Perché le azioni TIM stanno scendendo?

Laura Naka Antonelli

23 Giugno 2025 - 12:59

Domani il giorno X per TIM-Telecom Italia, mentre dal governo Meloni è arrivata una decisione chiave. La prima per Poste Italiane.

Perché le azioni TIM stanno scendendo?

Azioni TIM-Telecom Italia tra le peggiori dell’indice Ftse Mib all’inizio di questa nuova ottava a Piazza Affari.

Domani, 24 giugno 2025, il grande giorno, con l’assemblea degli azionisti che si riunirà in via ordinaria e straordinaria in unica convocazione.

Alla vigilia dell’assemblea dei soci, il titolo Telecom Italia cede il 2% circa, a quota 0,3958 euro.

Il governo Meloni non esercita il golden power su proposta modifica oggetto sociale

Tra i punti all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di Telecom Italia di domani, la proposta di modifica dell’articolo 3 dello Statuto sociale, che riguarda il perimetro dell’oggetto sociale, su cui il governo Meloni, stando a quanto ha annunciato la compagnia di tlc guidata dal CEO Pietro Labriola venerdì scorso, ha deciso di non avvalersi del golden power.

“La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha precisato che, pur rientrando la proposta di modifica dell’oggetto sociale nell’ambito di applicazione della normativa Golden Power, sono manifestamente insussistenti i presupposti per l’esercizio dei relativi poteri”.

Telecom Italia, le azioni fanno una pausa dopo massimi del 2025

Il motivo più immediato e logico del dietrofront delle azioni TIM-Telecom Italia risiede nella corsa che il titolo ha riportato nelle ultime sessioni, dunque nell’arrivo oggi delle prese di profitto.

Venerdì scorso le azioni sono balzate infatti ai nuovi valori massimi dell’anno fino a 0,3975 euro, e superando il precedente massimo del 2025 che era stato testato in data 21 maggio, a quota 0,3952 euro.

Il trend delle azioni del gruppo è, infatti, di tutto rispetto: negli ultimi 5 giorni di contrattazioni, Telecom Italia ha riportato un progresso di oltre il 2,4%, estendendo a +33% lo scatto degli ultimi tre mesi di contrattazioni.

YTD, ovvero dall’inizio del 2025, i titoli sono balzati di quasi il 60,5%, mentre su base annua la performance è stata di un progresso superiore a +71%.

Dalla comunità degli analisti sono arrivati nelle ultime settimane alcuni giudizi positivi: Kepler ha per esempio confermato il rating buy sulle azioni, mentre Barclays ha rivisto al rialzo il target price sul titolo dai precedenti 0,40 a 0,42 euro.

TIM, focus su rumor su cessione del credito

In evidenza i rumor riportati negli ultimi giorni dall’agenzia di stampa Reuters, secondo cui TIM sarebbe in trattative avanzate con alcune banche, tra cui Unicredit e Santander, per cedere un credito da 1 miliardo di euro che prevede di incassare dal governo Meloni al termine di una causa legale che riguarda il canone di concessione del 1998.

Così Reuters:

“UniCredit e Santander rileverebbero il credito atteso, consentendo a TIM di finanziarsi tramite un’operazione di factoring in attesa che la Cassazione pronunci una sentenza definitiva sul rimborso da parte dello Stato del canone di concessione del 1998, spiegano le fonti”.

Secondo le indiscrezioni, i proventi verrebbero destinati da Telecom Italia per la gestione del capitale circolante.

Proprio a proposito di questo caso, le azioni TIM hanno di recente perso terreno dopo la notizia relativa alla decisione della Corte di Cassazione di ritenere necessari ulteriori controlli per valutare se Telecom Italia abbia presentato un ricorso in modo appropriato, chiedendo la restituzione di quel miliardo di euro da parte dello Stato.

Se la decisione definitiva della Corte di Cassazione dovesse andare a sfavore di TIM, il gruppo guidato dal CEO Pietro Labriola sarebbe costretto a restituire alle banche l’ammontare ricevuto e gli interessi maturati.

Gli analisti di Equita hanno commentato la questione, sottolineando che la decisione di Telecom Italia di cedere il credito “ prescinde dalla decisione della Corte di Cassazione ” e facendo notare contestualmente che l’incasso del credito “ non ha implicazioni sulla contabilizzazione della sopravvenienza, possibile solo dopo la sentenza della Cassazione”.

La ’prima’ di Poste Italiane come primo azionista nell’assemblea dei soci

Grande è la trepidazione per l’assemblea di domani, in cui si assisterà anche alla ’prima’ di Poste Italiane, dopo la grande mossa del gruppo guidato dal CEO Matteo Del Fante che ha consentito a di tornare nelle mani dell’Italia.

A tal proposito, va detto che TIM ha proposto la modifica dell’oggetto sociale, proprio per vendere più servizi di Poste Italiane.

L’assemblea degli azionisti di TIM è chiamata ad approvare nella giornata di domani, tra le altre cose, il bilancio al 31 dicembre 2024, la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, la modifica dell’oggetto sociale e il piano di incentivazione a lungo termine.

Quest’ultimo prevede tre opzioni:

  • Un piano di incentivazione azionaria di lungo termine denominato “Piano LTI di Performance Share 2025-2027” finalizzato a rafforzare l’allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti.
  • Le modifiche al Piano di Stock Option 2022-2024, adottato dall’Assemblea del 7 aprile 2022, allo scopo di rafforzarne l’efficacia incentivante e fidelizzante, con finalità di retention, anche in considerazione dell’attuale valore di quotazione del titolo TIM e delle mutate condizioni di mercato rispetto al 2022, anno di definizione dello strike price iniziale.
  • Un nuovo piano di incentivazione di lungo termine denominato “Piano di Phantom Shares 2025-2027” destinato ai manager e alle risorse chiave che non risultino beneficiari del Piano di cui al punto precedente (quindi non rivolto né all’Amministratore Delegato né ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche) con l’obiettivo di estendere il sistema premiante a una platea più ampia di figure chiave e con l’intento di incentivarne la permanenza a lungo termine all’interno dell’organizzazione e di allinearne gli obiettivi con la creazione di valore sostenibile per gli azionisti, riconoscendo il diritto a percepire un premio in denaro al termine del periodo di vesting, subordinatamente al verificarsi della condizione per cui il valore del titolo azionario della Società risulti superiore a una soglia prestabilita.

In sede straordinaria, l’assemblea sarà chiamata a esprimersi anche sulla modifica dell’articolo 9 dello Statuto sociale vigente in relazione principalmente alla riduzione del numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione; alla modifica della percentuale di possesso azionario per la legittimazione alla presentazione delle liste, alla modifica delle modalità e dei criteri di riparto tra le liste degli amministratori da eleggere.

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