La Big Tech annuncia tagli ai dipendenti di tutto il mondo per investire in AI e cloud computing. Licenziamenti previsti a tutti i livelli aziendali e in tutte le aree geografiche.
Microsoft ha ufficialmente annunciato il licenziamento del 3% della sua forza lavoro globale, pari a circa 7.000 dipendenti. I tagli riguarderanno tutte le tipologie di impiegati e dirigenti e saranno applicati in tutte le aree geografiche in cui Microsoft è presente.
Il portavoce dell’azienda ha specificato che questi licenziamenti non sono collegati alle performance individuali dei dipendenti, ma fanno parte di un più ampio sforzo di riallineamento organizzativo per posizionare meglio l’azienda nel mercato tecnologico.
La decisione si inserisce infatti nell’ambito di una strategia volta a ridurre i costi e investire maggiormente in AI e tecnologie avanzate. L’obiettivo è anche quello di ridurre i livelli di management e semplificare le operazioni interne, in linea con le priorità strategiche dell’azienda.
7.000 posti di lavoro tagliati in tutto il mondo: il nuovo piano Microsoft
L’annuncio arriva dopo risultati finanziari migliori del previsto e rappresenta il più grande ciclo di licenziamenti per Microsoft dal 2023, quando furono eliminati 10.000 posti di lavoro, pari al 4,5% dell’organico.
Questa nuova fase di ristrutturazione riflette la volontà della Big Tech di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato tecnologico globale. L’azienda, che conta circa 228.000 dipendenti in tutto il mondo, punta a rendere la propria struttura più snella e agile, concentrandosi su settori chiave come il cloud computing e l’intelligenza artificiale.
Il CEO Satya Nadella ha evidenziato come sia fondamentale abbandonare modelli organizzativi superati per mantenere la competitività e guidare l’innovazione. “È importante adattarsi e non continuare a fare le cose fatte nella generazione precedente” ha affermato.
Dipendenti a rischio anche in Italia?
La ristrutturazione globale annunciata da Microsoft colpisce inevitabilmente anche l’Italia, in cui il colosso americano ha una presenza significativa.
Nel corso del 2024, l’azienda aveva annunciato un investimento record di 4,3 miliardi di euro nel Paese per espandere l’infrastruttura cloud e AI, con l’obiettivo di formare oltre un milione di italiani entro il 2025 e rendere più accessibili i servizi avanzati alle imprese e alla pubblica amministrazione.
Gli esperti del settore sottolineano come la trasformazione digitale stia cambiando profondamente le competenze richieste, con una domanda crescente di figure tech specializzate, ma una riduzione delle posizioni tradizionali o meno strategiche.
Gli investimenti dell’azienda nel nostro Paese, non bastano quindi a rassicurare i lavoratori: sebbene non siano stati forniti dati precisi sul numero di licenziamenti in Italia, il portavoce dell’azienda ha confermato che i tagli riguarderanno tutte le aree geografiche, quindi potenzialmente anche le sedi nazionali.
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