Precompilata Iva 2023: istruzioni, scadenza e novità

Claudia Cervi

13/01/2023

14/01/2023 - 08:40

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Precompilata Iva estesa a tutti i lavoratori autonomi obbligati alle liquidazioni trimestrali dell’imposta. Ecco tutte le istruzioni e le novità contenute nel provvedimento dell’Agenzia Entrate.

Precompilata Iva 2023: istruzioni, scadenza e novità

Dichiarazione precompilata Iva al debutto da febbraio 2023. All’Agenzia delle Entrate è tutto pronto per la predisposizione delle bozze dei registri Iva, delle liquidazioni periodiche Iva e della dichiarazione annuale iva destinate ad oltre 2,3 milioni di commercianti, artigiani, imprese e professionisti.

Il meccanismo è quello ormai collaudato per il 730 precompilato e permetterà al Governo di centrare il target 1C1-109 del Pnrr, relativo alla riforma dell’amministrazione fiscale, e di incassare da Bruxelles la quarta rata da 16 miliardi.

La precompilata Iva consentirà ai contribuenti obbligati all’adempimento trimestrale di visualizzare, modificare, integrare, stampare e trasmettere la dichiarazione e versare l’imposta, quando dovuta.

La fase sperimentale avviata nel 2021 - o meglio dalle operazioni effettuate a partire dal 1 gennaio 2022 - viene estesa per tutto il 2023 con alcune novità contenute nel provvedimento n.9652 dell’Agenzia delle Entrate del 12 gennaio 2023.

Precompilata Iva 2023 - provvedimento n. 9652 dell’Agenzia delle Entrate del 12 gennaio 2023
Fonte Agenzia Entrate

Cos’è la precompilata Iva 2023

Alla dichiarazione dei redditi precompilata prevista da diversi anni, si aggiunge ora la possibilità di predisporre la precompilata Iva da parte di tutti i soggetti interessati al versamento dell’imposta sul valore aggiunto.

In pratica, la precompilata Iva è un documento preparato dall’Agenzia delle Entrate con tutti i dati in suo possesso provenienti dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni transfrontaliere e dai corrispettivi giornalieri trasmessi dai contribuenti.

Il vantaggio per chi convalida o integra nel dettaglio i dati proposti nelle bozze dei registri Iva è rappresentato dall’esonero di tenuta dei registri contabili.

Per consentire alle partite Iva di rispettare il calendario delle scadenze, la precompilata Iva sarà disponibile da febbraio 2023, con quattro mesi di anticipo rispetto a quanto stabilito inizialmente. La prima precompilata Iva 2023 da dovrà essere presentata entro il 30 aprile (o meglio entro il 2 maggio, dato che il 30 è una domenica e lunedì 1 maggio è festivo) e sarà relativa al periodo d’imposta 2022.

Alla fase di sperimentazione partita nel settembre 2021 con la predisposizione dei registri Iva precompilati (acquisti e vendite) è seguita la messa a punto dell’infrastruttura tecnologica che ha permesso, dalle operazioni effettuate dal 1 gennaio 2022, di disporre anche della bozza della dichiarazione annuale Iva.

Come funziona la precompilata Iva 2023

La precompilata ha come obiettivo quello di velocizzare la procedura per la dichiarazione dell’Iva trimestrale, permettendo al contribuente di dichiarare e versare l’imposta con maggiore facilità.

Come già avviene con il 730 precompilato, il contribuente potrà visualizzare nella propria area riservata del sito delle Entrate il documento elaborato dal Fisco sulla base dei dati sull’Iva già in suo possesso e potrà intervenire per confermarlo oppure modificarlo integrando le informazioni mancanti.

Anche in mancanza di convalida o di integrazione dei registri dell’intero anno d’imposta, i soggetti interessati potranno consultare le bozze compilate dall’Agenzia delle Entrate, inviare la dichiarazione e provvedere al pagamento dell’imposta dovuta attraverso i canali telematici.

Da un punto di vista operativo, le regole tecniche per utilizzare le funzionalità telematiche sono le stesse previste per la convalida dei registri Iva, secondo quanto stabilito dal provvedimento dell’8 luglio 2021.

A chi arriva la precompilata Iva 2023

La platea dei soggetti beneficiari della precompilata Iva è stata ampliata dal provvedimento delle Entrate del 12 gennaio 2023.

Inizialmente, a partire dal 2021, il documento precompilato riguardava i soggetti passivi Iva:

  • residenti e stabiliti in Italia che effettuano
  • la liquidazione trimestrale dell’Iva(con esclusione di alcune categorie di soggetti che operano in particolari settori o con regimi speciali ai fini Iva, come per esempio chi ha aderito al regime forfettario).

In pratica, era rivolta a tutti i contribuenti trimestrali per opzione.

Il nuovo documento di prassi dell’Agenzia delle Entrate estende la sperimentazione della precompilata Iva 2023, oltre ai destinatari originali della misura:

  • a coloro che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva (articolo 74, comma 4, del Dpr n. 633/1972), ossia i cd. «speciali» che possono liquidare e versare trimestralmente l’imposta in ragione della specifica attività svolta e a prescindere dal volume d’affari realizzato;
  • ai soggetti che applicano uno specifico metodo per la determinazione dell’Iva ammessa in detrazione (ad esempio, i produttori agricoli, aziende di enoturismo e oleoturistiche o gli agriturismi);
  • a chi nell’anno di riferimento è stato sottoposto a fallimento o liquidazione coatta amministrativa.

Restano invece esclusi dalla sperimentazione i contribuenti inclusi al punto 3.3 del provvedimento dell’8 luglio 2021:

  • soggetti che operano in regime speciale ai fini Iva o applica l’Iva separatamente;
  • pubbliche amministrazioni;
  • commercianti al minuto che adottano la ventilazione dei corrispettivi, soggetti che partecipano a un gruppo IVA o aderiscono all’IVA di gruppo;
  • chi liquida l’Iva mensilmente.
Precompilata Iva - provvedimento n. 183994 dell’Agenzia delle Entrate dell’8 luglio 2021
Fonte Agenzia Entrate

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