Portale InPA per i concorsi pubblici: ecco cos’è e come funziona

Claudio Garau

07/07/2022

07/07/2022 - 17:42

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InPA è un innovativo portale web che raccoglierà tutti i concorsi pubblici in un posto solo. Ecco una sintetica guida che ti spiega come utilizzarlo e quali sono i suoi vantaggi.

Portale InPA per i concorsi pubblici: ecco cos’è e come funziona

Forse non tutti sanno dell’esistenza di un utile portale web, che prende il nome di InPA. Nato lo scorso anno, si tratta di una novità di rilievo nei rapporti tra cittadino e Pubblica Amministrazione.

Il servizio è stato ideato come conseguenza dei radicali cambiamenti degli ultimi anni, la pandemia infatti ha contribuito al rinnovamento dell’apparato statale e dei suoi servizi. Ecco perché oggi le istituzioni puntano molto sulla progressiva digitalizzazione della Pa, per una relazione più diretta e immediata con gli uffici pubblici.

Ebbene, InPA altro non è altro che il portale pubblico per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle Pubbliche Amministrazioni, per lo svolgimento delle loro funzioni. Oggi si può parlare di un via libera integrale al portale, che a breve rappresenterà il luogo virtuale atto a raccogliere tutti i concorsi pubblici in un solo spazio.

Siamo innanzi all’obiettivo di un progetto nato in via sperimentale quasi un anno fa, ma ormai con tutte le carte in regola per costituire l’unica porta d’accesso digitale per il mondo del lavoro della Pa. Data la sua indubbia importanza, vediamo di seguito qualche ulteriore dettaglio di InPA.

Portale InPA: le fonti normative di riferimento

La svolta per questo servizio informatico, che intende favorire i rapporti tra cittadino e istituzioni, è rappresentata dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Pnrr 2, approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile 2022. Si tratta di un provvedimento che include varie misure per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma che ha altresì previsto interessanti novità sul fronte del nuovo Portale Reclutamento InPA.

Lo abbiamo accennato in apertura: il Portale per la gestione dei concorsi pubblici e il conferimento degli incarichi della Pa non è novità assoluta, ma era stato varato dopo la conversione in legge del decreto Reclutamento. Dall’agosto 2021 la piattaforma poteva essere usata in modo sperimentale per caricare i Cv al suo interno.

Tuttavia, la piattaforma informatica non è stata formalmente istituita con il decreto Reclutamento, ma era già inclusa nelle misure di cui alla cd. “legge Concretezza” del 2019, mirate alla riduzione dei tempi di accesso al lavoro nel settore pubblico e alla semplificazione dei rapporti tra cittadino e Pa.

L’obiettivo finale dell’iniziativa InPA è introdurre a regime, entro il 2023, tutti i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in combinazione con la Gu, e le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.

In verità caratteristica del Portale è e sarà non solo quella di gestire i concorsi pubblici ordinari, ma anche i concorsi speciali legati all’attuazione del Pnrr, i tirocini formativi, la mobilità tra amministrazioni dell’Unione Europea.

Cos’è cambiato dal primo luglio 2022 per InPA? I vantaggi del portale

Alla luce di quanto abbiamo detto finora, lo scopo del portale è del tutto evidente. Si tratta di creare un unico punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro, per il reclutamento di figure specializzate da immettere nell’organico della Pa in via diretta e sburocratizzata - ovvero senza passare dalle lunghe e talvolta fin troppo articolate fasi concorsuali.

InPA rappresenta dunque un efficace strumento per un accesso rapido, trasparente e digitale, non soltanto ai servizi della Pa, ma anche e soprattutto alle sue opportunità di lavoro. E i vantaggi sono per tutti:

  • riduzione dell’impiego di carta e della burocrazia;
  • possibilità per i dipendenti di tenere sotto controllo tutti gli avvisi di mobilità;
  • possibilità di conoscere facilmente e in tempo reale le offerte di lavoro attive nella Pa e candidarsi con un clic.

Il primo luglio 2022 è stata una data spartiacque per questo servizio: è stato infatti il giorno a cominciare dal quale le amministrazioni centrali e le autorità indipendenti hanno iniziato a pubblicare sul portale i propri bandi di concorso, per assumere personale a tempo determinato e indeterminato.

Mentre dal primo novembre di quest’anno la rivoluzione del portale InPA sarà integrale, in quanto utilizzarlo sarà essenziale come unica opzione per chi offre e per chi cerca lavoro in ambito pubblico.

Entro il 31 ottobre sarà invece regolamentato l’utilizzo della piattaforma, da parte di Regioni ed enti locali per le rispettive selezioni di personale.

Insomma nessun dubbio sul fatto che, dai prossimi mesi, la pubblicazione dei bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato e determinato avrà luogo soltanto sul portale e sul sito istituzionale dell’amministrazione che bandisce il concorso.

Anche elenchi di professionisti nel portale: previste assunzioni e conferimenti di incarichi

Altra caratteristica di InPA certamente degna di nota è la previsione, al suo interno, di elenchi di professionisti. Nelle norme di legge che indicano il funzionamento del portale, è infatti precisato che troveranno spazio due distinti elenchi:

  • il primo relativo a professionisti ed esperti per l’assegnazione di incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo;
  • il secondo rivolto al personale in possesso di un’alta specializzazione per l’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato.

Si tratta certamente di novità di rilievo per quanto riguarda l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro in ambito pubblico. Inoltre, il portale InPA - al fine della ricerca e del reclutamento dei profili professionali - si avvarrà delle banche dati dei professionisti iscritti agli Albi. Detti professionisti rafforzeranno la capacità amministrativa del singolo ente.

Ben si spiega allora la serie di accordi, sottoscritti recentemente con varie associazioni di categoria, proprio al fine di consentire la piena applicazione anche di questa funzionalità della piattaforma. Non solo: sono in corso di redazione alcuni accordi per le professioni non ordinistiche.

Tuttavia tutti gli interessati debbono altresì ricordare che, per quanto attiene ai professionisti e agli esperti iscritti agli Albi, l’inclusione nel “Portale del Reclutamento” sarà sottoposta comunque alla verifica del possesso di specifici titoli di qualifica professionale.

Inoltre, allo scopo di assegnare gli incarichi di collaborazione, le PA dovranno:

  • convocare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria;
  • effettuare la scelta sulla persona a cui dare effettivamente l’incarico, dopo aver svolto un colloquio.

Come registrarsi al portale e come funziona

Dal punto di vista pratico, l’accesso ad InPA è piuttosto agevole. L’interessato deve:

  • collegarsi all’indirizzo www.inpa.gov.it;
  • effettuare la registrazione al Portale del Reclutamento grazie al possesso delle credenziali digitali (Spid; Carta Nazionale dei Servizi; Carta d’Identità Elettronica).

Lo ribadiamo per chiarezza: è possibile inserire il proprio Cv e controllare quali siano i bandi attivi al momento, attraverso una mappa interattiva in cui saranno suddivisi per Regione.

Non solo InPA consentirà di candidarsi, ma sarà la sola piattaforma che gestirà le singole domande di partecipazione. Esse potranno essere inviate con l’utilizzo di sezioni ad hoc del sito e con l’implementazione della piattaforma PagoPa per il pagamento delle tasse di concorso, il servizio sarà davvero onnicomprensivo e snellirà non poco le varie procedure.

Ricordiamo inoltre che il portale in oggetto seguirà tutte le fasi dei concorsi pubblici fino alla pubblicazione delle graduatorie finali. Per questa via, ogni partecipante potrà facilmente tener traccia dell’iter della selezione di riferimento.

Per consultare il portale è obbligatoria la registrazione?

Sul Portale del Reclutamento gli interessati potranno dunque iscriversi per partecipare alle selezioni di interesse, ma precisiamo che InPA è di fatto aperto a tutti, perché accessibile anche senza obbligo di registrazione.

Infatti la banca dati è consultabile cercando il bando o l’avviso di proprio interesse. In altre parole, senza registrazione è possibile cercare e leggere i dettagli delle pubblicazioni presenti su inPA, in modo molto pratico e rapido. Tuttavia, se la consultazione dei bandi di concorso e degli avvisi pubblicati dalla Pa è libera, per potersi iscrivere e di fatto concorrere, è necessario inviare la propria candidatura dopo aver effettuato la registrazione.

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