Esposizione short su Leonardo in calo del 32% da inizio anno. Come operare?

Ufficio Studi Money.it

23 Febbraio 2019 - 08:30

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I grandi operatori internazionali allentano la pressione sul capitale di Leonardo (ex Finmeccanica). Secondo i dati Consob le posizioni scoperte short sono diminuite del 32% da inizio anno

Esposizione short su Leonardo in calo del 32% da inizio anno. Come operare?

Nella settimana appena conclusa Leonardo ha messo a segno la prima settimana negativa dopo quattro ottave positive consecutive.

L’attività dei fondi segnala però una progressiva diminuzione degli short nell’ultimo periodo. Questo va contro quello che abbiamo osservato abitualmente: solitamente infatti, quando un titolo in downtrend inizia una fase di rimbalzo, gli hedge funds ne approfittano per incrementare la quota di short, probabilmente per ottimizzare il prezzo medio di carico delle loro operazioni.

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob

Questa volta però non è successo, anzi: con l’inizio del 2019 gli operatori internazionali hanno ridotto la loro esposizione corta di oltre il 32%.

Questo numero aumenta di circa il doppio se si considera il decremento dal massimo da oltre cinque anni segnato ad agosto dello scorso anno. In tal caso la variazione negativa è pari al 61,56%.

L’informazione risulta senza dubbio positiva in quanto, come si vede dall’andamento storico delle pnc sul titolo, la pressione short ha avuto un rapido aumento a inizio 2018, accompagnando gran parte della fase ribassista dell’anno.

Stando ai dati pubblicati da Consob lo scorso 22 febbraio, emerge come solamente AQR Capital e Marshall Wace detengano operazioni corte sulla società, rispettivamente sull’1,97% e sullo 0,59% del capitale sociale.

Queste informazioni ci portano a pensare che il titolo potrebbe essere pronto per riprendere quota, come indicano i dati sulle posizioni ribassiste in essere. Questo elemento potrebbe avvalorare l’operatività di stampo rialzista.

Il focus a Piazza Affari

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

In generale, il vertice della classifica delle quotate a Piazza Affari più vendute dai grandi fondi internazionali resta immutata. Azimut, Banco BPM e UBI Banca sono le aziende di cui i fondi detengono la maggiore quota di capitale, rispettivamente il 10,32%, il 7,15% e il 6,97%.

Più fortunata Juventus, che esce dalla nostra classifica portando il capitale venduto dai fondi al di sotto dello 0,50%. New entry invece di Gima TT e El.En., che esordiscono con lo 0,53% e lo 0,50% di capitale sociale tenuto sotto scacco dagli hedge funds.

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