Dividend Day in arrivo a Piazza Affari. Tutti i nomi delle società quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari che staccano le cedole in data 19 maggio.
Sono in tutto 24 le società scambiare sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari prossime a staccare le cedole nella giornata di domani, lunedì 19 maggio 2025.
Tra queste, diverse le banche italiane, stando a quanto è stato annunciato dalle stesse.
BPER, la banca guidata dall’AD Gianni Franco Papa che ha messo nel mirino la Popolare di Sondrio, ha di fatto reso noto in data 18 aprile che, nell’approvare i conti relativi al 2024 e la proposta di destinazione degli utili, l’assemblea degli azionisti ha dato l’ok alla distribuzione di dividendi unitari pari a 0,60 euro per azione delle 1.421.624.324 azioni ordinarie rappresentative del capitale sociale, per un ammontare massimo complessivo pari a 852.974.594,40 (al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio alla data di stacco della cedola, cui non sarà attribuito alcun dividendo).
La banca ha fissato la data di stacco della cedola a lunedì 19 maggio 2025 e la data di legittimazione al pagamento a martedì 20 maggio 2025.
L’assemblea degli azionisti di Banco BPM, banca guidata dal CEO Giuseppe Castagna finita nel mirino di UniCredit, ha dato l’ok all’erogazione dei dividendi lo scorso 30 aprile 2025.
L’autorizzazione è stata data al pagamento di un dividendo cash per azione di € 0,60, al lordo delle ritenute, per un ammontare complessivo di € 909,1 milioni (come risultato del prodotto di 60 centesimi per il numero di azioni emesse 1.515.182.126).
Considerato anche l’acconto dividendi di € 0,40 per azione già pagato il 20 novembre 2024, per un importo pari a € 600,6 milioni, la remunerazione complessiva per l’esercizio 2024 di Banco BPM ammonta a € 1 per azione, per un valore complessivo di € 1.509,1 milioni.
Banco BPM ha fissato la data di pagamento al 21 maggio 2025 con data di stacco cedola il 19 maggio 2025 (ex date) e record date il 20 maggio 2025.
Attesa anche per lo stacco della cedola da parte di MPS-Monte dei Paschi di Siena, la banca senese guidata dal CEO Luigi Lovaglio, che ha lanciato una OPS per conquistare Mediobanca, alla fine di gennaio.
I soci di MPS hanno rilasciato l’autorizzazione alla distribuzione dei dividendi lo scorso 17 aprile, quando hanno approvato il dividendo di 0,86 euro per azione per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro.
In quella occasione i soci hanno votato a favore dell’erogazione del pagamento del dividendo al lordo delle ritenute stabilendo la data di stacco della terza cedola al 19 maggio 2025 (ex date), la data di legittimazione al pagamento al 20 maggio 2025 (record date) e la data di pagamento al 21 maggio 2025 (payment date).
Tra le banche staccheranno i dividendi anche Mediobanca, preda del Monte dei Paschi di Siena, e Intesa SanPaolo, la banca italiana guidata dal CEO Carlo Messina che per ora sta tenendo le distanze dai dossier di M&A, anche per motivi Antitrust.
Nel caso di Intesa SanPaolo, l’autorizzazione dei soci è arrivata il 29 aprile, quando gli azionisti hanno approvato la distribuzione cash - tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 3.022.396.312,63 euro corrispondenti a 17,00 centesimi di euro per azione - di un ammontare a saldo pari a 3.044.427.655,67 euro (corrispondenti a 17,10 centesimi per ciascuna delle n. 17.803.670.501 azioni ordinarie), di cui 2.252.164.318,38 euro come dividendi a valere sull’utile d’esercizio (corrispondenti a 12,65 centesimi di euro per ciascuna azione) e di 792.263.337,29 euro come assegnazione di riserve a valere sulla riserva sovrapprezzo (corrispondenti a 4,45 centesimi di euro per ciascuna azione), per un importo complessivo - acconto e saldo - relativo all’esercizio 2024 pari a 6.066.823.968,30 euro.
La distribuzione, che avrà luogo a partire dal giorno 21 maggio, prevede lo stacco cedole al 19 maggio e record date al 20 maggio).
Altra banca a erogare i dividendi è Mediobanca, dopo che lo scorso 8 maggio il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo a valere sui risultati al 31 dicembre 2024 pari a € 0,56 lordi per azione, in pagamento dal 21 maggio prossimo, con record date 20 maggio e stacco cedola n. 42 il 19 maggio.
Vale la pena di ricordare che la data di stacco della cedola è nota anche come data ex dividendo e anticipa di circa 2 giorni, di norma nel mercato della Borsa italiana, la data di pagamento della cedola.
Si parla di data di stacco della cedola o data ex dividendo come di quella data in cui la società relativa “stacca” il diritto al dividendo, detrando quel valore dalla propria valutazione di Borsa.
Se si possiede un’azione prima della data di stacco dei dividendi, si avrà diritto al dividendo in arrivo, mentre se l’azione viene acquistata in questa stessa data, l’investitore non percepirà le cedole.
Ftse Mib, le società che stanno per staccare le cedole
Di seguito, tutti i nomi delle società quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari che staccheranno le cedole, e l’ammontare relativo, nella giornata di domani, lunedì 19 maggio 2025.
Nome | Dividendi |
A2A | 0,10 euro |
Amplifon | 0,29 euro |
Azimut | 1,75 euro |
BPER | 0,60 euro |
MPS‑Monte dei Paschi di Siena | 0,86 euro |
Banca Popolare di Sondrio | 0,80 euro |
Banco BPM | 0,60 euro |
Brunello Cucinelli | 0,94 euro |
Buzzi | 0,70 euro |
Diasorin | 1,20 euro |
Eni | 0,25 euro |
Fineco | 0,74 euro |
Generali | 1,43 euro |
Interpump | 0,33 euro |
Intesa Sanpaolo | 0,171 euro |
Inwit | 0,5156 euro |
Italgas | 0,406 euro |
Mediobanca | 0,56 euro |
Moncler | 1,30 euro |
Nexi | 0,25 euro |
Recordati | 0,60 euro |
Saipem | 0,17 euro |
Unipol | 0,85 euro |
Tenaris | 0,5003 euro |
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