Nuova Sabatini, proroga nella Legge di bilancio 2026

Andrea Amantea

28 Ottobre 2025 - 13:38

La Manovra attiva nuove risorse per garantire continuità alla misura oramai in vigore da più di 10 anni

Nuova Sabatini, proroga nella Legge di bilancio 2026

Tra le varie agevolazioni confermate nel DdL di bilancio c’è anche la Nuova Sabatini; nel caso specifico si tratta di una nuova iniezione di risorse messe a disposizioni delle imprese che vorranno sfruttare l’agevolazione che nel corso degli anni è diventata una vera e propria certezza per le imprese che intendono investire in beni strumentali.

La Legge di Bilancio 2025 infatti aveva già rifinanziato la Nuova Sabatini con 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029.

La Manovra non cambia le modalità di richiesta dell’agevolazione nonché i limiti operativi fino a oggi in vigore.

Vediamo come funziona la proroga disposta nel DdL di bilancio e cosa dovranno fare le imprese per sfruttare le nuove risorse che saranno attivate al fine di garantire continuità alla misura.

La Nuova Sabatini

L’agevolazione Nuova Sabatini è regolata a livello normativo dall’art. 2 del D.L. n. 69/2013.

Si tratta di un contributo in conto impianti in regime di esenzione UE.

La misura premia gli investimenti riferiti a “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”.

Si tratta di beni classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile (vedi anche OIC 16).

L’agevolazione però riguarda anche software e tecnologie digitali.

A ogni modo, i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto della legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Come funziona l’agevolazione?

L’agevolazione si basa sulla combinazione di due premialità, ossia:

  • concessione finanziamenti agevolati da parte di banche e intermediari finanziaria aderenti ad apposita convenzione con il MISE, per investimenti in beni strumentali;
  • contributo statale in conto impianti per gli investimenti nei beni strumentali in questione, parametrato a un tasso di interesse convenzionalmente assunto (pari al 2,75% annuo per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% (+30%) per gli investimenti “Industria 4.0” e green)

Per la misura che incentiva la capitalizzazione delle PMI il tasso convenzionale assunto è apri al 3,575% per le medie imprese;
5% per le micro e piccole imprese.

Il finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere: di durata non superiore a 5 anni di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Chi può richiedere la Nuova Sabatini?

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

La proroga nella Legge di bilancio

Fatta tale doverosa ricostruzione veniamo alle novità di cui al DdL di bilancio 2026.

La Manovra attiva ulteriori risorse destinate alla misura in esame.

Nello specifico, l’art.96 dispone che:

Al

fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attuate ai sensi dell’art. 2 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 8 del medesimo art. 2 è incrementata di 200 milioni di euro per l’anno 2026 e di 450 milioni di euro per l’anno 2027.

Nei fatti queste risorse si aggiungono a quelle già messe a disposizioni con la Legge di bilancio 2025 (L. n°207/2024).

La Legge di Bilancio 2025 infatti aveva già rifinanziato la Nuova Sabatini con 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029.

La Manovra non cambia le modalità di richiesta dell’agevolazione.

Cosicché, la domanda di agevolazione deve essere compilata in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella sezione “COMPILAZIONE DOMANDA DI AGEVOLAZIONE” della piattaforma informatica dedicata alla misura, collegandosi all’indirizzo internet: https://benistrumentali.dgiai.gov.it.

La domanda e i relativi allegati dovranno essere inviati a mezzo posta elettronica certificata (PEC)all’indirizzo di PEC della banca/intermediario finanziario prescelto ai fini dell’erogazione del finanziamento (vedi 2° paragrafo).

Nel manuale operativo sulla guida alla compilazione della domanda Nuova Sabatiniviene specificato che a seguito della trasmissione della domanda di agevolazione alla banca, l’istanza non potrà essere modificata dal soggetto richiedente. Se non limitatamente alle
informazioni oggetto di specifica richiesta di integrazioni da parte della banca stessa.

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