Perché tutti parlano del bar dell’Agenzia delle entrate?

Ilena D’Errico

23/03/2023

23/03/2023 - 21:14

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Tutti parlano del bar dell’Agenzia delle entrate: ecco perché e cosa è successo con l’intervento di Striscia la Notizia.

Perché tutti parlano del bar dell’Agenzia delle entrate?

Nelle ultime ore non si parla d’altro, il bar all’interno dell’Agenzia delle entrate di Roma Eur 6 Torrino è di nuovo al centro di una polemica incredibilmente ironica. Ma cosa è successo?

Il bar dell’Agenzia delle entrate che non rilascia scontrini

Striscia la Notizia è tornata dopo quasi 5 anni al bar dell’Agenzia delle entrate per controllare se dopo l’ultimo blitz fosse cambiato qualcosa. Sembrerebbe proprio di no, dato che il bar non fa scontrini ai suoi clienti dal 2018, tranne qualche rara eccezione.

Caffè, panini e tramezzini venduti in nero, proprio all’interno dell’edificio che più di tutti dovrebbe combattere l’evasione fiscale. Ironia della sorte, si pensi a un contribuente che si trova lì per versare le tasse e quando sceglie di prendersi un caffè l’amara sorpresa. L’evasione fiscale è notoriamente un problema degli esercizi commerciali italiani, a prescindere dalle cause, e non farebbe nemmeno più notizia se la situazione non fosse così paradossale e ironica.

L’aggressione da parte del barista e l’intervento della Polizia

Non solo il bar all’interno dell’Agenzia delle entrate è un reiterato evasore fiscale, per una storia degna del teatro dell’assurdo, ma l’accoglienza riservata all’inviato di Striscia non è stata meno clamorosa. Jimmy Ghione, ormai inviato storico del programma di Canale 5, è stato immediatamente aggredito da un barista, che ha invitato lui e il cameraman a uscire senza troppi giri di parole: “Prendo il coltello e vi ammazzo” è stata la minaccia del barista.

All’enunciato poco carino sono poi seguiti i fatti, fino all’intervento delle forze dell’ordine. Come dimostra anche il video di una persona che si trovava sul posto e ha ripreso l’accaduto, Jimmy Ghione e la sua troupe sono stati aggrediti, spinti a terra e picchiati. È stato poi proprio l’inviato ad avvicinare due agenti di Polizia nelle vicinanze, i quali sono intervenuti.

Perché il bar è stato accusato dagli inviati?

La reazione poco avveduta del barista non basta di certo a fondare un capo d’accusa, ma a discapito del bar ci sono prove video raccolte negli anni dall’inchiesta lungimirante di Striscia. Dal 2018 ad oggi, diversi complici si sono recati nel bar per indagare. I risultati documentati nel corso di questi anni, in giorni e momenti diversi, presentano una tendenza indiscutibile.

I clienti ordinano, pagano e ricevono il resto in un automatismo che solo raramente contempla il rilascio della ricevuta fiscale. I dipendenti, peraltro, non sembrano fare nemmeno differenze di prodotti o servizi. Tra le immagini catturate dalla telecamera nascosta degli inviati, infatti, compare l’acquisto di caffè, bottigliette d’acqua e tramezzini, ma anche il servizio di fotocopiatura.

L’aggressione fisica e verbale subita dal team di Striscia forma senza dubbio un capitolo a parte, quanto all’evasione fiscale è ormai noto che l’ordinamento italiano cerca di combattere questo problema con misure molto salate. I diretti interessati dovranno naturalmente risponderne nelle sedi opportune, così che possano essere appurate le eventuali colpe. Ci si chiede, però, quale sia la responsabilità dei clienti.

Cosa rischiano i clienti senza scontrino

L’evasione fiscale di un esercizio commerciale all’interno dell’Agenzia delle entrate non costituisce di certo un’aggravante, anche se fa inevitabilmente sorridere. Di conseguenza è altamente improbabile che i clienti non abbiano notato questa attitudine. Se, però, la correttezza morale e civile non attiene a nessun altro oltre ai diretti interessati, è facile chiedersi quale sia invece la responsabilità legale.

Ebbene, dal 2003 il cliente senza scontrino non rischia nulla. Ormai 20 anni fa, infatti, è stata abolita la norma che imponeva ai clienti – pena una sanzione pecuniaria – di conservare lo scontrino fintanto che si trovano nei paraggi del negozio.

Al più, i clienti possono essere fermati dagli agenti della Guardia di Finanza e sono obbligati a dire il vero. Chi ha buttato lo scontrino può dichiararlo senza ripercussioni, mentre se il commerciante non lo ha rilasciato bisognerà dichiararlo. I clienti devono però ricordarsi che ricevere la fattura fiscale è un loro diritto, peraltro anche utile per usufruire di alcune detrazioni.

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