Perchè il rimborso del 730 non è arrivato a luglio?

Patrizia Del Pidio

9 Luglio 2025 - 10:37

Perchè nella busta paga di luglio non c’era il rimborso del 730 spettante? Vediamo quali sono i motivi del ritardo.

Perchè il rimborso del 730 non è arrivato a luglio?

Alcuni contribuenti hanno già ricevuto (o stanno per ricevere) il rimborso del 730 con la busta paga di luglio, con le competenze del mese di giugno. In altri casi, però, anche se l’invio della dichiarazione dei redditi è avvenuto è avvenuto rapidamente e nei tempi previsti per avere la liquidazione del credito fiscale nel minor tempo possibile, il rimborso non è presente in busta paga. Quali sono le cause più comuni del ritardo e cosa si può fare per avere le somme quanto prima?

Ogni anno luglio rappresenta il mese in cui iniziano le liquidazioni del rimborso del 730 da parte dei datori di lavoro o dell’ente pensionistico. L’Agenzia delle Entrate, infatti, dopo l’invio della dichiarazione dei redditi restituisce ai contribuenti quanto versato in eccesso e indicato nel conguaglio fiscale (applicando le detrazioni all’imposta dovuta).
Quando, però, il rimborso non arriva puntuale i contribuenti iniziano a preoccuparsi e a supporre che qualcosa sia andato storto.

Rimborso del 730, i tempi dell’Agenzia delle Entrate

Il rimborso fiscale legato alla dichiarazione dei redditi è subordinato, da alcuni anni, alla data entro la quale viene trasmesso il modello all’Agenzia delle Entrate. Servono tempi tecnici per elaborare il rimborso visto che il datore di lavoro deve ricevere la comunicazione dall’amministrazione fiscale per accreditare le somme al dipendente.

Mentre per i dipendenti il primo mese di liquidazione del rimborso è luglio, i pensionati dovranno avere più pazienza perché per loro i pagamenti iniziano dal mese di agosto. Quali sono i motivi che potrebbero far ritardare il rimborso?

Nella busta paga di luglio non c’è il rimborso del 730

Le motivazioni che giustificano il ritardo del rimborso del 730 possono essere diverse. La prima riguarda sicuramente la data di trasmissione del modello all’Agenzia delle Entrate. Se si invia in autonomia la dichiarazione si ha certezza della data di trasmissione, ma se ci si affida a un Caf o a un professionista abilitato è possibile che la trasmissione non avvenga in modo immediato e che il modello venga inviato in un momento successivo.

L’Agenzia delle Entrate invia le comunicazioni al datore di lavoro tramite modello 730/4 in base a quando riceve la dichiarazione: per tutti gli invii avvenuti dopo il 20 giugno il rimborso a luglio non è previsto ed è necessario aspettare la busta paga di agosto.

Un’altra motivazione della mancata liquidazione del rimborso va ricercata nella capienza fiscale del sostituto di imposta. Se il datore di lavoro non ha abbastanza capienza fiscale non può erogare il rimborso e in questi casi la liquidazione delle somme potrebbe essere fatta slittare al mese successivo. Nel caso in cui la capienza fiscale non permetta al datore di lavoro di liquidare quest’anno i crediti fiscali spettanti. Niente paura, il rimborso non va perduto. Il sostituto di imposta sarà tenuto a riportare le somme nella Certificazione Unica e si potrà ottenere il dovuto con il 730 del prossimo anno. In alternativa si può scegliere di farsi liquidare le somme direttamente dall’Agenzia delle Entrate, ma in questo caso il rimborso non arriverà prima della fine dell’anno.

Senza sostituto di imposta il rimborso non arriva a luglio

Chi ha presentato il 730 senza sostituto di imposta non riceve il rimborso nella busta paga di luglio. In questo caso la liquidazione avviene da parte dell’Agenzia delle Entrate e non transita in busta paga. Questo richiede tempistiche più lunghe e, solitamente l’Ade inizia le liquidazioni solo a partire dal mese di dicembre.

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