Versamento Iva a saldo 2022, la prima scadenza in arrivo

Patrizia Del Pidio

6 Marzo 2023 - 15:52

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Versamento saldo Iva 2022, c’è tempo fino al 16 marzo 2023, ecco tutto quello che bisogna sapere.

Versamento Iva a saldo 2022, la prima scadenza in arrivo

Ancora pochi giorni per mettersi in regola con il versamento dell’Iva a saldo per il 2022. La prima, o unica, chiamata per il versamento, infatti, scade giovedì 16 marzo 2023, termine ultimo per il versamento senza maggiorazioni.

Si può anche ignorare la scadenza del 16 marzo e provvedere al versamento dell’imposta dovuto in base alla dichiarazione Iva annuale presentata entro i termini previsti per il versamento delle imposte sui redditi, ma in questo caso alle somme dovute bisognerà applicare una maggiorazione dell’0,40% mensile a titolo di interessi.

Saldo Iva 2022 entro il 16 marzo 2023

Entro il 16 marzo 2023 va versata la prima, o unica rata, tra la differenza dell’Iva dovuta risultate dalladichiarazione annuale e quella già versata mensilmente o trimestralmente nel corso del 2022 con le liquidazione periodiche.

Il termine di pagamento, come accennato, può essere differito al 30 giugno 2023 maggiorando le somme dovute applicando l’interesse nella misura dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese di ritardo Il termine, inoltre, potrà essere ulteriormente differito al 30 luglio maggiorando l’imposta di un ulteriore 0,40%.

In sostanza le opzioni per il pagamento della prima, o unica, rata sono 3:

  • entro il 16 marzo 2023 senza maggiorazioni;
  • entro il 30 giugno 2023 applicando una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese di ritardo o per ogni frazione di mese di ritardo;
  • entro il 31 luglio (cadendo il 30 luglio di domenica) applicando alla maggiorazione mensile una ulteriore maggiorazione dello 0,40%.

Per contribuenti trimestrali pesano anche gli interessi

E’ interessante notare come per chi abbia scelto l’opzione del versamento periodico trimestrale invece che quello mensile. Il debito o credito Iva risultata dalla dichiarazione annuale debba essere gravato anche dall’1% di interessi compensativi per il differimento del pagamento dell’imposta.

Gli interessi, in questo caso, oltre a pesare sulle operazioni del quarto trimestre peseranno anche sull’eventuale imposta a conguaglio risultante dalla dichiarazione annuale.
In ogni caso il versamento del saldo Iva può essere effettuato anche in compensazione con altri eventuali crediti tributari o contributivi. In caso di compensazione orizzontale, ricordiamo, che il limite massimo è di 2.000.000 di euro per ogni anno solare.

Saldo Iva 2022 anche rateale

Per il versamento del saldo Iva 2023 è possibile la scelta anche della soluzione rateale suddividendo l’importo del saldo in diverse rate dal numero variabile tenendo presente che:

  • è possibile rateizzare dal 16 marzo o dal 30 giugno e le rate successive alla prima avranno scadenza sempre il giorno 16 del mese;
  • l’importo dovrà essere saldato entro il mese di novembre;
  • ogni rata successiva alla prima deve essere maggiorata sempre dello 0,33% (0,33% per la seconda, 0,66% per la terza e così via);
  • se si rateizza dal 30 giugno la somma dovrà essere maggiorata dello 0,40% ulteriore per ogni mese di ritardo rispetto al 16 marzo.

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