Sapete dove si trovano le città più fredde del pianeta? Ecco la top 10 dei posti da brividi, tra gelo, abitudini e vita sotto zero.
Le temperature più rigide del pianeta non appartengono solo ai ghiacci polari. Bisogna sapere, infatti, che esistono città dove il freddo estremo è parte integrante della vita quotidiana. Dalla Siberia al Nord America, passando per la Mongolia e l’Artico russo, milioni di persone affrontano inverni infiniti, medie annuali sotto lo zero e infrastrutture costruite per resistere al gelo.
In queste aree il clima condiziona tutto: a partire dall’economia, passando per le abitudini sociali e la cultura, fino ad arrivare alla cucina. Di seguito scopriremo le 10 città più fredde al mondo, basandoci su dati climatici reali e aggiornati. Il tutto analizzando non solo le temperature ma anche le caratteristiche uniche che rendono ciascun luogo speciale. Infine daremo uno sguardo all’Italia, dove alcune località alpine mantengono medie annuali tra le più basse del Paese, a chiara dimostrazione di come anche nel cuore dell’Europa il freddo possa svolgere il ruolo di protagonista.
Oymyakon, Russia: la città abitata più fredda del mondo
Situata nella Repubblica di Sacha, Oymyakon è riconosciuta come la città abitata più fredda del pianeta. Con una temperatura media annuale di circa -15,5°C, questa località ha registrato il record di -67,7°C nel 1933. Nonostante le condizioni estreme, Oymyakon ospita una comunità resiliente che ha adattato le proprie abitudini quotidiane al clima rigido.
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Yakutsk, Russia: il capoluogo della Sacha ghiacciata
Con una popolazione di circa 330.000 abitanti, Yakutsk è considerata una delle città più fredde del mondo. La temperatura media annuale si aggira attorno ai -10,7°C. Se tutto questo non bastasse durante l’inverno i termometri possono scendere fino a -64°C. Importante centro minerario, noto per l’estrazione di diamanti, rappresenta un esempio unico di adattamento umano in condizioni estreme. Nonostante il freddo intenso, Yakutsk vanta scuole, università e un aeroporto internazionale, che la rendono un punto nevralgico della Siberia orientale.

Norilsk, Russia: centro industriale artico
Norilsk, situata oltre il Circolo Polare Artico, presenta una temperatura media annuale di circa -9,1°C, con estati brevi e fresche, mentre gli inverni si presentano lunghi e rigidi. La città è un importante centro industriale, noto per le sue miniere di nichel e per essere una delle città più inquinate al mondo. Nonostante il clima estremo, Norilsk è abitata tutto l’anno, con una comunità che si è adattata alle condizioni difficili della regione artica.

Yellowknife, Canada: capitale dei Territori del Nord-Ovest
Yellowknife, con una popolazione di circa 20.000 abitanti, ha registrato nel 2024 una temperatura media annuale di circa -2,6°C. La città è famosa per le spettacolari aurore boreali e per essere un punto di partenza per le esplorazioni artiche. Nonostante il freddo Yellowknife offre una qualità della vita elevata e presenta una comunità molto accogliente.
Ulan Bator, Mongolia: la capitale più fredda del mondo
Ulan Bator è la capitale più fredda del mondo, con una temperatura media annuale attorno a 0,2°C. Gli inverni sono lunghi e rigidi, con temperature che possono scendere fino a -40°C. La città è un centro culturale e politico di rilievo, con una ricca storia legata alla tradizione nomade mongola. Nonostante il clima estremo, continua a crescere e svilupparsi, combinando modernità e tradizioni secolari.

Harbin, Cina: la città del ghiaccio
Harbin, situata nella provincia di Heilongjiang, registra una temperatura media annuale di circa +5,2 °C. Il clima della città è caratterizzato da forti contrasti stagionali: gli inverni sono molto rigidi, con gennaio che fa segnare medie intorno ai ‑17 °C, mentre le estati possono diventare sorprendentemente calde. La città è famosa per il suo Festival Internazionale del Ghiaccio e della Neve, che attira visitatori da tutto il mondo. Ogni inverno, infatti, si trasforma in un suggestivo paesaggio di ghiaccio e luci, diventando una meta unica per il turismo.

Fairbanks, Alaska, USA: la capitale dell’aurora boreale
Fairbanks, con una popolazione di circa 32.000 abitanti, ha una temperatura media annuale di circa -8,3 °C, rendendola una delle città più fredde degli Stati Uniti. La città è famosa per le sue spettacolari aurore boreali, visibili soprattutto durante i mesi invernali. La città funge anche da punto di partenza per le esplorazioni artiche e offre una qualità della vita elevata, con una comunità accogliente. La combinazione di tradizioni native e moderne infrastrutture rende Fairbanks un luogo affascinante sia per i residenti che per i visitatori.

Astana (Nur-Sultan), Kazakistan: capitale ghiacciata
Astana, ora conosciuta come Nur-Sultan, è la capitale del Kazakistan e registra una temperatura media annuale di circa 3,9 °C, con estati calde e inverni lunghi e rigidi. Nei mesi più freddi, tra dicembre e febbraio, le temperature possono scendere fino a -35 °C, rendendo gli inverni particolarmente severi. Nonostante le condizioni climatiche difficili, Nur-Sultan è un centro politico ed economico di rilievo, noto per la sua architettura futuristica, rappresentando una combinazione unica di modernità e tradizione kazaka.
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Vorkuta, Russia: la città mineraria del nord
Vorkuta, situata nella Russia europea settentrionale, ha una temperatura media annuale di circa -5,5 °C. Un tempo importante centro minerario, oggi la città sta affrontando un declino demografico. Nonostante ciò Vorkuta mantiene una rilevanza storica legata allo sviluppo industriale dell’Artico. Il suo passato industriale e le condizioni climatiche estreme continuano a renderla un simbolo della resilienza umana nelle regioni artiche.
Utqiaġvik (Barrow), Alaska: la città più a nord degli Stati Uniti
Utqiaġvik, conosciuta anche come Barrow, è la città più a nord degli Stati Uniti, con una temperatura media annuale di circa -9,8°C. La città è caratterizzata da fenomeni naturali unici come il sole di mezzanotte e la notte polare. La comunità inuit qui ha sviluppato tradizioni e stili di vita strettamente legati all’ambiente artico. Nonostante le condizioni estreme, Utqiaġvik rappresenta un importante centro di ricerca sul cambiamento climatico e sulla vita nelle regioni polari.
I centri più freddi in Italia
Anche in Italia esistono località con climi particolarmente rigidi. Tra queste si annovera Sappada in Veneto che registra temperature molto basse durante l’inverno grazie ai suoi 1.250 metri di altitudine. Livigno, a 1.816 metri in provincia di Sondrio, è nota sia per le piste sciistiche che per il clima severo. Cortina d’Ampezzo è celebre nel mondo come meta turistica invernale, mentre il Passo dello Stelvio, uno dei passi montani più alti d’Europa, può presentare temperature sotto zero anche durante la stagione estiva. Queste località non solo offrono paesaggi mozzafiato, ma sono anche centri di economia invernale, sport e cultura alpina.
Il freddo, d’altronde, non è solo una condizione climatica, ma un vero e proprio modo di vivere per milioni di persone che abitano queste regioni. Dalle tundre siberiane alle steppe mongole, fino alle montagne italiane, la vita sotto zero racconta storie di adattamento, resilienza e ingegno umano. Capire come le comunità riescano a prosperare anche in ambienti così ostili ci ricorda quanto l’essere umano sia capace di trasformare ogni limite in una forma di armonia con la natura.
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