Multa di milioni di euro contro i produttori Milka

Violetta Silvestri

25/05/2024

Il celebre marchio del cioccolato Milka, che fa capo alla multinazionale Mondelez, è stato multato dall’Ue per pratiche sleali di concorrenza. Perché il colosso pagherà 337 milioni di euro?

Multa di milioni di euro contro i produttori Milka

La Commissione Ue si è pronunciata contro il colosso del cioccolato Mondelez e ha inflitto una multa di un milione di euro al produttore del cioccolato Milka.

L’accusa è di vendere i suoi prodotti “artificialmente” costosi, ovvero con prezzi elevati imposti ai gruppi acquirenti con pratiche illegali.

Mondelēz International Inc., uno dei maggiori produttori alimentari al mondo e che comprende anche il marchio Milka, è stata quindi multata dall’Ue per aver violato le norme sulla concorrenza dell’Unione e praticato accordi anticoncorrenziali volti a limitare il commercio transfrontaliero. In più è stata accusata di abuso di posizione dominante in alcuni mercati nazionali nella vendita di barrette di cioccolato.

Milka multata dall’Ue, perché deve pagare 337 milioni di euro?

Secondo le indagini della Commissione Ue, il colosso del cioccolato Mondelez da anni falsa la concorrenza e rende i suoi prodotti artificialmente più costosi. Per questo motivo oggi le autorità hanno inflitto all’azienda una multa di 337,5 milioni di euro, come annunciato dalle autorità garanti della concorrenza.

Mondelez produce una serie di prodotti famosi tra cui cioccolato Milka, Toblerone, Daim, Oreo, Mikado, Philadelphia e Tuc. La Commissione accusa il gruppo di voler impedire il commercio transfrontaliero tra Paesi con prezzi diversi. “Queste pratiche illegali hanno consentito a Mondelez di continuare a imporre prezzi più alti per i propri prodotti, in definitiva a scapito dei consumatori dell’Ue”, secondo l’Ue.

La vicepresidente esecutiva e responsabile della concorrenza Ue Margrethe Vestager ha ricordato come i prezzi alimentari siano diversi da uno Stato membro all’altro – “per il cioccolato dal 10 al 40%” – e ha sottolineato che “il commercio oltre i confini degli Stati membri nel mercato interno può abbassare i prezzi e aumentare la disponibilità dei prodotti per i consumatori. Ciò è particolarmente importante in tempi di elevata inflazione”.

Nel gennaio 2021 la Commissione Ue aveva già aperto una procedura ufficiale. L’autorità ha ora reso noto che Mondelez è stata coinvolta in 22 accordi o pratiche concordate anticoncorrenziali. Ad esempio, un accordo imponeva ai clienti Mondelez di applicare prezzi più alti per le esportazioni rispetto alle vendite nazionali. “Questi accordi e pratiche concordate hanno avuto luogo tra il 2012 e il 2019 e hanno interessato tutti i mercati dell’UE”, ha affermato la Commissione.

Inoltre, Mondelez ha rifiutato di fornire un broker in Germania. L’azienda statunitense voleva impedire la rivendita di tavolette di cioccolato in Austria, Belgio, Bulgaria e Romania perché in Germania i prezzi erano più bassi.

In realtà la pena avrebbe dovuto essere ancora più alta. Poiché Mondelez ha collaborato con la Commissione europea e ha riconosciuto espressamente la propria responsabilità, secondo l’autorità di controllo della concorrenza, all’azienda è stata concessa una rinuncia pari al 15% della multa.

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