Paga conglobata nello stipendio, cosa significa?

Simone Micocci

03/11/2017

03/11/2017 - 10:27

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Cos’è la paga conglobata? È la parte di stipendio che comprende la paga base e l’indennità sostitutiva, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Paga conglobata nello stipendio, cosa significa?

Per paga conglobata si intende la somma della paga base (la retribuzione o il minimo tabellare) più l’indennità di contingenza, ossia il parametro che fino al 1991 adeguava la retribuzione al costo della vita e veniva aggiornato ogni 3 mesi.

L’indennità di contingenza è stata congelata dal 1° novembre del 1991, ma ci sono dei CCNL che ancora la prevedono (sotto la dicitura EDR) e quindi è compresa nell’importo dello stipendio.

Ecco perché alcuni lavoratori dipendenti sentono ancora parlare di paga conglobata, pur non sapendo - almeno la maggior parte di loro - di cosa si tratta. Se capire la differenza tra stipendio netto e lordo è piuttosto semplice, la spiegazione della paga conglobata potrebbe risultare leggermente più complessa.

Capire qual è il suo significato però è molto importante. Pensate ad esempio di ricevere un’offerta di lavoro che prevede una paga conglobata pari a 1.800€ mensili: qual è la cifra che ogni mese vi verrà effettivamente accreditata? Facciamo chiarezza analizzando il significato di questa voce della busta paga poco conosciuta dalla maggior parte dei lavoratori.

Paga conglobata: significato

Come specificato in apertura, nell’importo della paga conglobata sono comprese due voci differenti:

  • la paga base;
  • l’indennità di contingenza.

Per chiarire il significato di paga conglobata, quindi, dobbiamo analizzare singolarmente queste due tipologie di indennità.

Paga base

La paga base, conosciuta anche come retribuzione base, minimo tabellare o minimo contrattuale, è l’importo dello stipendio definito dal CCNL della categoria di riferimento, in base al proprio inquadramento contrattuale.

A seconda della qualifica quindi il lavoratore percepisce un determinato importo variabile solamente in caso di rinnovo contrattuale - come quello che presto dovrebbe riguardare i dipendenti pubblici - o in seguito ad un cambio di mansione.

Riguardo a quest’ultima eventualità è bene specificare che il cambio di mansione deve comportare il passaggio ad una qualifica superiore, dal momento che questo non può portare ad una riduzione della paga base.

Indennità di contingenza

L’indennità di contingenza - o anche scala mobile - era molto conosciuta negli anni ‘70/‘80, quando veniva ancora utilizzata. Allora questa veniva aggiornata ogni tre mesi in modo da adeguare l’importo dello stipendio alle variazioni del costo della vita.

Nel 1986 questa veniva ricalcolata non più ogni tre mesi, ma ogni sei; fu il preludio al suo totale congelamento, avvenuto nel 1991, quando venne deciso che l’indennità di contingenza sarebbe rimasta invariata per gli anni avvenire.

Da allora molti CCNL (come quello del Commercio) hanno conglobato l’indennità di contingenza nella paga base, mentre altri prevedono una voce a parte.

Elemento distinto della retribuzione

Ci sono CCNL che hanno sostituito l’indennità di contingenza con l’elemento distinto della retribuzione (o EDR). Questo ha un importo pari a 10,33 euro mensili, riconosciuto mensilmente da quando l’indennità di contingenza è stata congelata.

Per le stesse ragioni appena indicate, l’importo dell’EDR non varia, poiché non è previsto l’adeguamento al costo della vita. Questo viene pagato a tutti i lavoratori del settore privato, ad eccezione dei dirigenti.

Solitamente l’EDR si trova nella parte alta del cedolino dello stipendio, insieme agli altri elementi fissi. Ed è per questo motivo che anche l’EDR incide sul calcolo della tredicesima e del trattamento di fine rapporto. Generalmente, invece, non è utile per il calcolo della quattordicesima.

Paga conglobata: eccezioni per i vari CCNL

Come anticipato ci sono dei CCNL che prevedono delle voci differenti all’EDR normalmente presente in busta paga.

Ad esempio, il CCNL Commercio stabilisce che i lavoratori hanno diritto ad un elemento distinto non assorbibile in busta paga con un importo pari allo 0,30% della somma tra paga base e contingenza, corrisposto per 14 mensilità.

Viene corrisposto in misura piena, invece, per il CCNL Logistica, Trasporto merci e spedizioni, in sostituzione dei giorni festivi di Pasqua, del 4 novembre (festa Unità Nazionale) e della giornata delle Forze Armate.

Nel CCNL Bancari, invece, l’EDR è corrisposto tramite un aumento pari al 6,05% della retribuzione. Questo non è assorbibile e per lo stesso motivo non concorre al calcolo di tredicesima e TFR.

Infine, l’articolo 7 bis del CCNL studi professionali stabilisce che il datore di lavoro - qualora ometta le quote destinate alla bilateralità - debba corrispondere al dipendente un EDR non assorbibile del valore di 23 euro.

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