Negli ultimi anni le aziende hanno tentato di trasformare i diritti musicali in investimenti negoziabili, acquistando ampi portafogli di cataloghi musicali.
I ricavi annuali generati dai diritti d’autore sulla musica sono cresciuti fino a raggiungere i 41,5 miliardi di dollari a livello globale sulla scia della continua crescita dello streaming e di una ripresa post-pandemica delle licenze pubbliche per concerti e ospitalità.
Un rapporto di Will Page, ex capo economista di Spotify, ha analizzato i flussi di entrate provenienti da varie fonti e ha scoperto che sono cresciuti di circa un sesto nel 2022, con le etichette discografiche e i loro artisti che rappresentano circa due terzi di questo denaro, un quota in aumento rispetto a circa la metà del 2014.
La crescita delle piattaforme di streaming come Spotify, che ha contribuito a contrastare la diffusa pirateria durante i primi anni della musica digitale, ha consentito alle etichette di acquisire una quota maggiore delle entrate complessive.
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