino a 100.000 euro per ogni titolare di deposito è sempre valida e garantisce la restituzione del denaro depositato.

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