Nel congedarsi dal giornale per cui collaborava, il neo-ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani detta quelle che ritiene le 6 priorità per l’ambiente
Dopo tante discussioni e polemiche relative al neonato ministero della Transizione ecologica, a parlare di impegno ambientale è il neo-ministro Roberto Cingolani.
Anche se non direttamente rivolto allo scenario politico, Cingolani ha infatti dettato quelle che ritiene le priorità per l’ambiente in calce al suo congedo giornalistico dalla rivista di settore Green & Blue, con la quale collaborava da tempo.
Divenuto ora quel ruolo incompatibile con la sua attività politica, ha sospeso così la sua rubrica su Green&Blue.
Mossa che la rivista ha definito “una decisione che rispettiamo, consapevoli della separazione che deve esistere tra i membri del governo in carica e una testata giornalistica”.
Governo Draghi: neo-ministro della Transizione detta le priorità
Nel congedarsi dalla rivista, Cingolani ne approfitta per dettare quelle che ritiene le 6 priorità per l’ambiente.
Priorità che di fatto rileva attraverso altrettanti articoli pubblicati simultaneamente, ognuno dei quali dedicato a un argomento cardine sul fronte transizione:
“Ho pensato di dare al direttore di Green&Blue gli articoli che avevo cominciato a impostare. Per quanto non definitivi, danno comunque delle informazioni utili, se non a completare, almeno ad abbozzare il discorso complessivo. Mi scuso per questa interruzione improvvisa e vi ringrazio per l’interesse che avete manifestato.”
Nello specifico, per Cingolani sono l’intelligenza globale , valutare in anticipo gli effetti collaterali dell’innovazione, transizione verso le energie rinnovabili, creare un nuovo modello per le città, applicare subito gli accordi di Parigi in ottica effetto serra e lavorare sull’inquinamento dell’aria.
Tutti argomenti che la rivista presenta in blocco e che presenta come “le sei priorità per il futuro ecologico dell’Italia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA