Non c’è tregua per il settore auto: aprile il mese peggiore del 2022

Violetta Silvestri

18/05/2022

18/05/2022 - 15:03

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Nei dati europei sulle vendite delle auto nuove ad aprile non c’è sorpresa: il crollo delle immatricolazioni continua, così come la crisi del settore auto. Stellantis ha subito un forte tonfo.

Non c’è tregua per il settore auto: aprile il mese peggiore del 2022

Settore auto in Europa: la crisi non sembra avere fine.

Le vendite di veicoli nuovi nel continente sono diminuite per il decimo mese consecutivo, con il comparto che rimane impantanato nello stress delle catene di approvvigionamento, nell’inflazione record e nello scoramento degli acquirenti di veicoli.

Le immatricolazioni per il mese di aprile hanno mostrato un altro tonfo, il più grave finora nel 2022.

Il settore automobili in Europa riuscirà a uscire alla crisi profonda?

Settore auto in Europa: -20% immatricolazioni

Nel mese di aprile 2022, Acea ha registrato che le nuove immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea hanno subito un calo significativo (-20,6%), poiché i problemi della catena di approvvigionamento hanno continuato a pesare pesantemente sulla produzione automobilistica.

La nota sui dati ha specificato che “questo è stato il risultato di aprile più debole in termini di volumi venduti dall’inizio dei record (684.506 unità vendute). Tutti i principali mercati hanno contribuito alla performance negativa della regione: Italia (-33,0%), Francia (-22,6%), Germania (-21,5%) e Spagna (-12,1%).”

“I problemi di offerta globale non mostrano segni significativi di allentamento, mentre anche le prospettive della domanda sottostante si stanno erodendo”, hanno scritto gli esperti di LMC in un rapporto questo mese. “Quest’anno le famiglie subiranno una forte compressione del reddito reale. I problemi di fornitura rimangono per ora il fattore determinante per le registrazioni.”

Con un -14,4% di vendite di auto nuove in Europa da gennaio a oggi, Acea ha evidenziato che a marzo e aprile la performance cumulativa è ulteriormente peggiorata. Tra i mercati principali, l’Italia ha registrato il calo più marcato (-26,5%), seguita da Francia (-18,6%), Spagna (-11,8%) e Germania (-9,0%).

Carenza chip e guerra: quali prospettive per l’auto?

La carenza di chip che frena le case automobilistiche sta durando più a lungo del previsto e costringe alcuni acquirenti ad aspettare 18 mesi per alcuni modelli richiesti.

L’amministratore delegato di Volkswagen AG Herbert Diess ha dichiarato la scorsa settimana che la società è completamente sold-out per quanto riguarda le auto elettriche quest’anno negli Stati Uniti e in Europa.

Il CEO di VW Diess e Mercedes-Benz Group Ola Kallenius sperano di vedere un miglioramento della fornitura di semiconduttori nella seconda metà di quest’anno. Ma le speranze di ripresa nei prossimi mesi dipendono anche da fattori tra cui il potenziale di ulteriori interruzioni legate alla guerra in Ucraina.

Le catene di approvvigionamento globali stanno iniziando a sentire anche degli effetti dell’approccio di tolleranza zero della Cina per frenare il coronavirus. “Le navi container si stanno bloccando nei porti cinesi. Ci vorranno mesi per normalizzare quel collo di bottiglia,” ha dichiarato Peter Fuss, un partner del team automobilistico di EY.

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