Benzina e diesel, al via i controlli della Guardia di Finanza sull’aumento dei prezzi

Redazione Motori

9 Gennaio 2023 - 17:13

condividi

Il prezzo di benzina e diesel continua a salire, e il ministro Mef Giorgetti ha dato mandato alla Guardia di Finanza per fare i controlli: vediamo come funzionano.

Il ministero dell’Economia prova ad arginare gli aumenti dei prezzi di benzina e diesel, o meglio, ha dato mandato alla Guardia di Finanza di controllare l’andamento del mercato. Allo stesso tempo, il ministero del Made in Italy (ex Mise) ha chiesto al Garante per la sorveglianza dei prezzi un monitoraggio della situazione.

Il prezzo dei carburanti ha ripreso ad aumentare a partire dal 1° gennaio 2023, da quando è stato definitivamente cancellato lo sconto sulle accise (che valeva 18,3 centesimi). Nonostante il ribasso delle quotazioni del petrolio sulla rete italiana, i prezzi continuano a salire: per questo motivo il governo deciso di iniziare vigilanza e controlli sul mercato. Ma come funzionano?

Benzina e diesel, al via i controlli della Guardia di Finanza sull’aumento dei prezzi

Vigilanza e controlli sul mercato dei carburanti si terranno su due linee. La prima si basa sul monitoraggio della Guardia di Finanza, nello specifico è il Nucleo speciale beni e servizi a occuparsene. Le verifiche delle Fiamme Gialle riguardano la data di acquisto del carburante, il prezzo pagato dai distributori per la fornitura e le giacenze. In questo modo si può stabilire se il carburante, acquistato a prezzi inferiori quando era ancora in vigore lo sconto, venga venduto a un prezzo che incorpora il valore dell’accise.

La seconda su linea su cui si svolge la vigilanza dell’esecutivo riguarda il monitoraggio della dinamica dei prezzi dei carburanti (benzina, diesel, Gpl e metano e delle componenti che li determinano) alla pompa, che il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha affidato al Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, anche detto "Mister prezze". Tra i suoi compiti c’è anche quello di agire su segnalazione dei cittadini con attività di controllo e verifica. Il Garante poi può:

  • riferire le dinamiche che trova "sospette" al ministro, che a sua volta farà segnalazione all’Antitrust;
  • sollecitare ispezioni della Guardia di Finanza.

Prezzi carburante, dal Codacons parte il boicottaggio dei distributori più cari

Nel frattempo, dal Codacons parte una nuova offensiva. Nel comunicato stampa dell’8 gennaio 2023, il Codacons chiede ai contribuenti di segnalare i prezzi record. Le quotazioni petrolifere, dicevamo, sono scese, e il comunicato stampa del Codacons ne riprende l’andamento: nelle ultime due settimane, il Brent in due mesi ha subito un deprezzamento del -25,5%, passando dai 99 dollari al barile del 7 novembre 2022 agli attuali 73,7 dollari. La stessa situazione si presenta anche per il Wti, che passa dai 92,5 dollari al barile di novembre ai 78,6 dollari di oggi (-15%). Rispetto al 30 dicembre 2022, quando il petrolio chiuse a 80,26 dollari al barile, le quotazioni sono in calo del -8,2%, continua la nota.

Le quotazioni sono scese, e le accise sono aumentate: i prezzi di benzina e gasolio "stanno salendo ad una velocità eccessiva, al punto che in modalità servito il diesel arriva a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada". Il Codacons, quindi, dopo la denuncia a Procure e Guardia di finanza, presenterà un formale esposto all’Antitrust, chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa.

Il presidente Carlo Rienzi ha dichiarato anche di voler lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, "invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi". Gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo [email protected], indicando l’ubicazione dei distributori e allegando una foto dei prezzi praticati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA