Ecco le nuove buste paga dei dipendenti statali ruolo per ruolo: sostanziosi aumenti

Emiliana Costa

11 Novembre 2021 - 10:42

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Con il nuovo contratto per la pubblica amministrazione, potranno essere introdotti significativi aumenti di stipendio. Ma quali sono le nuove buste paga ruolo per ruolo? Entriamo nel dettaglio.

Ecco le nuove buste paga dei dipendenti statali ruolo per ruolo: sostanziosi aumenti

Importanti prospettive di crescita per i dipendenti statali. Con il rinnovo del contratto per la pubblica amministrazione potranno essere introdotti, infatti, aumenti di stipendio dovuti alle progressioni economiche. Ovviamente la situazione varierà a seconda della disponibilità di ogni singola amministrazione.

Al termine dell’ultimo incontro fra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e i rappresentanti del comparto delle Funzioni centrali, sono trapelati i primi dati relativi ai possibili aumenti in busta paga di una categoria di dipendenti pubblici. Le cifre sono state ottenute confrontando i potenziali di crescita retributiva proposti dalle norme vigenti con le regole del nuovo contratto. Tra le novità, infatti, nel nuovo contratto le progressioni orizzontali saranno soppiantate da differenziali stipendiali, che privilegiano l’esperienza acquisita sul posto di lavoro. Ma entriamo nel dettaglio.

Le nuove buste paga degli statali ruolo per ruolo

Continua la contrattazione. Nella giornata di oggi, si terrà un nuovo incontro tra le parti. Ma intanto Aran avrebbe già fornito qualche dato interessante relativo alla categoria dei funzionari. Il Sole 24 Ore ha pubblicato alcune delle cifre proposte da Aran e se fossero confermate, ci sarebbero dei cospicui aumenti.

Partiamo dai funzionari ministeriali. Al momento, il loro stipendio si aggira intorno a un tetto massimo di 39mila euro lordi all’anno. Con il nuovo contratto potrebbe salire fino a 42.283 euro.
Possibili aumenti anche per quanto riguarda la categoria delle agenzie fiscali, per cui si passerebbe da un tetto di 42.897,81 euro fino ad arrivare a una retribuzione fissa di 47.667,10 euro all’anno. Per i lavoratori di enti pubblici non economici, come come Inps o Inail, si passerebbe dagli attuali 33.034 euro a 42.720 euro.

Per l’agenzia delle dogane e dei monopoli, si parla di un possibile aumento della retribuzione fissa dagli attuali 44.833,59 euro a 48.962,14 euro lordi all’anno. Per il solo ministero della Giustizia, si parla di un presunto passaggio da 41.253,49 euro a 43.251,34 euro.

Non è tutto. Oltre agli aumenti dovuti alle progressioni economiche, dovrebbe avvenire una diminuzione delle differenze retributive all’interno dei singoli comparti.

Infine c’è sul tavolo il tema promozioni. Secondo quanto emerso dall’incontro di ieri tra Aaran e i rappresentanti del comparto delle Funzioni centrali, il numero si ridurrebbe a cinque possibili con un aumento però del valore. Per i funzionari si parla di 2.033 euro all’anno (2.153 euro assorbendo una quota dell’indennità di amministrazione).

Fanalino di coda tra i dipendenti pubblici

Quali sono le categorie di dipendenti pubblici che beneficerebbero meno? Come riporta Il Giornale, escluso il settore scuola, a percepire meno sarebbero coloro che lavorano per Università e Ricerca. Stesso discorso per i lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale.

In generale, si parla in totale di oltre 2 miliardi di euro annui di premi per gli 1,2 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione.

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