Nuovo BOT e nuovo rendimento a 12 mesi. Ma il maggior guadagno potrebbe essere qui

Stefano Vozza

7 Maggio 2025 - 15:43

Strumenti di investimento a confronto a parità di tempo ma differenti per emittente, ritorno e condizioni di sottoscrizione

Nuovo BOT e nuovo rendimento a 12 mesi. Ma il maggior guadagno potrebbe essere qui

Con un Comunicato Stampa apparso sul sito ministeriale martedì 6, il MEF ha annunciato l’arrivo di un nuovo Buono Ordinario del Tesoro, noto come BOT. Si tratta di titoli di Stato al pari dei più comuni e diffusi BTP, da cui se ne differenzia per alcune caratteristiche principali.

Illustriamo i dati con ordine, con un occhio particolare al rapporto tempo-rischio-rendimento. Anticipiamo solo che sebbene sia in arrivo un nuovo BOT e un nuovo rendimento a 12 mesi, il maggior guadagno potrebbe essere qui. Scopriamo dove.

Le caratteristiche del nuovo BOT del Tesoro a 12 mesi

Trattandosi di un bond nuovo di zecca c’è che l’ISIN non è ancora dato saperlo e sarà svelato in sede di lancio. Avrà una durata di 365 giorni, 1 anno, con data emissione 14/05/’25 e scadenza allo stesso giorno del 2026. L’ammontare offerto della 1° tranche (verosimilmente ne seguiranno altre in futuro) è di 8,5 mld di €, inferiori ai 10,16 prossimi alla scadenza il 14/05.

In totale, continua il Comunicato ministeriale, alla data del 30 aprile erano in circolazione BOT per un ammontare di 133,364 mld di €, il grosso dei quali a 12 mesi (in origine).

Quanto al calendario delle operazioni di sottoscrizione, entro giovedì 8 vanno fatte le prenotazioni del titolo da parte di piccoli risparmiatori. Invece entro le ore 11 di venerdì 9 devono pervenire le domande in asta da parte degli Specialisti (e Aspiranti) in titoli di Stato, prima dell’emissione vera e propria. Infine il 12 ci sarà l’asta supplementare mentre mercoledì 14 sarà giornata di regolamento per tutti i sottoscrittori del titolo.

Pro e contro dell’investimento in BOT

Il BOT non prevede cedole periodiche (c.d. zero coupon bond) data la breve vita residua che lo connota. Il guadagno deriva dallo scarto di emissione tra il prezzo di acquisto (in origine o sul secondario) e il prezzo di rimborso finale o di rivendita a mercato.

Ora, a chi potrebbe far più comodo questo strumento di investimento? A grandi linee, a chi cerca un parcheggio remunerato della liquidità di breve termine tra i prodotti monetari come c/c, conto deposito, vincoli Supersmart, fondi attivi e passivi monetari.

Nel caso del BOT i tre grandi vantaggi sono che il payout lordo e netto sono al momento positivi, mentre a inizio decennio erano negativi. Poi abbiamo il regime fiscale agevolato e la garanzia dello Stato sul capitale ivi confluito, e quindi teoricamente illimitata su qualunque importo versato.

Tra i contro c’è che non pagano un flusso periodico come lo sono le cedole per i BTP, per esempio. Per incassare il guadagno occorre liquidare il titolo sul MOT (se il prezzo di vendita è maggiore a quello di acquisto) o attendere la naturale scadenza. Inoltre sotto certi aspetti anche il tempo potrebbe essere un contro, ma qui tutto dipende da caso a caso. Cioè tempo massimo 1 anno e poi quella liquidità confluita sul Buono del Tesoro ed eventualmente non reimpiegata allora poi andrà reinvestita. E su quali strumenti, a quali condizioni e relativi rendimenti?

Nuovo BOT e nuovo rendimento a 12 mesi ma il maggior guadagno potrebbe essere qui

A proposito di payout, vediamo quanto potrebbe esitare il titolo prossimo a venire. Quello effettivo del BOT in asta venerdì 9 lo scopriremo una volta concluse le relative operazioni. Tuttavia, oggi la yield curve delle obbligazioni di Stato dice che al momento il rendimento sul BOT a 12 mesi è sull’1,933%, in leggero calo sull’1,947% di ieri. Una cosa è certa: da ottobre 2023 il payout è in continuo trend discendente, e fino a quando non si sa.

Cosa offre la concorrenza? Tra i prodotti a garanzia sovrana pensiamo ai depositi Supersmart emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste Italiane. Al momento vi sono 4 opzioni disponibili, ognuna con condizioni soggettive (di sottoscrizione) ed economiche proprie. I rendimenti annui lordi a scadenza, in particolare, spaziano dall’1,50% al 2,00%.

In banca, invece, alcuni conti deposito vincolati riescono a battere i ritorni offerti dal BOT. Alcune banche emittenti offrono tra il 3% e il 4% sui vincoli a 12 mesi, per cui al netto della maggiore tassazione (26%) si riesce a incassare di più. Tuttavia, qui la garanzia FITD sul deposito è fino a 100mila €, e in più vanno appurati due elementi chiave.

Il primo, se l’intermediario prevede o meno lo svincolo anticipato (mai dire mai), e se sì, a quali condizioni. Il seconda è ancora più importante del primo: è previsto un c/c associato? L’ideale sarebbe sentirsi dire “no” dall’intermediario di turno interpellato.

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