Pos obbligatorio, l’Ue blocca il governo Meloni: cosa può cambiare per i pagamenti con carte e bancomat

Stefano Rizzuti

29/11/2022

02/12/2022 - 11:57

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La Commissione Ue potrebbe bloccare il governo Meloni sullo stop all’obbligo di Pos: con la manovra le multe sono previste solo per chi rifiuta pagamenti sopra i 60 euro, ma cosa può cambiare?

L’obbligo di accettare pagamenti con Pos per esercenti e professionisti rischia di saltare con la legge di Bilancio, ma l’ultima parola non è ancora stata scritta. La Commissione europea, infatti, potrebbe bloccare l’iniziativa del governo Meloni che ha eliminato, con la manovra, le multe per chi rifiuta transazioni inferiori a 60 euro.

Bruxelles non nasconde le sue perplessità su questa misura e sembra puntare a un passo indietro di Roma. La legge di Bilancio porta il limite sotto cui si possono rifiutare pagamenti elettronici, quindi con carte e bancomat, a 60 euro, dicendo praticamente addio all’obbligo di Pos introdotto il 30 giugno 2022.

Per ora, quindi, il governo si deve fermare. La discussione con l’Ue è in stallo, ma l’esecutivo non si arrende e punta ad aiutare commercianti e professionisti. Anche da Bruxelles, però, la posizione resta rigida e la discussione si preannuncia complessa. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, spiega che il governo vuole dare un segnale “di un atteggiamento diverso verso la piccola impresa, il piccolo commercio, l’artigianato. Vogliamo allentare la pressione dello Stato nei loro confronti”. Cosa può succedere per l’obbligo di Pos nel 2023?

Pos obbligatorio, cosa c’entra l’Ue

La decisione del governo italiano non può prescindere dal parere dell’Ue per una motivazione legata principalmente al Pnrr: la Commissione sottolinea che l’obbligo è utile nella lotta all’evasione fiscale e che bisogna proseguire sulla strada tracciata dal precedente esecutivo, guidato da Mario Draghi. Anche perché il Pos obbligatorio era uno degli impegni presi con il Pnrr.

Proprio per il raggiungimento di questa milestone, infatti, l’Italia ha ricevuto una parte dei fondi del Pnrr, mettendo in campo le sanzioni per chi rifiutava i pagamenti elettronici. Ora l’Ue chiede al governo di non smantellare la lotta all’evasione e l’esecutivo di Giorgia Meloni non può neanche dire di aver introdotto altre misure che sostituiscano l’obbligo di Pos.

Cosa cambierebbe per l’obbligo di Pos con la manovra

Attualmente è prevista una multa da 30 euro (a cui aggiungere una maggiorazione pari al 4% della transazione rifiutata) per esercenti e professionisti che rifiutano i pagamenti con carte e bancomat per qualsiasi importo. Con la manovra il governo Meloni punta invece a introdurre un limite sotto cui è possibile rifiutare queste transazioni: attualmente, nell’ultima versione della legge di Bilancio, questa soglia è fissata a 60 euro.

Se la norma non venisse modificata, vorrebbe dire rendere molto complicato per gli utenti effettuare pagamenti con carte e bancomat: pensiamo alle spese di tutti i giorni, al caffè al bar, al pranzo al ristorante, ma anche alla corsa in taxi. Per tutti questi esercenti sarebbe possibile imporre il pagamento in contanti.

Cosa succederà per i pagamenti con carte e bancomat

In questi giorni sono in corso interlocuzioni tra il governo e la Commissione europea, di cui l’esecutivo e la maggioranza terranno conto “nel prosieguo dell’iter della legge di Bilancio”. Fonti di governo sottolineano, comunque, che la discussione sul Pos obbligatorio non è una questione di vita o di morte. Come a dire che la norma potrebbe anche essere cancellata, in caso di forte pressione da Bruxelles.

Dall’altra parte, assicura la maggioranza, c’è comunque tempo per andare avanti nell’interlocuzione e decidere con calma, perché la legge di Bilancio verrà approvata solo a fine anno e le nuove misure entreranno in vigore da gennaio. Il tempo per discutere, insomma, c’è.

È comunque possibile che qualcosa cambi presto. Le ipotesi sono due: o si riduce il limite dei 60 euro, portandolo a una cifra molto più bassa; o si torna alla situazione attuale, ovvero con il Pos di fatto obbligatorio e le multe per chiunque rifiuti transazioni per qualsiasi pagamento con carte e bancomat. Una decisione che verrà presa solo quando si concluderà l’interlocuzione con l’Ue.

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