Pannelli fotovoltaici obbligatori per i nuovi edifici: il piano Ue

Redazione Green

19 Maggio 2022 - 14:40

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Un progetto che mira a superare la dipendenza dalla Russia e a costruire un’Europa più green grazie ai pannelli fotovoltaici: ecco il RepowerEu.

Pannelli fotovoltaici obbligatori per i nuovi edifici: il piano Ue

Si continua a discutere animatamente dell’importanza, ormai divenuta una vera e propria necessità, di investire nelle energie rinnovabili in Europa e non solo. Tanto che l’Unione europea sta mettendo a punto un piano che dia finalmente una svolta in vista del 2030.

Si tratta del RepowerEu, che tra i suoi principali obiettivi prevede l’installazione obbligatoria dei pannelli fotovoltaici sui nuovi edifici. Sia che essi siano pubblici, che di proprietà privata.

Pannelli fotovoltaici obbligatori: ecco perché

Sono diversi i motivi per cui l’Europa ha deciso di muoversi adesso sul fronte pannelli fotovoltaici, con maggiore decisione e incisività rispetto al passato. A incidere, tra le altre cose, è sicuramente anche la guerra in corso in Ucraina.

«Per la Ue è fondamentale muoversi con tempestività. Perché l’aggressione russa è inaccettabile, ed è necessario che l’Europa dimostri solidarietà. Nei confronti dell’Ucraina innanzitutto, ma occorre una soluzione solidale anche all’interno dell’Unione stessa», ha dichiarato a ’24 Mattino’ il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario al Green Deal europeo, Frans Timmermans.

Sono tre i punti che costituiscono la strategia verso cui l’Unione europea si vuole dirigere. A esporli è stato lo stesso Timmermans: «È necessario liberarsi dalla dipendenza che abbiamo verso l’energia russa. Per farlo, innanzitutto, dobbiamo ridurre le importazioni. Un obiettivo raggiungibile stipulando nuovi contratti sul gnl (gas naturale liquefatto, ndr) con altri Paesi. Ma dobbiamo anche risparmiare energia e soprattutto introdurre con urgenza maggiore le energie rinnovabili. E quindi l’eolica e quella solare». Di cui, appunto, i pannelli fotovoltaici costituiranno l’asset principale.

Un’Europa più green entro il 2030

L’obiettivo di Bruxelles è arrivare a superare, entro il 2030, i 500 Gigawatt di energia completamente green grazie alla potenza installata sui tetti. Per farlo si introdurrà, come detto, un obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici su ogni edificio di nuova costruzione.

Un processo che dovrebbe essere snellito anche a livello burocratico, abbattendo i tempi necessari per le autorizzazioni. Che, ora, dovranno arrivare per legge entro il limite massimo di tre mesi.

L’intero pacchetto RePowerEu comporterebbe 210 miliardi di euro in investimenti in tutta la Ue. Soldi che gli Stati trarranno sia da alcuni capitoli del piano NextGenerationEu (ossia il celebre Pnrr, come è stato chiamato in Italia), che dalla riforma del mercato di scambio delle emissioni nocive (ETS).

Proprio questo aspetto è un importante nodo che l’Italia dovrà sciogliere. L’Unione europea vuole che tutta l’edilizia pubblica, già entro il 2025, se in presenza di adeguate caratteristiche presenti pannelli fotovoltaici.

Ogni edificio privato di nuova costruzione, invece, si dovrà adeguare entro il 2029. Il Politecnico di Milano, tramite il Renewable Energy Report 2022, ha però verificato che il numero degli impianti solari presenti nel Paese è cresciuto in maniera infinitesimale dal 2019 a oggi. Lo dimostra il fatto che i Gigawatt prodotti in questo modo lungo lo Stivale superano a malapena quota 60.

Pannelli fotovoltaici: quanto ci guadagnerebbe l’Europa

Come ha spiegato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, l’Italia e il resto dei Paesi dell’Unione possono non farsi ancora prendere dal panico. L’introduzione del pacchetto RePowerEu promette infatti di essere «legalmente obbligatoria, ma in maniera graduale».

Tanto che si fornirà supporto economico ai vari governi per incentivare l’installazione di pannelli fotovoltaici anche sugli edifici già esistenti, soprattutto quelli che risalgono ormai a qualche decennio fa.

Potrebbero smarcarsi quelli in classe energetica D (solitamente costruiti già negli anni 2000 e con una discreta coibentazione del tetto). Molto probabile che però arrivi l’obbligo per quelli in classe E (dal consumo energetico compreso tra i 91 e i 120 kW/Mq), F (121-160 kW/Mq) e G (più di 160 kW/Mq).

L’obiettivo dell’Unione europea è in ogni caso estremamente ambizioso. L’operazione punta infatti ad aumentare dal 40 al 45% il fabbisogno europeo di energia primaria coperto da fonti rinnovabili entro il 2030. Per dare un metro di paragone, oggi siamo fermi al 22%.

Un progetto di transizione ecologica, diversificazione dell’approvvigionamento (che include anche biometano e idrogeno verde) e grande risparmio energetico. La massiccia introduzione di pannelli fotovoltaici sul territorio continentale, infatti, da sola permetterebbe già di azzerare la dipendenza dell’Unione dal gas e dal petrolio russi.

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