Ministro Bellanova e lotta al caporalato: stretta sullo sfruttamento?

Violetta Silvestri

27 Settembre 2019 - 00:34

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Il Ministro Teresa Bellanova è decisa nella lotta al caporalato. La sua esperienza in prima linea contro i caporali in agricoltura come si tradurrà? Ci sarà una stretta allo sfruttamento? Scopriamo cosa propone il Ministro.

Ministro Bellanova e lotta al caporalato: stretta sullo sfruttamento?

Il Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova è combattiva nella lotta al caporalato. Intervistata a Piazza Pulita su La 7 racconta la sua storia giovanile di battaglie contro i padroni in agricoltura. Il tema del caporalato sembra essere di grande importanza per il neo Ministro, che promette una stretta sullo sfruttamento dei tanti braccianti agricoli che lavorano nelle campagne italiane.

La legge sul caporalato risale al 2016 e si occupa proprio del reato di intermediazione illecita e di sfruttamento del lavoro a carico diretto del datore di lavoro.

La lotta al caporalato è davvero una priorità per la Ministra delle Politiche agricole Bellanova?

Lotta al caporalato: lo sfruttamento agricolo ancora esiste. Come intervenire

Teresa Bellanova è stata in prima linea contro i caporali violenti quando era sindacalista in Puglia. La lotta al caporalato l’ha vista da protagonista come slancio verso la giustizia sociale e il riconoscimento dei diritti dei lavoratori.

La Ministra, inoltre, ha avuto esperienze di lavoro duro nella lavorazione di uva da tavola in Puglia quando era giovane e racconta di ritmi stressanti e di giornate infinite. Soprattutto, ricorda la morte per incidente di alcune sue colleghe.

“Fu omicidio per ipersfruttamento”, afferma la Bellanova.

Purtroppo ancora oggi, e nonostante la legge del 2016 contro lo sfruttamento eseguito dai caporali, esistono ancora storie di braccianti che non hanno nemmeno la possibilità di andare in bagno e restano ore sotto il sole cocente. Donne, uomini, migranti.

Come rendere concreta la lotta al caporalato? Poche settimane fa la Ministra Bellanova ha affermato che la legge esistente è buona, ma va fatta funzionare completamente.

Per intensificare gli interventi contro la spirale di oppressione tra padrone e lavoratore, la Ministra ha quindi deciso di fissare a breve un incontro con “imprese della produzione, della trasformazione, della distribuzione, per riequilibrare la catena del valore”. Le aziende agricole, secondo la Ministra, non devono sentirsi additate, piuttosto sono chiamate a collaborare, perché il caporalato danneggia anche i tanti imprenditori agricoli onesti.

Teresa Bellanova lancia il suo impegno in serata tramite un tweet: “Il caporalato è una piaga terribile. Lotterò con tutte le mie forze per estirparla!”

Cosa stabilisce la legge in vigore contro il caporalato

L’attuale legge contro il caporalato risale al 2016, quando al Ministero delle Politiche agricole c’era Maurizio Martina. Si stabiliscono la responsabilità diretta datore di del lavoro, la riformulazione degli indici di sfruttamento e la possibilità di commissariamento dell’azienda.
Si prevede il carcere fino a otto anni in base alla responsabilità nella violenza e nella minaccia ai lavoratori. Particolare attenzione è posta anche a retribuzioni al di sotto dei contratti collettivi e la violazione delle normative che regolano l’orario di lavoro ed il riposo.

La Ministra Bellanova, forte della sua esperienza personale e della sua lotta al caporalato, riuscirà a dare una stretta a questa piaga indegna nel mondo del lavoro?

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