Pensioni a 1.000 euro, tutto fatto. Da novembre arriva l’aumento, ma solo per questi pensionati.
Ci sono ottime notizie per i pensionati residenti in Alto Adige: come comunicato dalla Provincia di Bolzano, è stato finalmente sottoscritto il protocollo d’intesa con l’Inps che porterà al pagamento degli aumenti per coloro che hanno una pensione d’importo inferiore a 1.000 euro e soddisfano un’altra serie di requisiti.
Un aumento che, come spiegato diverse volte, garantirà un aumento fino a 1.000 euro, riuscendo di fatto lì dove il governo Meloni non è riuscito ad arrivare. Ricordiamo infatti che in campagna elettorale Forza Italia fissò questo obiettivo ambizioso, salvo poi doversi scontrare con la difficoltà nell’attuare una tale misura. Assicurare una pensione minima a 1.000 euro di importo, infatti, avrebbe richiesto un tesoretto che lo Stato non può permettersi, ecco perché ci è limitati alla rivalutazione straordinaria del 2,2% che garantisce al massimo qualche decina di euro di aumento.
In provincia di Bolzano, invece, questo obiettivo si è concretizzato e presto - già da novembre secondo le indiscrezioni riportate dai protagonisti - i primi soldi entreranno nelle tasche dei pensionati interessati.
Cos’è l’aumento della pensione in arrivo a novembre
Come spiegato dal presidente Arno Kompatscher ha spiegato che l’iniziativa è stata pensata per far fronte al costo della vita, maggiore in Alto Adige rispetto al resto d’Italia: “Un intervento di questo genere era necessario e lo possiamo fare grazie alle competenze che l’autonomia ci riconosce. Non parliamo di un’integrazione della pensione, ma di una misura assistenziale che, grazie alla collaborazione con l’Inps, potrà essere erogata senza aggravi burocratici”.
Un concetto ribadito anche dall’assessora alla Coesione sociale, Rosmarie Pamer, che ha sottolineato il rischio concreto di povertà per chi vive l’età avanzata in un contesto segnato da inflazione e perdita di potere d’acquisto: “A questo problema rispondiamo con un intervento tangibile. L’accordo con l’Inps è anche una pietra miliare, perché mette insieme risorse e competenze diverse per il bene dei cittadini”.
A confermare la portata innovativa dell’iniziativa sono arrivate anche le parole del presidente dell’Inps, Gabriele Fava, che ha parlato di un nuovo modello di welfare: “La soddisfazione è vedere che ci muoviamo tutti assieme verso un obiettivo concreto, che punta a fronteggiare il costo della vita, contrastare le diseguaglianze e rendere l’Istituto più efficiente in collaborazione con le istituzioni locali”.
Chi ha diritto all’aumento
Per capire a chi spetta l’aumento, bisogna ricordare che si tratta di un sostegno pensato per chi si trova in condizioni di maggiore fragilità economica.
Per questo motivo, non basta avere una pensione inferiore a 1.000 euro dal momento che conta anche il reddito: possono accedere soltanto coloro che hanno un Isee non superiore a 20.000 euro. A questo si aggiunge l’età, fissata a partire dai 65 anni, e la residenza, che deve risultare in provincia di Bolzano almeno fino al 31 dicembre dell’anno precedente al pagamento.
Sul piano previdenziale, la misura abbraccia praticamente tutte le tipologie di pensioni: dalle prestazioni di vecchiaia, anticipata, invalidità e superstiti, fino alle pensioni sociali, agli assegni sociali e alle pensioni di invalidità civile, ciechi, sordi e casalinghe. L’unico limite è l’importo complessivo: l’assegno mensile, esclusa la tredicesima, deve essere inferiore ai 1.000 euro lordi.
Come si calcola e come si ottiene il sussidio
Il funzionamento della misura è molto semplice: il sussidio serve a colmare la distanza tra quanto già percepito con la pensione e la soglia dei 1.000 euro. In pratica, ogni pensionato che rientra nei requisiti riceverà la differenza, calcolata su base mensile e poi moltiplicata per dodici mesi. Così, chi oggi prende 800 euro di pensione avrà diritto a 200 euro in più al mese, per un totale di 2.400 euro l’anno (nessun aumento viene quindi riconosciuto sulla tredicesima).
Per ottenerlo basta semplicemente consegnare l’Isee aggiornato. La scadenza per il 2025 è fissata al 30 settembre: chi presenterà il documento entro questa data vedrà l’aumento già nel cedolino di novembre. Questa procedura dovrà essere rinnovata ogni anno, sempre tramite la presentazione dell’Isee.
La gestione operativa è stata affidata all’Inps, che utilizzerà i propri canali e le proprie strutture per erogare il sussidio, mentre le risorse economiche restano a carico della Provincia di Bolzano. Un modello che consente di unire efficienza e semplicità, riducendo la burocrazia al minimo e permettendo ai pensionati di ricevere l’aiuto in tempi rapidi.
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