A disposizione dal 2 maggio 2023, vediamo quali sono le istruzioni per la compilazione del modello 730/2023 ma anche le scadenze per la presentazione e l’invio.
La stagione delle dichiarazione reddituali è iniziata ufficialmente il 16 marzo 2023, con il rilascio da parte dei datori di lavoro delle certificazioni uniche (CU 2023) dei redditi conseguiti nel 2022. Ma il pieno della stagione del 730 è stato raggiunto il 2 maggio, quando l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il modello precompilato per il 2023.
Per ora i contribuenti possono solo visionare la dichiarazione precompilata, per modificarla e inviarla è necessario attendere l’11 maggio.
I modelli ufficiali per la presentazione, insieme alle istruzioni, sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 6 febbraio 2023.
Modello 730/2023, la scadenza è più lunga
Confermata, come negli anni passati, la scadenza per la presentazione del modello 730 al 30 settembre 2023, ma cadendo la stessa di sabato slitta a lunedì 2 ottobre.
Come abbiamo già accennato è possibile visionare il proprio 730 precompilato già a partire dal 2 maggio 2023 per controllare quali detrazioni, bonus e spese sono state inserite in automatico dall’Agenzia delle Entrate.
Come si accede alla propria dichiarazione precompilata? E’ necessario essere in possesso di una delle credenziali seguenti:
Perchè scegliere di presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2023 è conveniente? Innanzitutto non c’è bisogno di effettuare calcoli, una volta compilati tutti i campi l’Irpef dovuta è calcolata in automatico, sia a credito che a debito.
Per i lavoratori dipendenti, sia l’eventuale debito che il credito maturato può essere aggiunto o detratto direttamente in busta paga a partire da luglio. Per i pensionati lo stesso meccanismo si effettua sul cedolino della pensione dal mese di agosto o settembre.
Novità 730/2023, ecco quali sono
La principale modifica che ha subito il 730 2023 riguarda gli scaglioni Irpef visto che proprio nel 2022 sono state ridotte le aliquote Irpef da applicare per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro mentre lo scaglione a cui si applica l’aliquota del 43% è stato ampliato.
La nuova dichiarazione andrà a prevedere anche le nuove detrazioni per dipendenti, autonomi e pensionati. Modificata anche la disciplina del trattamento integrativo che, ricordiamo, per il 2022 è stato riconosciuto, oltre a chi ha avuto un reddito entro il 15.000 euro anche a titolari di reddito complessivo compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro a patto che l’ammontare di alcune detrazioni sia superiore all’imposta lorda.
Le modifiche, però, riguardano anche le detrazioni per familiari a carico visto che, con l’introduzione dell’assegno unico dal 1 marzo 2022, per i figli a carico fino a 21 anni non saranno più riconosciute. Proprio per questo motivo cambia il prospetto dei “Familiari a carico”.
Vengono inserite nel 730 anche nuove agevolazioni che sono state previste a partire dal 2022 come, ad esempio,
- il bonus per l’installazione dei sistemi di accumulo integrati negli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili;
- il bonus per attività motoria per disabili o per coloro che hanno patologie croniche;
- debutta sul nuovo 730 anche la detrazione dall’imposta lorda al 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti.
Le novità non finiscono qui. Fanno il loro debutto nella nuova versione del modello 730 anche le detrazioni per canoni di locazione per i giovani con età compresa tra i 20 ed i 31 anni per l’abitazione principale.
Novità anche sui controlli
Dalle istruzioni allegate al provvedimento emergono novità anche sui controlli. Anche per chi invia la dichiarazione, tramite Caf o professionisti abilitati, accettando il modello precompilato senza apportare modifiche, sono esclusi i controlli formali sui dati che riguardano gli oneri che nella dichiarazione stessa sono stati forniti da soggetti terzi.
In caso di modifiche delle spese sanitarie, invece, i controlli formali i controlli formali sono effettuati solo sui documenti che riguardano le spese non inserite in automatico nel modello precompilato.
Detrazioni 730/2023
Per la maggior parte delle detrazioni dal 2020 vige l’obbligo di effettuare i pagamenti con metodi di pagamento tracciabile per poter avere diritto all’agevolazione.
Proprio la Legge di Bilancio 2020 segna una sorta di spartiacque per la detrazioni, visto che ha inserito due novità molto importanti. La prima riguarda, appunto, la tracciabilità dei pagamenti per poter fruire delle detrazioni fiscali al 19%, la seconda riguarda l’introduzione di limiti di reddito per beneficiare per intero delle detrazioni spettanti:
- fino a 120.000 euro spetta la detrazione intera;
- per redditi tra 120.000 e 240.000 euro la detrazione si riduce progressivamente;
- per redditi oltre i 240.000 euro la detrazione non spetta.
Queste novità, però, non riguardano le spese che riguardano gli interessi passivi del mutuo e le spese sanitarie. Per queste ultime, poi, è da fare un ulteriore discorso a parte perchè per alcune spese rimane anche la possibilità di pagamento in contanti e non serve, obbligatoriamente, il pagamento tracciabile.
Le spese sanitarie per le quali si può continuare a pagare in contanti sono:
- acquisto di farmaci e dispositivi medici;
- visite mediche presso strutture pubbliche;
- visite mediche presso strutture private accreditate con il Ssn.
Chi presenta il 730/2023
Anche se erroneamente si associa la presentazione del 730 a pensionati e dipendenti, i soggetti obbligati alla presentazione del modello sono anche altri.
Devono presentare il modello 730/2023 i seguenti contribuenti:
- lavoratori dipendenti;
- pensionati;
- persone che percepiscono integrazioni salariali, indennità di disoccupazione o di mobilità;
- soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
- sacerdoti della Chiesa cattolica;
- parlamentari nazionali e giudici costituzionali;
- titolari di cariche pubbliche elettive come consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc..;chi svolge lavori socialmente utili;
- produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770), Irap e Iva;
- lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno.
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