Mediobanca, grande attesa per quelli che saranno i vertici che guideranno la banca fagocitata da MPS. Nel frattempo il gigante di Wall Street scommette su Piazzetta Cuccia.
Fari puntati sulle azioni Mediobanca, reduci dal grande tonfo di ieri, pari a -6,8%. Il titolo rimane osservato speciale in attesa di capire quali saranno i vertici che MPS-Monte dei Paschi di Siena sceglierà per la banca ormai fagocitata con l’OPAS che è andata a segno.
Nel frattempo, si è appreso dalla sezione delle partecipazioni rilevanti della Consob che un grande colosso di Wall Street detiene nel capitale di Piazzetta Cuccia una partecipazione potenziale pari al 6,647%.
Goldman Sachs detiene partecipazione potenziale 6,647% nel capitale di Mediobanca
Si tratta del gigante Goldman Sachs, che ha in mano la quota attraverso Goldman Sachs International (6,646%) e altre quattro società controllate.
La partecipazione, che è stata resa nota dalla Consob nella giornata di ieri, martedì 30 settembre 2025, è composta per il 6,545% da diritti di voto riferibili ad azioni, per lo 0,082% da contratti di prestito titoli senza data di scadenza con possibilità di restituzione in qualsiasi momento, e per lo 0,020% da contratti Swap con date di scadenza comprese tra il 15/10/2025 e il 19/09/2035.
La Consob ha precisato che la comunicazione è stata effettuata dal dichiarante, ovvero da Goldman Sachs, “a seguito del superamento del 5% da parte della società controllata Goldman Sachs International ”. L’operazione risale allo scorso 22 settembre 2025.
Intanto, nel bel mezzo del toto nomine su chi prenderà le redini di Mediobanca dopo l’addio del CEO Alberto Nagel, si fa sentire sempre di più il nome, per la presidenza di Piazzetta Cuccia, dell’ex ministro dell’Economia del governo Monti
Vittorio Grilli, al momento al timone della divisione EMEA dell’altro colosso finanziario USA, JPMorgan.
Toto nomine per Mediobanca, Vittorio Grilli presidente, Alessandro Melzi d’Eril CEO
Per la posizione di CEO di Mediobanca, la rosa dei nomi comprende Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima; Riccardo Mulone di UBS; Francesco Pascuzzi di Goldman Sachs e Giorgio Concini di PIMCO.
Per quanto riguarda la posizione di futuro CEO di Mediobanca, Adnkronos scrive che prende quota l’ipotesi Alessandro Melzi d’Eril come amministratore delegato di Mediobanca:
“Secondo quanto apprende Adnkronos da fonti finanziarie, le sue quotazioni sono infatti in crescita e al momento sarebbe lui a occupare la posizione più favorevole. Solo ieri sembrava prevalere Riccardo Mulone, amministratore delegato di UBS Italia, anche se - stando alle fonti - ’il suo profilo viene ritenuto troppo oneroso’. In corsa, anche se con un po’ di distacco, resta anche Francesco Pascuzzi, country head di Goldman Sachs, tra i nomi presi in considerazione”.
Così ha commentato ad Adnkronos Michele Calcaterra, professore di Finance Corporate all’Università Bocconi: “Tutto dipenderà dal piano strategico che Mediobanca si darà, vale a dire più riferito al wealth management o all’investment banking. I tre profili indicati hanno tutti una specchiata professionalità, due più riferita al wealth ed uno all’investment (quest’ultimo Pascuzzi ndr.)”.
Ormai è questione di ore: i nomi del presidente e dell’AD di Mediobanca saranno resi noti a breve, visto che MPS dovrà depositare entro la giornata di dopodomani, venerdì 3 ottobre, la lista per il CDA di Piazzetta Cuccia, in vista dell’assemblea del prossimo 28 ottobre di quest’ultima.
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Il trend delle azioni MPS e Mediobanca a Piazza Affari. Piazzetta Cuccia in ripresa post tonfo
In ripresa oggi le azioni Mediobanca dopo la pessima performance di ieri, che le ha viste capitolare di quasi il 7%, scivolando a quota 17,2 euro.
Ma è da un po’ di tempo che il titolo è attaccato dagli smobilizzi. Su base mensile, la performance delle azioni MB quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari hanno perso più del 12%, mentre il trend degli ultimi tre mesi di trading alla borsa di Milano è di una flessione del 6,5%.
Soltanto negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, i titoli Mediobanca ceduto il 10% circa.
Rimane positivo il trend delle azioni YTD, ovvero dall’inizio del 2025 (+22,8%), mentre su base annua la performance è di un rialzo superiore a +15%.
Per quanto riguarda le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena, negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, la performance è stata di una flessione del 3,5% circa e nell’ultimo mese di un rialzo pari ad appena +0,90%. Negli ultimi tre mesi di trading le azioni sono salite del 7,5% circa, mentre YTD e su base annua il trend è stato rispettivamente di rialzi pari a +11% e +53% circa.
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