Manovra di Bilancio: nasce una ’Struttura’ per il rilancio delle opere

Marco Ciotola

26/12/2018

Una modifica al testo della Manovra presentato alla Camera decreta la nascita della ’Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici’. Previste risorse per almeno 100 milioni di euro annui

Manovra di Bilancio: nasce una ’Struttura’ per il rilancio delle opere

Nasce la Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici.

A decretarlo è una modifica apportata al testo della manovra di bilancio presentata alla Camera, che annuncia la nascita del nuovo organo al posto della prevista Centrale per la progettazione di opere pubbliche.

La Struttura, istituita ufficialmente con decreto del Presidente del Consiglio a 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, punta su un lavoro di rilancio delle opere pubbliche.

Per farlo, si prevede che vengano messi a disposizione almeno 100 milioni di euro all’anno, a partire dal 2019.

Un piano che per concretizzarsi necessita inoltre dell’assunzione di 300 persone, ricercate perlopiù tra le figure lavorative con profilo tecnico. Ci sarà quindi un bando pubblico, mentre un massimo di 50 impiegati di altre amministrazioni sarà spostato sul progetto.

Cos’è la Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici?

“Al fine di favorire gli investimenti pubblici, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è individuata una apposita Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, di seguito Struttura. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri provvede, altresì, a indicarne la denominazione, l’allocazione, le modalità di organizzazione e le funzioni”.

Così recita il maxiemendamento, nella sequenza che introduce la nascita del nuovo organo che, di fatto, va a sostituire la Centrale per la progettazione di opere pubbliche, prefigurata nel testo originariamente proposto alla Camera e già duramente criticata dall’Istituto Nazionale di Architettura.

Uffici quindi preposti al rilancio delle opere pubbliche sul territorio del Belpaese, con un budget annuale che dovrebbe arrivare almeno fino a 100 milioni di euro e un massiccio impiego di nuova forza lavoro, da integrare con figure trasferite da altre amministrazioni.

Secondo l’Istituto Nazionale di Architettura si tratterebbe di una mossa non in grado di portare a progetti di qualità, in quanto “trasforma lo Stato nel principale progettista di opere pubbliche della nazione”, eliminando la concorrenza.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it