Mobilità 2017 in via di definizione: novità per vincolo triennale, chiamata diretta e valutazione dei titoli

Simone Micocci

27/12/2016

Mobilità 2017-2018: mercoledì 28 dicembre incontro tra i sindacati e il Miur. Si discuterà della deroga al vincolo triennale e delle modifiche da apportare alla valutazione dei titoli.

Mobilità 2017 in via di definizione: novità per vincolo triennale, chiamata diretta e valutazione dei titoli

Mobilità 2017-2018: i sindacati e il Miur si incontreranno presto per sottoscrivere un accordo con tutte le linee guida per le operazioni di mobilità per il prossimo anno.

Quello riguardante la mobilità è un tema molto delicato che il nuovo Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli dovrà affrontare nei prossimi mesi. Infatti, l’eredità lasciata dalla Giannini non è delle migliori dal momento che lo scorso anno sono stati riscontrati diversi problemi riguardo alle operazioni di mobilità.

Molti docenti si sono dovuti trasferire a molti chilometri da casa per ottenere la tanto sospirata cattedra di ruolo e quest’anno, per colpa del vincolo triennale introdotto con la Buona Scuola, non potranno presentare nuovamente la domanda di trasferimento.

Senza dimenticare che lo scorso anno è stata introdotta la chiamata diretta, una procedura mai accettata di buon grado dagli insegnanti.

L’incontro tra i sindacati e il Miur rappresentato da Valeria Fedeli ci sarà il 28 dicembre e in quest’occasione ne sapremo di più sui correttivi che il nuovo Ministro dell’Istruzione deciderà di apportare alle operazioni di mobilità per l’a.s. 2017/2018.

Non sappiamo quali richieste dei sindacati verranno accolte, ma siamo certi che il nuovo Ministro dell’Istruzione cercherà di andare incontro alle loro richieste. Il suo obiettivo, infatti, anche se mai annunciato ufficialmente, è di risanare la frattura tra il Governo e il mondo della scuola che secondo Matteo Renzi è stata tra le principali cause della sconfitta al referendum, come testimoniato dalla non riconferma della Giannini al Miur.

A questo punto non ci resta che scoprire quali saranno le richieste dei sindacati riguardo alle operazioni di mobilità. L’accordo di massima come abbiamo già detto verrà firmato solamente il 28 dicembre, ma grazie ad Orizzontescuola.it possiamo anticiparvi alcuni contenuti della contrattazione.

Mobilità 2017-2018: vincolo triennale

Uno dei punti su cui i sindacati si batteranno con maggiore forza riguarda il vincolo triennale. Tutti i sindacati concordano nel volere una deroga della permanenza triennale nella sede assegnata prima di poter ripresentare la domanda di mobilità, così da permettere alle migliaia di docenti penalizzati lo scorso anno di presentare nuovamente l’istanza ed avvicinarsi a casa.

Questo punto però non piace agli insegnanti iscritti ancora nelle graduatorie ad esaurimento. Infatti, la deroga del vincolo triennale comporterebbe una riduzione dei posti disponibili per le assunzioni.

Mobilità 2017-2018: 50% dei posti riservati alle assunzioni

Proprio per andare incontro alle esigenze degli iscritti alle GaE, i sindacati chiederanno al Miur di ridurre la quota dei posti riservati per la mobilità. Nel dettaglio, la soluzione individuata dai sindacati è quella di tornare al 50% dei posti riservati per la mobilità, rispetto al 100% del precedente contratto.

In questo modo per i docenti precari ci sarebbero maggiori opportunità di essere assunti.

A tal proposito nell’incontro di mercoledì verrà fatta chiarezza sul numero di assunzioni derivanti dalla trasformazione da organico di fatto ad organico di diritto prevista dalla Legge di Bilancio.

Infatti non si sa ancora se prevarrà la posizione del Miur, secondo il quale il numero di cattedre sono 25mila, oppure quello del Mef per cui le risorse stanziate sono sufficienti per sole 10mila assunzioni.

Mobilità 2017-2018: valutazione dei titoli

I sindacati dovrebbero chiedere una modifica anche per i titoli che danno punteggio.

Nel dettaglio, i sindacati vorrebbero che il servizio pre-ruolo fosse equiparato a quello di ruolo. Nel caso in cui questa modifica venisse accolta non verrà comunque applicata alle graduatorie interne d’istituto. Probabilmente i sindacati chiederanno di portare anche il punteggio pre-ruolo a 6 punti, ma per sapere se questa proposta sarà accolta dalla Fedeli bisognerà aspettare mercoledì 28 dicembre.

Sembra essere tramontata invece l’idea della Giannini concernente la modifica per i punteggi delle graduatorie d’istituto tramite la distinzione di chi era stato scelto per chiamata diretta e chi invece era diventato di ruolo attraverso l’assegnazione degli ambiti territoriali. Nel dettaglio, la Giannini voleva dare un punteggio maggiore a chi era stato scelto dal dirigente, ma stando alle ultime indiscrezioni sembra che questa idea non verrà mai applicata.

Mobilità 2017-2018: chiamata diretta

Infine arriviamo ad uno dei punti più delicati della trattativa, ossia quello che riguarda la chiamata diretta. Un sistema che come abbiamo già detto non è stato particolarmente apprezzato dagli insegnanti. A tal proposito i sindacati chiederanno che la mobilità possa avvenire solo da scuola a scuola senza passaggio dagli ambiti territoriali, sia per i trasferimenti provinciali che per quelli interprovinciali.

Vedremo quale sarà la posizione della Fedeli riguardo a questo proposte, con la speranza che nel 2017 non si ripetano gli stessi errori e disagi che hanno caratterizzato le operazioni di mobilità del prossimo anno.

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