Mutui, come richiedere il rimborso degli interessi pagati in più

Luna Luciano

01/07/2023

01/07/2023 - 10:30

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Dal 2015 al 2022 migliaia di utenti hanno pagato il mutuo a tasso variabile con interessi più alti del dovuto, nonostante l’Euribor (tasso di mercato) fosse negativo. Ecco come richiedere il rimborso.

Mutui, come richiedere il rimborso degli interessi pagati in più

La serie di rialzi ai tassi di interesse decisi dalla Bce, per contrastare l’inflazione, hanno fatto lievitare le rate dei mutui a tasso variabile, mettendo in seria difficoltà numerose famiglie in Italia.

Eppure, se oggi le banche sono state repentine nell’applicare i rialzi ai tassi di interesse, in passato potrebbero non essere state altrettanto diligenti nell’abbassare il costo della rata quando i tassi erano minori o addirittura negativi. Tutto dipenderebbe da una clausola del contratto detta floor, che impedirebbe di abbassare la rata sotto una soglia minima.

È questo ciò che è emerso da un’inchiesta di Altroconsumo, che ha deciso di intraprendere un’azione legale contro le maggiori banche italiane per chiedere il rimborso dei tassi di interesse pagati più del dovuto.

Con la possibilità di poter ricevere un indennizzo, è quanto mai naturale domandarsi come richiedere il rimborso e soprattutto chi può farlo. Di seguito tutto quello che c’è da sapere riguardo la maggiorazione dei tassi di interesse e come procedere per ottenere il risarcimento e a quanto ammonta.

Mutui, interessi più alti del dovuto: ecco perché

Prima di procedere alla richiesta di rimborso, è quanto mai necessario capire perché e come si è giunti al risultato che alcuni clienti con mutuo a tasso variabile hanno pagato interessi più alti del dovuto per anni, per la precisione tra il 2015 e il 2022. Tutto dipende dalla clausola del floor.

Innanzitutto, occorre sapere che le rate dei mutui a tasso variabile sono definite dal valore dell’l’Euribor, ossia il tasso di mercato, al quale si aggiunge uno spread, ossia una percentuale decisa dalla banca che rimane uguale per tutta la durata del mutuo.

Come spiegato da Altroconsumo, dal 2015 e fino a maggio del 2022, l’Euribor è stato sempre negativo così come “dal 2016 il tasso della Banca Centrale Europea è sempre stato zero”.

Ciò avrebbe dovuto comportare una diminuzione della rata del mutuo, ma così non è stato. Con il risultato che i clienti hanno pagato per sette anni interessi più alti di quelli che dovevano essere, e questo a causa della clausola “floor” - in inglese “pavimento” - ossia valore sotto cui il tasso non poteva scendere, facendo sì che i clienti pagassero lo spread senza godere dei tassi negativi.

E ora che l’inflazione galoppa, con il conseguente aumento dei tassi, e le famiglie sono in difficoltà a pagare il mutuo, non si può non provare rabbia per anni persi durante i quali i clienti avrebbero potuto risparmiare. Basti pensare che:

da luglio del 2022 la rata di un mutuo variabile con residuo 100.000 euro e durata 20 anni con spread dell’1% è cresciuta di 187 euro passando da 460 euro di luglio 2022 agli attuali 647 euro. Lo stesso mutuo invece tra marzo del 2015 e agosto del 2022 ha pagato circa 2.000 euro in più di interessi per la presenza del floor.

Mutui, come chiedere il rimborso dei tassi d’interesse pagati di più

Davanti a una simile ingiustizia, è un diritto dei clienti chiedere il rimborso. . Da qui nasce l’azione legale intrapresa da Altroconsumo contro le maggiori banche d’Italia, portando in Cassazione Banco Bpm e Deutsche Bank: “Vincere con loro poi ci darà la possibilità di portare avanti la nostra richiesta di rimborso davanti ABF e se servisse davanti ai giudici”.

Per poter ricevere l’indennizzo, le persone non dovranno far altro che iscriversi all’azione, e tramite questa si riceveranno tutti gli strumenti per bloccare innanzitutto la prescrizione, inviando un reclamo alla banca con cui hai stipulato il mutuo. Il risarcimento dovrebbe essere almeno 1.000 euro.

Mutui, chi può chiedere il rimborso?

Potrà chiedere il rimborso quindi chi ha un mutuo a tasso variabile, chi lo ha surrogato o estinto (purché abbia pagato le rate con floor tra il 2015-2022).

A questo punto non resta che prendere in mano il proprio contratto del mutuo e verificare la presenza di tale clausola, necessaria per poter chiedere l’effettivo risarcimento. Per adesso la clausola è stata individuata in numerosi contratti di mutui variabili delle seguenti banche (ma non è escluso che altre banche presentino la stessa clausola):

  • Banca Mediolanum;
  • Banca Popolare di Bari;
  • Banca Popolare di Puglia e Basilicata;
  • Banca Popolare Pugliese;
  • Banca Popolare di Sondrio;
  • Banca Sella;
  • Webank;
  • Banco di Sardegna;
  • Bancoposta;
  • Credem;
  • Fineco;
  • HelloBank!;
  • BPER;
  • Cassa Padana;
  • Credit Agricole;
  • Extrabanca;
  • Ing;
  • Intesa San Paolo;
  • Monte dei Paschi di Siena;
  • Sparkasse;
  • Unicredit;
  • Volksbank;
  • Widiba.

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