3 motivi per iscrivere il bambino all’asilo nido. Il video di Save the Children

Anna Maria D’Andrea

6 Aprile 2017 - 13:50

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Perché è importante iscrivere i propri figli all’asilo nido? Save the Children ha pubblicato un video con le 3 ragioni per cui ogni bambino dovrebbe andarci.

3 motivi per iscrivere il bambino all’asilo nido. Il video di Save the Children

Perché dovrei iscrivere mio figlio all’asilo nido, quali sono i pro e quali sono i contro? Per rispondere alle famiglie e a chi si interroga su quale sia l’utilità dell’asilo nido, Save the Children pubblica un video con 3 dei motivi per cui ogni bambino dovrebbe avervi diritto.

La ragione per cui Save the Children ha diffuso il video non è soltanto quella di sensibilizzare le famiglie; secondo i dati raccolti, in Italia sono più di un milione i bambini che vivono in una condizione di povertà assoluta e soltanto un bambino su dieci viene iscritto dalla propria famiglia all’asilo nido.

Tra i motivi principali per cui le famiglie non iscrivono i propri figli all’asilo nido ci sono sicuramente i costi da sostenere, spesso troppo elevati e inaccessibili per la maggior parte dei neo genitori, già alle prese con tutte le spese che comporta decidere di mettere al mondo un figlio, ma anche la poca accessibilità al servizio.

Proprio per questo e per chiedere che con la riforma della scuola d’infanzia 0-6 l’asilo nido diventi un diritto di tutti Save the Children ha lanciato una petizione in difesa dei diritti dei bambini, per sensibilizzare non soltanto sull’importanza e sui benefici dell’asilo nido ma anche sulla necessità che vengano introdotte leggi in grado di garantire accesso uniforme a istruzione e servizi pubblici scolastici a tutti i bambini.

3 motivi per iscrivere il bambino all’asilo nido. Il video di Save the Children

Quali sono le ragioni per cui una famiglia dovrebbe decidere di affidare il proprio figlio alle cure di un asilo nido? I motivi che potrebbero essere elencati sono tanti; nella maggior parte dei casi sono per lo più ragioni di ordine pratico a convincere i neo genitori ad affidare il proprio figlio a terzi. Quando non si può contare sull’aiuto di parenti e familiari, l’asilo nido diventa l’unica soluzione.

L’utilità dell’asilo nido va ben oltre le ragioni di ordine pratico: secondo gli esperti si tratta di un’esperienza di fondamentale importanza per lo sviluppo delle capacità cognitive e relazionali. Il video pubblicato da Save the Children non ha l’intento di convincere o offrire tre valide ragioni per non sentirsi restii all’iscrizione dei propri figli al nido.

Nell’ambito della campagna “Illuminiamo il futuro”, Save the Children ha lanciato una petizione per chiedere asili per tutti, attraverso la riforma del sistema di istruzione 0-6 anni per rendere i servizi per l’infanzia un diritto di tutti, fruibili da tutte le famiglie che ne fanno richiesta, in modo uniforme in tutto il territorio nazionale.

Ecco il video di Save the Children in cui Daniela Del Boca, Professoressa di Economia all’Università di Torino, Fellow del Collegio Carlo Alberto e dell’IZA e Direttore del Centro di Economia della Famiglia (CHILD) riassume i 3 motivi per cui l’asilo nido dovrebbe essere considerato un diritto dell’infanzia.

I benefici dell’asilo nido per i bambini e le ragioni per cui è un diritto dell’infanzia

Secondo i dati raccolti da Save the Children, in Italia solo un bambino su dieci può andare all’asilo nido. La situazione è ancora più drammatica nelle regioni del Sud Italia e in Calabria e Campania sono rispettivamente appena 2 e 3 bambini su 100 a poter accedere al nido.

Nella petizione di Save the Children, sono contenute alcune delle motivazioni per cui ognuno di noi dovrebbe firmare e promuovere la campagna per i diritti dell’infanzia e per il contrasto alla povertà educativa:

“Economisti, neuro-scienziati e sociologi sono concordi nell’affermare che nei primi anni di vita si acquisiscono abilità cognitive (intelligenza critica, memoria, linguaggio, comprensione), socio-emozionali (sociabilità, valori ed ethos collettivo, comportamento individuale, capacità di adattamento) e fisiche (massa corporea, capacità visive e uditive, stato nutrizionale e di salute), essenziali per vivere in un mondo sempre più caratterizzato da conoscenza e innovazione, rapidi mutamenti e apertura a un vivere vasto e glocale.

Ma la distribuzione di tali abilità non è eguale tra i bambini. A una “natura” che determina una parte di disuguaglianza si aggiungono le condizioni socio-economiche familiari in cui si nasce. Per intenderci, il bambino che nasce in una famiglia in condizioni economiche precarie, in un ambiente fisico o culturale degradato, accumulerà deficit di sviluppo cognitivo, non-cognitivo e fisico.

I dati PISA 2015 mostrano che la percentuale di ragazzi di 15 anni appartenenti alla fascia delle famiglie più povere che non raggiungono le competenze minime in matematica e lettura, diminuisce notevolmente all’aumentare del numero di anni di frequenza al nido o ai servizi integrativi per l’infanzia. Il 64% di coloro i quali hanno frequentato i servizi per l’infanzia per meno di un anno appartiene alla categoria dei low achievers in matematica. Percentuale che sale addirittura all’82% in lettura. La quota di low achievers scende notevolmente se gli alunni hanno frequentato 1 anno di asilo (50% in matematica e 44% in lettura), e si riduce drasticamente a circa un terzo nel caso di frequenza di più di 1 anno. L’accesso ai servizi per la prima infanzia di qualità rappresenta quindi un intervento chiave per sconfiggere la povertà educativa.”

Tutti possono, in pochi minuti, firmare la petizione di Save the Children per richiedere che il diritto a poter frequentare l’asilo nido venga esteso su scala nazionale e che non sia una prerogativa di pochi.

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