Mutui, cosa succede alla rata con tassi fermi al 4,50%

Claudia Cervi

14/09/2023

26/10/2023 - 14:17

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Come cambia la rata del mutuo dopo la decisione Bce di mantenere i tassi fermi al 4,50%? Ora conviene il fisso o il variabile? Ecco le previsioni per i prossimi mesi.

Mutui, cosa succede alla rata con tassi fermi al 4,50%

Cosa succede alla rata del mutuo dopo l’ultima decisione della Bce, con i tassi d’interesse fermi al 4,50%? Lo stop agli aumenti, offre una tregua ai titolari di mutui a tasso variabile e la speranza che i drastici aumenti siano giunti al termine.

Da inizio 2022 le rate sono aumentate del 64%. Considerando un mutuo medio a tasso variabile stipulato all’inizio del 2022, la rata mensile è passata da 456 euro a gennaio 2022 a 750 euro attuali, comportando un esborso aggiuntivo di 2.850 euro e oltre.

La pressione sulle famiglie resta comunque elevata e prima di vedere un calo bisognerà aspettare il 2024.

Come cambia la rata dei mutui a tasso variabile: simulazioni

Negli ultimi tempi, i mutuatari si sono trovati a fare i conti con un notevole aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Con i tassi di interesse fermi al 4,50%, l’incremento rispetto a gennaio 2022 si ferma a +294 euro. Un’analisi condotta dagli esperti di Facile.it e Mutui.it rivela che, da inizio anno, la rata media di questi mutui è salita del 64%, senza considerare l’ammortamento della quota capitale che varia caso per caso.

Per comprendere meglio l’impatto concreto su un mutuo tipo, prendiamo come esempio un finanziamento di 126.000 euro, stipulato a gennaio 2022 per 25 anni, con un Loan to Value (LTV) del 70% e un tasso annuo nominale (TAN) iniziale dello 0,67%. Inizialmente, la rata mensile ammontava a 456 euro. Tuttavia, a seguito dei ripetuti aumenti dei tassi BCE, la rata è ora salita a 750 euro, registrando un aumento del 64%. In altre parole, chi ha sottoscritto un mutuo con queste caratteristiche si trova ora a pagare 294 euro in più ogni mese, equivalente a quasi 3.000 euro in più all’anno, se si assume che i tassi rimarranno costanti.

Se, invece, la Banca Centrale dovesse sorprendere con ulteriori aumenti in futuro, incrementando il tasso di interesse di un ulteriore 0,25%, la rata mensile potrebbe toccare quasi i 770 euro, con un incremento del 68% rispetto a gennaio 2022.

Mutui variabili, previsioni 2024

Le prospettive per i mutui nel 2024 sono strettamente legate all’andamento dei futures sugli Euribor a 3 mesi. Secondo le previsioni, dovremo attendere il 2024 per intravedere i primi segnali di calo.

Poiché il tasso di interesse sui mutui a tasso variabile è direttamente influenzato dall’Euribor, che rappresenta il tasso di riferimento per le transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee, è fondamentale osservare le aspettative di mercato espresse tramite i futures sugli Euribor per anticipare gli sviluppi nel corso dell’anno.

A ottobre, l’Euribor a 3 mesi si è attestato intorno al 3,95%.

Le previsioni indicano una prospettiva di calo al 3,93% entro marzo 2024, seguito da un ulteriore ribasso al 3,75% a giugno e al 3,35% a dicembre dello stesso anno.

Se queste previsioni si avverassero, la rata media del mutuo considerato rimarrebbe invariata rispetto all’attuale (750 euro) fino a marzo 2024, per poi scendere a 737 euro a giugno e ulteriormente a 708 euro a dicembre 2024. Tuttavia, è essenziale tener presente che si tratta di previsioni e non di certezze. Sarà necessario attendere le prossime riunioni di politica monetaria della BCE per confermare se i recenti incrementi dei tassi d’interesse sono effettivamente terminati, e soprattutto, per comprendere quando inizieranno eventuali tagli.

Tabella rate mutuo e tassi

Data Importo finanziato Tasso BCE TAN Rata mensile Aumento da gennaio 2022 Aumento %
Gennaio 2022 126.000€ 0% 0,67% 456€ - -
Giugno 2022 126.000€ 0% 0,90% 469€ +13€ +3%
Dicembre 2022 126.000€ 2,50% 3,07% 602€ +146€ +32%
Gennaio 2023 126.000€ 2,50% 3,33% 619€ +163€ +35,7%
Marzo 2023 126.000€ 3% 3,90% 658€ +202€ +44,3%
Giugno 2023 126.000€ 3,75% 4,67% 713€ +257€ +56,3%
Luglio 2023 126.000€ 4% 4,83% 724€ +268€ +59%
Settembre 2023 126.000€ 4,25% 5,18% 750€ +294€ +64%
Ottobre 2023 126.000€ 4,50% 5,18% 750€ +294€ +64%
Previsioni Giugno 2024 126.000€ 4,50% 5% 737€ +281€ +61%
Previsioni Dicembre 2024 126.000€ 4,50% 4,60% 708€ +252€ +55%

Risparmiare sulla rata del mutuo è comunque possibile cercando tra i mutui online le offerte più convenienti tra quelle disponibili sul mercato.

Calendario tassi Bce, le date da monitorare

Il ciclo rialzista dei tassi Bce potrebbe non essere ancora terminato, sebbene gli esperti ritengano che il picco sia vicino. Vediamo di seguito il calendario delle prossime riunioni durante le quali potrebbero essere decise variazioni nei tassi di interesse:

  • 14 dicembre 2023
  • 25 gennaio 2024
  • 7 marzo 2024
  • 11 aprile 2024
  • 6 giugno 2024
  • 18 luglio 2024
  • 12 settembre 2024

È importante tenere d’occhio queste date poiché l’istituto di Francoforte potrebbe adottare nuove misure per adeguarsi alle dinamiche economiche e all’andamento dell’inflazione. I mutuatari e gli investitori dovrebbero prestare attenzione a queste riunioni, poiché le decisioni prese potrebbero influenzare i tassi di interesse e avere un impatto significativo sulle rate dei mutui e sulle condizioni di prestiti futuri. La Bce valuterà attentamente il contesto economico e finanziario e potrebbe prendere misure per mantenere la stabilità monetaria e l’inflazione sotto controllo.

Conviene il mutuo variabile o a tasso fisso?

Scegliere tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile è una decisione cruciale per chi sta cercando finanziamenti. Attualmente, i mutui a tasso fisso offrono tassi di interesse mediamente più bassi rispetto a quelli a tasso variabile. Questa opzione è ideale per coloro che preferiscono la stabilità nei costi nel corso del tempo, in quanto il tasso di interesse e la rata rimangono costanti fino alla fine del periodo di ammortamento.

I mutui a tasso variabile presentano invece tassi di interesse leggermente superiori e sono soggetti alle oscillazioni dell’Euribor, il tasso interbancario di riferimento. Questo significa che il tasso di interesse e la rata possono variare nei mesi a venire, con la possibilità che aumentino o diminuiscano. Optare per un mutuo a tasso variabile comporta un grado maggiore di incertezza sui costi, ma potrebbe offrire vantaggi quando si prevede una futura discesa dei tassi, prevista per il prossimo anno.

Per determinare quale opzione convenga di più, è fondamentale simulare la richiesta di finanziamento e valutare le migliori offerte bancarie disponibili. Con strumenti online come MutuiOnline.it, è possibile analizzare rapidamente le offerte più convenienti del momento, calcolare la rata del mutuo e comprendere come questa varia in base alle condizioni di rimborso.

Ad esempio, considerando una richiesta di mutuo da 200.000 euro per l’acquisto di una prima casa del valore di 400.000 euro da restituire in 30 anni, al 26 ottobre 2023, le migliori offerte sul mercato sono le seguenti.

I migliori mutui a tasso fisso di ottobre 2023:

  • Webank, con il prodotto Mutuo Fisso IRS Green – Acquisto, offre un TAN del 3,86%, un TAEG del 3,97%, e richiede una rata mensile di 938,76 euro.
  • Banco BPM, con il mutuo Acquisto Tasso Fisso Last Minute – Green, propone un TAN del 3,98%, un TAEG del 4,30%, e una rata mensile di 952,53 euro.
  • BPER Banca, con il Mutuo a Tasso Fisso, presenta un TAN del 4,04%, un TAEG del 4,23%, e una rata mensile di 959,45 euro.

I migliori mutui a tasso variabile di ottobre 2023:

  • ING, Mutuo Arancio a tasso variabile, offre un TAN del 4,66%, un TAEG del 4,83%, e una rata mensile di 1.023,27 euro.
  • Monte dei Paschi di Siena, con il Mutuo MPS Mio Acquisto Abitazione, presenta un TAN del 4,88%, un TAEG del 5,17%, e una rata mensile di 1.056,96 euro.
  • Banca Popolare Pugliese, con il prodotto Prontomutuo, offre un TAN del 4,87%, un TAEG del 5,11%, e una rata mensile di 1.057,81 euro.

La scelta tra tasso fisso e variabile dipende dalle tue preferenze e dalle tue previsioni sull’andamento dei tassi di interesse.

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