Multa da 10.000 euro per chi abbandona animali in Italia

Ilena D’Errico

24 Giugno 2025 - 23:54

Abbandonare un animale in Italia può costare fino a 10.000 euro. La tolleranza zero del ddl animali.

Multa da 10.000 euro per chi abbandona animali in Italia

Abbandonare gli animali è deplorevole, ma anche illegale. Nonostante ciò, ogni anno i casi di abbandono si ripetono, soprattutto in concomitanza alle partenze estive. Per scoraggiare questa pratica, o per meglio dire questo reato, l’Italia alza la multa, che può arrivare fino a 10.000 euro. È una delle novità introdotte dal ddl animali (n. 1308/2025) che inasprisce le pene e introduce sanzioni più rigide per chi maltratta, abbandona o uccide un animale. Così, lo Stato assolve il compito di tutelare gli animali conferitogli dalla riforma dell’articolo 9 della Costituzione e segna una svolta in materia nell’ordinamento italiano.

Per quanto anche questa formulazione possa essere estesa e migliorata, come fanno notare numerose associazioni di categoria, istituisce per la prima volta una forma di tutela dedicata agli animali, una fattispecie autonoma e indipendente con cui si difendono i diritti degli animali in qualità di esseri viventi e senzienti. Viene così alzato il livello di deterrenza contro i reati a danno degli animali domestici e d’affezione, con l’auspicio che misure più severe consentano di arginare i brutali fenomeni a cui si assiste.

Quanto meno, le pene per chi si macchia di tali illeciti appaiono più eque rispetto alla gravità del fatto, partendo proprio dall’abbandono. Non bisogna quindi dimenticare di vedere l’aspetto positivo, come ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa: “È il miglior risultato possibile nelle condizioni presenti" .

Vediamo le novità più importanti.

Fino a 10.000 euro di multa per chi abbandona gli animali

Abbandonare gli animali è un reato, come previsto dall’articolo 727 del Codice penale. Quest’ultimo punisce “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività” oppure “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”. Grazie al nuovo ddl, che ha visto come prima firmataria la parlamentare Michela Brambilla (Noi Moderati), il reato viene punito con un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro o l’arresto fino a 1 anno.

Prima della modifica, l’importo di partenza era di soli 1.000 euro, ritenuti eccessivamente bassi rispetto alla gravità del comportamento. Bisogna inoltre considerare che se il fatto viene commesso su strada o comunque in pertinenze stradali le pene vengono aumentate di un terzo. Se il reato viene commesso mediante veicoli, inoltre, è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.

Basta tenere gli animali alla catena

Un’altra importante novità del ddl animali riguarda il divieto di tenere alla catena i cani e gli altri animali d’affezione, a meno che ciò non sia assolutamente necessario per esigenze di salute, con una documentazione veterinaria in supporto, o di temporanea sicurezza. Il divieto, derogabile con catene che consentono margine di movimento adeguato, comporta una multa da 500 a 5.000 euro.

Novità del ddl animali

Il ddl animali interviene con severità su numerosi illeciti a danno degli animali, soprattutto inasprendo le sanzioni per reati già previsti dall’ordinamento. L’uccisione di animali, per esempio, sarà ora punita con la multa da 5.000 a 30.000 euro e la reclusione da 6 mesi a 3 anni. La stessa multa è prevista per i maltrattamenti, non più alternativa alla reclusione, che passa a un intervallo tra 6 mesi e 2 anni. Per le sevizie, invece, viene prevista una multa da 10.000 a 60.000 euro e la reclusione da 1 a 4 anni. Aumentano le sanzioni anche per la partecipazione degli animali a manifestazioni sportive e competizioni vietate, come pure per i combattimenti tra animali, nei quali la responsabilità viene estesa anche ai partecipanti.

Vengono inoltre previsti meccanismi di tutela per gli animali sequestrati o confiscati, con un programma di affidamento e misure di contrasto al traffico illecito e alla criminalità organizzata. Un aspetto particolarmente degno di rilievo è però quello delle aggravanti, nello specifico per i reati commessi in presenza di minori, per il coinvolgimento di più animali e per la diffusione delle riprese del reato. Paletti fondamentali per contrastare davvero questi reati, considerandone gli sviluppi, e per rimarcare la nuova concezione di tutela animale.

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