L’Agenzia delle Entrate pubblica le modalità di collegamento POS-registratore di cassa. Nessun aggravio di spese per i negozi. Ecco come gestire il collegamento con il registratore di cassa.
POS in negozio: l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni per gestire il collegamento con il registratore di cassa senza spese.
Con Provvedimento del 31 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di collegamento tra POS e registratore di cassa telematico per i commercianti. Per chi non si adegua sono previste sanzioni. Per i negozianti ci sono buone notizie, infatti, non è necessario il collegamento fisico dei dispositivi, ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Il nuovo obbligo, o adempimento obbligatorio, ha l’obiettivo di ridurre l’evasione fiscale e fa in modo che non possano esservi transazioni economiche non registrate, cioè che non passano attraverso l’Agenzia delle Entrate, esattamente come i dati del registratore di cassa, anch’esso collegato all’Agenzia delle Entrate
Ecco le istruzioni per collegare il POS al registratore di cassa senza aggiornare software e sostenere spese.
Contrasto all’evasione con collegamento POS e registratore di cassa telematico in negozio
La Legge 207 del 2024 (Legge di Bilancio 2025) ha fissato nuovi obblighi per esercenti delle attività di vendita al dettaglio e assimilate, diventa obbligatoria la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico.
Con il Provvedimento 424470 del 31 ottobre 2025 sono state definite le modalità di interazione tra dispositivi. Fino a ora si era pensato a un collegamento fisico tra i dispositivi e un aggiornamento dei software. L’Agenzia delle Entrate ha, invece, chiarito le modalità. Il collegamento dovrà essere effettuato attraverso il passaggio dei dati sul sito dell’AdE. In particolare Il collegamento tra gli strumenti di pagamento elettronico e gli strumenti di certificazione dei corrispettivi è effettuato esclusivamente utilizzando le apposite funzionalità web disponibili nell’area riservata.
POS in negozio, come collegarlo al registratore di cassa. Istruzioni, termini e condizioni
Gli esercenti obbligati devono inserire nell’area riservata del sito dell’Agenzia (a cui si accede con CIE, SPID o CNS) il dato identificativo univoco (codice univoco) di ogni strumento di pagamento elettronico utilizzato (POS), in abbinamento al dato identificativo univoco di ogni strumento di certificazione dei corrispettivi (registratore di cassa), preventivamente censito e attivato, nell’area riservata.
Occorre registrare anche l’indirizzo dell’unità locale presso la quale sono utilizzati gli strumenti di pagamento elettronico di cui al periodo precedente.
Il collegamento in oggetto deve essere effettuato entro 45 giorni a partire dalla data di messa a disposizione nell’area riservata del servizio web. La data di messa a disposizione del citato servizio web sarà resa nota con apposito avviso pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Nel caso di strumenti di pagamento elettronico con contratto di convenzione stipulato dopo il 31 gennaio 2026, il collegamento deve essere effettuato a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento elettronico ed entro l’ultimo giorno lavorativo dello stesso mese. Ai fini di questa disciplina il sabato è considerato giorno non lavorativo. I dati dei pagamenti elettronici memorizzati sono trasmessi giornalmente in forma aggregata.
L’operazione di collegamento effettuata online sul sito dell’Agenzia deve essere effettuata una sola volta, naturalmente deve essere ripetuta nel caso in cui si cambi il POS o il registratore di cassa telematico.
La soluzione adottata è frutto di interlocuzione con le associazioni di categoria ed evita i costi di aggiornamento dei dispositivi già in uso dai commercianti.
La procedura è molto simile a quella che utilizziamo spesso per collegare computer e dispositivi alla rete internet, quindi, è abbastanza semplice, ma è comunque possibile avvalersi di intermediari.
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