Passo avanti incredibile per i pannelli solari. Una università di Taiwan hanno realizzato delle celle che si ricaricano negli ambienti chiusi
La discussione sui pannelli solari, sulla loro reale efficienza, sui loro costi e sul loro posizionamento, anima ogni giorno il dibattito nelle piccole e nelle grandi città italiane ed europee.
Ma un gruppo di ricercatori della National Yang Ming Chiao Tung University di Taiwan potrebbe aver trovato la risposta a molte delle critiche dei detrattori dei pannelli. Il team sta infatti sperimentano i primi pannelli solari che si ricaricano al chiuso.
Proviamo a capire come funzionano.
Le nuove celle solari promettono di rivoluzionare il settore
Gli studiosi di Taiwan stanno sperimentando con successo delle celle solari realizzate in perovskite e i primi risultati parlano di un’alternativa più economica ed efficiente rispetto ai tradizionali pannelli realizzati in silicio.
Il grande vantaggio è che questi innovativi pannelli sarebbero capaci di trasformare in energia fonti luminose molto deboli. Questo perché le perovskiti, come è stato ampiamente dimostrato da altri recenti studi di settore, hanno un’efficienza di conversione energetica pari a quelle delle celle in silicio, ma funzionano benissimo anche in ambienti chiusi.
Quelle utilizzate nello studio taiwanese, ad esempio, sono state capaci di alimentare senza problemi dispositivi “casalinghi” come telecomandi e tracker.
Perché le celle in perovskite sono più efficienti dei pannelli in silicio
Le celle in perovskite, dette anche PeSC hanno anche altri vantaggi. Il primo è che, rispetto a quelle tradizionali, sono più leggere, flessibili e sottili. Una caratteristica che le rende molto più versatili e applicabili non soltanto in superfici piane e rigide.
Quello che stupisce di più, però, sono i dati legati all’efficienza. Se con un’esposizione a un’illuminazione solare standard la potenza tra perovskite e silicio è simile, con un’illuminazione bassa (simile a quella delle giornate nuvolose o a quella degli uffici), le PeSC hanno una capacità di produrre energia infinitamente superiore.
Le principali alternative ai panelli solari e al fotovoltaico
In attesa di ulteriori sviluppi delle nuove celle e della loro commercializzazione, restano a disposizione valide alternative a chi vuole puntare sulle rinnovabili senza installare i panelli solari.
Nell’ultimo periodo si stanno facendo sempre più spazio il mini eolico e il micro eolico, impianti dal funzionamento simile a quelli delle pale eoliche ma con dimensioni molto più ridotte e particolarmente adatte alle zone ventose.
Altro sistema di produzione energetica estremamente valido sono le pompe di calore, tecnologia applicata principalmente nella climatizzazione domestica. Le pompe sono capaci di sfruttare il calore provenienti da fonti esterne come aria, acqua e suolo e di riconvertirlo in energia per la casa.
Quelle ad aria sfruttano le correnti esterne e le distribuiscono tramite split o sistemi ad acqua come i pavimenti radianti. Quelle ad acqua, invece, attingono dalle falde acquifere sotterranee, mentre quelle geotermiche utilizzano sonde che entrano nel terreno per poi sfruttare il calore accumulato nel sottosuolo.
Funzionano tutte con l’elettricità ma possono essere alimentate anche con piccoli pannelli solari.
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