Primarie Pd 2023: Bonaccini o Schlein, chi scegliere? I programmi a confronto

Alessandro Cipolla

24 Febbraio 2023 - 16:27

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I programmi in pdf di Stefano Bonaccini ed Elly Schlein per le primarie Pd 2023: il confronto tra le proposte dei due sfidanti per la segreteria del partito.

Primarie Pd 2023: Bonaccini o Schlein, chi scegliere? I programmi a confronto

Stefano Bonaccini ed Elly Schlein sono i grandi protagonisti delle primarie Pd 2023 che, nella loro fase finale ovvero quella dei gazebo aperti a tutti, si terranno domenica 26 febbraio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.

Sono stati loro infatti i due candidati più votati durante la prima fase delle primarie del Pd, ovvero quella del voto dei circoli riservato ai soli iscritti al partito: Bonaccini è finito in testa con oltre il 50% delle preferenze, seguito da Schlein al 34%.

Una scelta questa tra Bonaccini e Schlein che può essere decisiva per il futuro di un partito che, dopo il deludente risultato ottenuto alle ultime politiche, è chiamato ora a risollevarsi e a chiarire una volta per tutte la fondamentale questione delle alleanze.

Ma cosa prevedono i programmi di Bonaccini e Schlein? Vediamo quali sono le proposte dei due candidati alle primarie del Partito Democratico, con la sintesi in pdf delle loro mozioni che possono essere consultate tramite il box in calce all’articolo.

Primarie Pd: i programmi di Bonaccini e Schlein

Stefano Bonaccini ed Elly Schlein saranno i due sfidanti alle primarie del Pd del 26 febbraio per la segreteria del partito. Vediamo allora quali sono le principali proposte contenute nei loro programmi.

Stefano Bonaccini

  • Una convenzione annuale del PD incentrata sugli iscritti e aperta alla partecipazione e al contributo delle associazioni della società, per definire la linea politico-programmatica con gli input dai territori.
  • Referendum vincolanti tra tutti gli iscritti sulle grandi scelte, come alleanze e programma di governo.
  • Una scuola di politica per formare la nuova classe dirigente e per ascoltare le sue proposte.
  • Una comunità per supportare gli amministratori locali, con corsi e attività per formare le competenze dei nuovi amministratori locali.
  • Finanziamento sul modello europeo e microdonazioni. Serve un finanziamento pubblico per non lasciare la politica solo ai privilegiati, nella più totale e rigorosa trasparenza e tracciabilità, con lo strumento delle Fondazioni. Servirà stimolare la comunità democratica sul 2x1000, sul crowdfunding – la raccolta fondi trasparente online aperta a tutti –, e sulle donazioni, con un meccanismo che premi i territori e le Federazioni.
  • Dare valore ai Giovani Democratici: i GD rappresentano un valore per il partito. Dobbiamo investire nella loro formazione politica e riconoscere la loro crescita con candidature ‘vere’ e non da semplici riempilista.
  • Gli stati generali degli iscritti all’estero: la comunità democratica fuori dall’Italia è viva, forte – 7 candidati su 12 eletti alle ultime elezioni politiche – e ben rappresentata. Una delle priorità è istituire “Gli Stati generali della 21a regione” annuali insieme a tutte le Federazioni PD estere.
  • Osservatori Democratici Permanenti per confrontarsi una con quella società civile e corpi intermedi che vogliamo rappresentare su ogni tematica principale: lavoro, scuola, salute, ambiente.
  • Una legge sulla democrazia interna ai partiti, di cui il PD si farà promotore, volta a introdurre meccanismi di democrazia interna, a rafforzare la trasparenza e la responsabilità sui contributi economici e a garantire la necessaria autonomia della politica.
  • Una nuova legge elettorale, o primarie per i candidati: cittadini e territori meritano una legge adeguata per essere rappresentati. Se non sarà possibile cambiarla, faremo primarie di partito.

Elly Schlein

  • Immigrazione: per una politica migratoria e di asilo autenticamente europea, che metta in atto il principio di solidarietà e di una equa ripartizione delle responsabilità tra tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, previsti dai Trattati.
  • Transizione ecologica: un Green New Deal di investimenti che accompagnino la transizione ecologica necessaria, contribuendo a salvare il pianeta e al contempo rilanciando occupazione di qualità nell’economia verde e circolare. Un piano di step concreti per raggiungere la piena decarbonizzazione entro il 2050, azzerando le emissioni climalteranti, e il 100% di rinnovabili al 2035. Rendiamo tutte le politiche coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
  • Giustizia fiscale: per il contrasto all’ elusione ed evasione fiscale, attraverso una definizione condivisa di paradisi fiscali, lo scambio automatico di informazioni, l’armonizzazione degli standard fiscali; spostare il carico fiscale dal lavoro e dall’impresa alle rendite e alle emissioni climalteranti.
  • Ue: per un’Europa che sia coraggiosa, capace di investire sul suo domani, di affrontare le sfide del presente vedendosi già al futuro, senza esitazione.
  • Uguaglianza: per la battaglia contro le discriminazioni, in ogni loro forma e declinazione, per difendere il diritto di ogni individuo ad affermare pienamente se stesso e a poterlo fare in sicurezza e serenità.
  • Difesa del reddito di cittadinanza.
  • Sanità: investire di più sul settore pubblico, allineando gli stanziamenti con la media europea, per realizzare una sanità sempre più territoriale e domiciliare; ammodernare gli ospedali, potenziare l’offerta diagnostica e valorizzare i professionisti della sanità.
Sintesi mozione Stefano Bonaccini
Fonte Partito Democratico
Sintesi mozione Elly Schlein
Fonte Partito Democratico

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