Il Quadro D del modello 730/2025 ha subito delle modifiche. Vediamo come cambia, come si compila e che redditi vanno indicati.
Nel 730/2025 alcune novità riguardano anche il Quadro D “Altri redditi”, dopo l’introduzione del nuovo Quadro M. Alcuni dei redditi che fino allo scorso anno si dovevano indicare nel Quadro D, infatti, sono stati collocati diversamente e questo ha portato all’eliminazione dei righi D6 e D7 della Sezione II.
La Sezione I, che viene mantenuta, è rinominata «Altri redditi (redditi di capitale, lavoro autonomo e redditi diversi)». Queste modifiche sono frutto di quanto previsto dalla riforma fiscale che ha ampliato i soggetti che possono utilizzare il modello 730 per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Al modello 730, infatti, sono stati introdotti due nuovi quadri:
- il Quadro T per le plusvalenze di natura finanziaria;
- il Quadro M per i redditi soggetti a tassazione separata, a imposte sostitutive e per l’indicazione della rivalutazione dei terreni.
I due nuovi quadri consentono di dichiarare redditi per i quali, fino al 2024, era necessario compilare i quadri RM e RT del modello Redditi Pf.
Come cambia il Quadro D del modello 730
Il nuovo quadro D, quindi, viene rimodulato e attualmente presenta solo la Sezione I con i righi da D1 a D5. Come si compila e cosa deve essere indicato in questo quadro?

Nel Rigo D1 vanno indicati gli utili e gli altri proventi corrisposti da società di capitali o enti commerciali, sia residenti sia non residenti, desumibili da qualsiasi documentazione indicando:
- nella colonna 1 il tipo di reddito;
- nella colonna 2 il reddito conseguito;
- nella colonna 4 le ritenute applicate.
Nel Rigo D2 vanno riportati gli altri redditi da capitale conseguiti nel 2024 indicando:
- nella colonna 1 il tipo di reddito;
- nella colonna 2 il reddito conseguito;
- nella colonna 4 le ritenute applicate.
Nel Rigo D3 si indicano i redditi derivanti da altre attività di lavoro autonomo definite come assimilate. Per questi redditi sono previste detrazioni d’imposta determinate sulla situazione reddituale del contribuente. Per la compilazione del rigo in questione si deve indicare:
- nella colonna 1 il tipo di reddito;
- nella colonna 2 il reddito conseguito;
- nella colonna 4 le ritenute applicate.
Nel Rigo D4 vanno inseriti i redditi diversi per i quali non è prevista detrazione:
- la colonna 2 va barrata se si tratta di cedolare secca;
- nella colonna 3 si indica la tipologia di reddito;
- nella colonna 4 si indicano i redditi;
- nella colonna 5 si indicano le spese;
- nella colonna 6 si indicano le ritenute;
- nella colonna 7 si indica il CIN nel caso si tratti di affitti brevi.
Nel rigo D5 devono essere inseriti i redditi derivanti da attività commerciali o da attività di lavoro autonomo non abituali indicando:
- nella colonna 1 il tipo di reddito;
- nella colonna 2 il reddito;
- nella colonna 3 le spese;
- nella colonna 4 le ritenute.
I redditi che fino allo scorso anno andavano indicati nei Righi D6 e D7 della Sezione II (eliminati) trovano accoglimento nel nuovo Quadro M.
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