Perché non basta aumentare le vaccinazioni per eliminare mascherine, distanziamento e restrizioni

Stefano Rizzuti

18 Ottobre 2021 - 15:21

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Aumentare il numero di vaccinati in Italia serve ma non basta per eliminare la circolazione del Covid-19. Ecco perché bisogna continuare a utilizzare le mascherine e rispettare alcune restrizioni.

Perché non basta aumentare le vaccinazioni per eliminare mascherine, distanziamento e restrizioni

Vaccinare il più alto numero di persone possibili non basta. E lo dimostra quanto sta avvenendo in queste settimane nel Regno Unito. Ne è convinta Stefania Salmaso, epidemiologia dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie). Per sconfiggere davvero il Covid-19 ed evitare una nuova impennata dei contagi è necessario continuare a indossare le mascherine e rispettare distanziamento e restrizioni.

Il caso del Regno Unito

Salmaso, parlando con Adnkronos Salute, prende l’esempio del Regno Unito per spiegare cosa bisogna fare in Italia. In Inghilterra ci si è vaccinati prima contro il Covid ma ci si è affidati quasi esclusivamente alla vaccinazione. Eliminando molte misure di protezione individuale come le mascherine, il distanziamento e l’igienizzazione costante.

L’eliminazione delle restrizioni anti-Covid nel Regno Unito è arrivata in maniera “abbastanza precoce” secondo l’epidemiologa. E non bastava la base di partenza del 70% di popolazione vaccinata. Servono anche altre misure, per Salmaso.

Perché non basta vaccinare ma servono anche mascherine e restrizioni

L’aumento dei contagi nel Regno Unito dimostra che “non basta solo il vaccino ma serve mantenere le cautele anche individuali”. Secondo Salmaso servono ancora misure di controllo come il distanziamento sociale per ridurre la possibilità di esposizione al virus.

Parere simile a quello espresso dal microbiologo Andrea Crisanti secondo cui è necessario “mantenere le mascherine al chiuso e fare il richiamo a tutti” proprio per evitare che anche in Italia si ripeta ciò che sta succedendo nel Regno Unito con l’aumento dei casi.

Quando finirà l’emergenza coronavirus?

Per Salmaso, quindi, non è possibile abbandonare ancora le misure di protezione individuale. Un ragionamento che invece si potrà fare quando aumenterà la quota dei vaccinati e verranno raggiunte soglie molto alte. A quel punto alcune restrizioni potranno essere smorzate, ma non tutte e comunque procedendo con gradualità. Per pensare di “ridurre le misure” bisogna prima raggiungere almeno il 90% dei vaccinati, spiega l’epidemiologa.

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, conferma che la percentuale di persone vaccinate da raggiungere è quella del 90%. Una volta conquistato questo obiettivo lo “stato di emergenza pian piano si può attenuare”. Va però considerato anche un altro fattore: quanto il virus circolerà al di fuori dell’Italia. In questo momento la diffusione del Covid-19 è ancora molta alta sia in Europa (soprattutto a Est) che negli Usa e in altri Paesi. Per essere sicuri e rimuovere le restrizioni bisognerà attendere che la circolazione diminuisca a livello globale e non solo in Italia.

Lo studio su vaccino e restrizioni

Quanto affermato da Salmaso, Crisanti e Ricciardi viene rafforzato anche da una ricerca pubblicata di recente sull’European journal of epidemiology, condotta da un team di studiosi dell’università di Harvard coordinato da Subu Subramanian.

L’indagine ha riguardato 68 Paesi diversi ed è arrivata alla conclusione che i vaccini da soli non bastano per eliminare la circolazione del Covid-19. Secondo lo studio bisogna continuare di pari passo con l’applicazione di altre misure restrittive come l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento e la sanificazione.

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