Omicron, il sintomo post infezione che spaventa: «Fastidioso, sembra eterno»

Emiliana Costa

12 Maggio 2022 - 12:15

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Allarme Long Covid: a 2 anni dal ricovero, il 55% dei pazienti accusa almeno un sintomo legato alla malattia. Ecco qual è il più frequente.

Omicron, il sintomo post infezione che spaventa: «Fastidioso, sembra eterno»

Allarme Long Covid, il sintomo che non sparisce a distanza di due anni dalla guarigione. In Italia il virus continua a circolare trainato da Omicron e le sue varianti. Nel bollettino di ieri, mercoledì 11 maggio, i nuovi positivi nelle 24 ore sono stati 42.249 a fronte di 294.611 tamponi. Le vittime sono 115. Calano i ricoveri.

Intanto proseguono gli studi sul cosiddetto Long Covid, ovvero quei sintomi che persistono anche dopo la guarigione dalla malattia. Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet Respiratory Medicine e coordinata dal China-Japan Friendship Hospital, a due anni dal ricovero per Covid-19, più della metà dei pazienti riferisce di avere ancora sintomi. Uno in particolare. Entriamo nel dettaglio.

Omicron, il sintomo che persiste dopo l’infezione

A due anni dal ricovero per Covid-19, la maggior parte dei pazienti riferisce di avere ancora sintomi. È quanto emerge da una ricerca pubblicata su The Lancet Respiratory Medicine e coordinata dal China-Japan Friendship Hospital.

Gli studiosi hanno seguito 1.192 persone malate di Covid e ricoverate a Wuhan tra il 7 gennaio e il 29 maggio 2020, ovvero durante la prima ondata. L’età media era pari a 57 anni. Trascorsi 24 mesi dal ricovero, il 55% dei pazienti accusava almeno un sintomo legato alla malattia. I sintomi più ricorrenti erano affaticamento e debolezza muscolare. Campanelli d’allarme segnalati dal 52% dei pazienti al follow up a 6 mesi e dal 30% a due anni.

Insomma, a due anni dall’infezione il 30% dei ricoverati per Covid accusa ancora affaticamento e debolezza, i sintomi principali del Long Covid. Ma ci sono anche altri campanelli d’allarme da tenere sotto controllo dopo l’infezione e che possono indicare il Long Covid. Oltre a problemi di affaticamento, sono stati registrati disturbi del sonno, scarsa qualità di vita in generale e bassa capacità di esercizio fisico, problemi di salute mentale e un maggiore ricorso ai servizi sanitari.

A 24 mesi dal ricovero per Covid-19, i disturbi del sonno riguardavano ancora il 31% degli intervistati. I pazienti hanno segnalato altri sintomi tra cui dolori articolari, palpitazioni, vertigini e mal di testa. Per quanto riguarda i questionari sulla salute mentale, il 35% dei pazienti con Long Covid ha riportato disagio, il 13% mostrava sintomi di ansia e l’11% di depressione.

Long Covid, miglioramenti a distanza di due anni

In ogni caso, dallo studio emerge che la salute fisica e mentale dei pazienti risulta in miglioramento nel tempo. I pazienti che riferiscono sintomi dopo due anni sono il 68% in meno rispetto a coloro che presentavano ancora segnali di Long Covid a 6 mesi dalla guarigione. «Vi è una chiara necessità di fornire un supporto continuo a una parte significativa di persone che hanno avuto Covid-19 e di capire come i vaccini, i trattamenti emergenti e le varianti influenzano i risultati della salute a lungo termine», ha dichiarato Bin Cao, principale autore, dello studio. Al follow up a due anni dall’infezione l’89% dei partecipanti era comunque tornato al proprio lavoro.

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