Nuove regole per la patente di guida in arrivo, l’UE annuncia l’età massima per i conducenti

Simone Micocci

6 Maggio 2025 - 11:51

Le nuove regole dell’Ue per la patente di guida senior, l’età massima per i conducenti e gli obblighi per il rinnovo.

Nuove regole per la patente di guida in arrivo, l’UE annuncia l’età massima per i conducenti

L’Unione europea sta lavorando all’iniziativa Vision Zero, con l’obiettivo di dimezzare le morti stradali entro il 2030 e azzerarle, almeno virtualmente, entro il 2050.

I cittadini comunitari devono quindi attendersi novità sulla circolazione stradale e la patente. In particolare, tra le nuove regole per la patente di guida al vaglio ci sono quelle sui conducenti senior, visto che a livello europeo la normativa non è affatto omogenea. Sarà così introdotta un’età massima per i conducenti uguale su tutto il territorio dell’Ue, oltre la quale la guida sarà consentita soltanto con il superamento di minuziosi controlli sull’idoneità psicofisica.

Il presupposto di base è la naturale compromissione delle capacità fisiche e mentali con l’avanzare dell’età. Un processo che ovviamente non è uguale per tutti, poiché le condizioni di salute complessiva non dipendono solo dall’età anagrafica.

In questo senso il modello italiano è di ispirazione per l’Ue, complicando non poco la situazione per i Paesi che non si occupano della mobilità senior.

L’UE annuncia l’età massima per i conducenti​

Secondo le istituzioni europee è opportuno fissare un’età massima per i conducenti per salvaguardare la sicurezza stradale. Ciò non vuol dire che ai conducenti anziani sarà automaticamente ritirata la patente, bensì che dovranno sottoporsi a controlli più specifici e ravvicinati per continuare a guidare.

Al momento è ancora tutto da decidere, ma tutto punta verso la soglia dei 65 anni, anche se non è da escludere che il dialogo con gli Stati Ue possa portare l’innalzamento del limite a 70 anni. A partire dalla soglia di età stabilita dall’Ue e poi recepita dagli Stati membri i conducenti senior dovranno sottoporsi a controlli medici ravvicinati per conservare la patente di guida.

In questo modo si evita la discriminazione ingiustificata dei conducenti over 65, che di fatto possono risultare perfettamente idonei alla guida. Allo stesso tempo, se l’età ed eventuali patologie hanno compromesso la capacità di guidare in sicurezza è possibile intervenire tempestivamente.

Le regole in Italia

Un meccanismo che gli italiani conoscono già bene, visto che nel Belpaese la validità della patente di guida si accorcia progressivamente con l’avanzare dell’età anagrafica. Nel dettaglio, per le patenti A e B la validità in Italia è di:

  • 10 anni fino al compimento di 50 anni;
  • 5 anni tra i 50 e i 70 anni;
  • 3 anni tra i 70 anni e gli 80 anni;
  • 2 anni sopra gli 80 anni.

Per le altre patenti le regole sono ancora più severe, per esempio la patente D si rinnova ogni anno a partire da soli 60 anni, mentre la patente C si rinnova ogni 2 anni per gli over 65. Il Codice della strada, inoltre, fissa proprio al compimento di 60 anni le prime limitazioni alla guida, relativamente ad alcune tipologie di veicoli (come gli autobus). Così, quando l’Unione europea raggiungerà una decisione definitiva si avrà una normativa coerente in tutti gli Stati comunitari molto simile alla nostra. Per tutelare i conducenti, tuttavia, saranno inevitabili dei disagi legati alle visite mediche e ai costi.

Gli incidenti stradali e la mobilità senior

I dati sugli incidenti stradali in Italia non sono un parametro utile a valutare l’impatto dell’età anagrafica, proprio perché nel nostro Paese è previsto un controllo periodico puntuale. Oltretutto, le commissioni mediche possono effettuare un monitoraggio più serrato se lo ritengono opportuno, a seconda delle condizioni cliniche del guidatore. È quindi utile prendere come riferimento Paesi in cui questo sistema non viene adottato, come la Polonia. I dati sugli incidenti stradali riportati da Interia dimostrano che i conducenti over 60 causano incidenti quattro volte meno rispetto ai più giovani. I guidatori di età compresa tra 18 e 24 anni causano infatti la maggior parte dei sinistri stradali.

Dal compimento di 65 anni, tuttavia, il numero di sinistri causati ricomincia a crescere aumentando progressivamente in proporzione all’età. Non si tratta comunque della causa principale di feriti e morti su strada, ma va tenuto conto che i conducenti senior sono proprio coloro che riportano conseguenze più gravi in caso di incidenti. Ecco perché è importante assicurarsi che ci sia la piena idoneità alla guida, nell’insieme dei numerosi interventi necessari a migliorare la sicurezza stradale. Le nuove regole dell’Unione europea non mancano infatti di considerare l’utilità dei sistemi tecnologici come la frenata autonoma e l’assistenza alla guida, oltre a interessarsi proprio ai conducenti giovanissimi.

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