Nuovo DPCM: il Governo dimentica di indicare le sanzioni per chi viola le restrizioni

Antonio Cosenza

06/12/2020

05/07/2021 - 16:37

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Nel DPCM del 3 dicembre ci sono nuove limitazioni per gli spostamenti ma non vengono specificate le sanzioni. Un vuoto normativo che potrebbe costare caro in caso di ricorsi.

Nuovo DPCM: il Governo dimentica di indicare le sanzioni per chi viola le restrizioni

Il nuovo DPCM entrato in vigore il 4 dicembre 2020 ha introdotto nuove limitazioni per gli spostamenti per il periodo di Natale ma allo stesso tempo - e questa potrebbe essere una grave mancanza - sembra aver dimenticato di specificare le sanzioni per i trasgressori.

Una dimenticanza che potrebbe costare caro al Governo e che potrebbe comportare il fallimento dell’ultimo DPCM che - come noto - punta ad evitare che si vengano a creare assembramenti sotto le feste di Natale e Capodanno. Come spiegato da Il Sole 24 Ore, infatti, non sarà possibile neppure applicare le sanzioni indicate dagli ultimi decreti, in quanto non sembra esserci congruenza tra le norme (ma dovrebbe essere comunque un giudice a valutarlo).

Per questo motivo il Governo rischia di fare un “regalo” a quei furbetti che noncuranti delle norme che limitano gli spostamenti, sia tra Regioni che tra Comuni, decideranno di raggiungere amici e parenti per passare con loro le festività.

Il nuovo DPCM fissa nuove restrizioni ma non ne indica le sanzioni

Nelle ultime ore hanno fatto molto scalpore le parole del coordinatore del CTS riguardo alla possibilità di procedere con una denuncia penale nei confronti dei furbetti che decideranno di trasgredire alle indicazioni dell’ultimo DPCM per festeggiare il Natale come meglio credono.

Quello che Miozzo non sa, però, è che così com’è scritto il DPCM rischia di non prevedere neppure una multa per coloro che si sposteranno da una Regione all’altra nel periodo che va dal 21 al 6 gennaio, come pure per chi nei giorni di festa passa da un Comune all’altro.

Anche se il nuovo decreto approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella giornata di giovedì 3 dicembre introduce ulteriori limitazioni temporali e spaziali alla nostra libertà di circolazione, allo stesso tempo non contiene indicazioni riguardo alle sanzioni per coloro che violano i divieti di circolazione.

Ebbene, potremmo pensare che si applicano le sanzioni amministrative previste dai decreti legge precedenti, con una multa quindi che va dai 400 ai 1.000 euro, ma secondo l’interpretazione del nuovo DPCM data da Il Sole 24 Ore non potrà essere così.

Nuove restrizioni, DPCM del 3 dicembre: perché non valgono le sanzioni degli ultimi DPCM

Secondo il Sole 24 Ore, le sanzioni contenute nei DPCM precedenti a quello del 3 dicembre non sono applicabili alle nuove restrizioni. Si tratta, infatti, di norme “non congruenti tra loro”.

Ad esempio, le sanzioni dettate dal DPCM del 3 novembre erano riferite a restrizioni sugli spostamenti interregionali riguardanti quelle specifiche aree (arancioni e rosse) dove il rischio contagio era molto alto. Le limitazioni, quindi, erano in linea con i principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in quelle aree.

Per questo motivo quelle sanzioni non possono essere applicate alle nuove restrizioni, introdotte con una diversa finalità. Dal momento che il divieto di spostamento tra Regioni verrà esteso su tutto il territorio, anche per chi si trova nell’area gialla, non sussiste più - infatti - il richiamo ai principi di adeguatezza e proporzionalità.

Un vuoto normativo al quale ci si potrebbe appellare in caso di ricorso contro una sanzione comminata per una violazione delle norme che limitano gli spostamenti sotto Natale. Una svista tecnica che il Governo dovrà colmare il prima possibile se non vuole rischiare il fallimento dell’ultimo DPCM.

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1 commento

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may

Dicembre 2020

Ridursi a considerare semplicemente «furbetti»coloro che desiderano a Natale riabbracciare figli, genitori e parenti , è davvero limitato e poco efficace soprattutto se si pensa all’invito dell’Europa ad agire attraverso modalità che ottengano più consenso possibile. Mentre tutta questa attenzione alle sanzioni che si vogliono addirittura penali sembra più una guerra contro la gente che contro il coronavirus . Oltretutto non si considera quanto le persone siano già provate e logorate da questa situazione!
Perchè non si pensa invece alle sanzioni verso chi ha ridotto all’osso il sistema sanitario e ha sperperato su ospedali attrezzatissimi ma rimasti chiusi o inoperativi?
A questo punto viene da chiedersi chi sia più pericoloso: il Coronavirus o Chi privo di sensibilità e creatività non sa fare altro che chiedere sanzioni sempre più severe come se la gente non avesse già sofferto abbastanza ? Sicuramente persone con attitudini così dittatoriali, fanno più paura e ricordano l’ Italia di quel «ventennio» che si preferirebbe dimenticare!