Sam Altman ha acquistato per 6,5 miliardi di dollari la startup “io”, fondata da Jony Ive, storico designer di Apple. In arrivo nuovi dispositivi AI dal 2026.
OpenAI, la società guidata da Sam Altman e nota per aver sviluppato ChatGPT, ha annunciato l’acquisizione della startup “io”, fondata da Jony Ive, il leggendario designer che ha dato forma ai prodotti più iconici di Apple, tra cui l’iPhone.
L’accordo, dal valore di 6,5 miliardi di dollari, rappresenta la più grande operazione nella storia di OpenAI e punta a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, grazie a una nuova generazione di dispositivi AI progettati per essere “compagni intelligenti” nella vita quotidiana.
Jony Ive e Sam Altman insieme per una nuova generazione di dispositivi AI
Jony Ive è un nome che ha segnato la storia del design tecnologico: entrato in Apple nel 1992, ha guidato la trasformazione estetica e funzionale di prodotti come iMac, iPod, iPhone, iPad e Apple Watch, contribuendo in modo decisivo alla rinascita dell’azienda negli anni ’90 e 2000.
Dopo aver lasciato Apple nel 2019 per fondare lo studio LoveFrom, Ive ha continuato a collaborare con grandi marchi come Ferrari, Airbnb e Moncler, mantenendo una posizione di riferimento nel mondo del design.
Nel 2023, insieme a un team di ex ingegneri Apple, ha fondato “io” con l’obiettivo di esplorare nuove frontiere nel rapporto tra uomo e intelligenza artificiale. La startup, parte integrante della galassia LoveFrom, ha rapidamente attirato l’attenzione di OpenAI, che già nel 2024 aveva acquisito una quota del 23% della società, avviando una partnership strategica.
La collaborazione tra Altman e Ive si è intensificata, portando alla decisione di unire completamente le forze per progettare una nuova famiglia di dispositivi AI, capaci di offrire esperienze radicalmente diverse rispetto agli attuali smartphone e computer.
Una nuova era per OpenAI: cosa aspettarsi?
La visione condivisa da Altman e Ive è ambiziosa: il primo prodotto nato da questa collaborazione sarà lanciato nel 2026 e promette di andare “oltre lo schermo”, con un dispositivo rivoluzionario, che non sarà né un nuovo telefono né un wearable tradizionale, ma un “terzo dispositivo” che si affianchi a laptop e smartphone per offrire un’interazione naturale e continua tra l’utente e l’intelligenza artificiale.
Secondo le dichiarazioni rilasciate a Bloomberg e al Wall Street Journal, il nuovo dispositivo punta a essere un vero e proprio “compagno”, in grado di comprendere il contesto e anticipare le esigenze di chi lo utilizza, integrandosi nella routine quotidiana.
Il design sarà affidato interamente a LoveFrom, che continuerà a operare in modo indipendente, mentre circa 55 tra ingegneri hardware, sviluppatori software ed esperti di produzione della startup “io” entreranno a far parte del team OpenAI.
Questa acquisizione segna anche un cambio di strategia per OpenAI, che dopo il successo del software (ChatGPT, Dall-E) punta ora a entrare nel mercato hardware, sfidando giganti come Apple e Google in un settore in cui il design e l’esperienza utente saranno sempre più determinanti.
Altman ha già dichiarato di voler creare una nuova generazione di computer alimentati dall’intelligenza artificiale, mentre Ive ha sottolineato la necessità di superare i limiti degli attuali prodotti AI, spesso giudicati “scadenti” e poco intuitivi.
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