Maternità surrogata, cosa succede se diventa reato universale?

Ilena D’Errico

27 Luglio 2023 - 08:42

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Maternità surrogata, il via della Camera alla proposta di legge sul reato universale, che ora passa al Senato. Ecco cosa succede se diventa reato universale.

Maternità surrogata, cosa succede se diventa reato universale?

La Camera ha approvato la proposta di legge per far diventare la maternità surrogata un reato universale, con 166 voti favorevoli, 109 contrari e 4 astenuti. Con dinamiche politiche quanto meno inaspettate, dunque, la proposta passa ora al Senato per l’eventuale approvazione definitiva. Continuano, però, a esserci diverse perplessità a riguardo.

Cos’è un reato universale e cosa si rischia

Il diritto penale viene di norma applicato su base territoriale, questo significa che è punibile chi commette nel territorio italiano i reati previsti dal nostro Codice penale ed è sempre quest’ultimo a indicare le pene. Per esempio, chi commette un furto in Italia è punibile ai sensi dell’articolo 624 cp, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 154 a 516 euro.

Il cittadino italiano che, invece, commette un reato all’estero può essere processato in Italia, ma soltanto se la condotta incriminata è un reato in entrambi i Paesi. Per fare un secondo esempio, alcuni Stati islamici puniscono i comportamenti blasfemi – tra cui le bestemmie - con la pena di morte, ma questo non vuol dire che ci sia punibilità in Italia (dato che il reato in questione è stato depenalizzato e comunque non riguardava una fattispecie così ampia). Viceversa, non si punisce in Italia la condotta commessa in uno Stato laddove sia legale.

Esistono però delle dovute eccezioni a questo principio di territorialità, riservate ai reati più gravi, tra cui crimini tremendi come quelli di guerra, la pedofilia, il genocidio e lo stupro di guerra. Questi reati sono infatti annoverati dall’articolo 7 del Codice penale fra quelli perseguibili dall’ordinamento, pur quando commessi all’estero.

Ecco perché si parla di “reato universale”, intendendo un illecito penale che l’ordinamento penale persegue indipendentemente dal luogo in cui è stato commesso, e secondo le proprie leggi. Come hanno fatto notare i giuristi nel corso di questi mesi, tuttavia, è necessario che la condotta rappresenti un reato anche nello Stato in cui è stata messa in atto.

Il ministro della Giustizia, peraltro, ha la facoltà di richiedere di perseguire penalmente il cittadino italiano che all’estero ha commesso reati comuni, ipotesi di norma riservata ai casi di assoluta gravità.

Cos’è la maternità surrogata e dove è reato

La maternità surrogata viene spesso definita anche gestazione per conto d’altri (Gpa), in quanto una donna porta avanti una gravidanza per conto dei cosiddetti genitori intenzionali, i quali possono condividere parte del patrimonio genetico del bambino o meno.

Attualmente, la maternità surrogata è vietata in Italia dalla legge n. 40/2004, che punisce chi “realizza, organizza o pubblicizza” la condotta con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e la multa da 600.000 euro a 1 milione di euro. La proposta, approvata dalla Camera, è di aggiungere la punibilità anche per gli italiani che si servono della Gpa al di fuori del territorio nazionale.

Di fatto, però, sono molti i Paesi che ammettono la surrogazione di maternità, fra cui anche diversi Stati dell’Unione europea. Nella maggior parte dei casi, comunque, si acconsente soltanto alla maternità surrogata altruistica, in cui la gestante non riceve compensi ma solo il rimborso delle spese sanitarie. L’obbiettivo è di evitare la mercificazione, tutelando le donne in cattive condizioni economiche da scelte disperate.

La maternità surrogata a titolo gratuito è legale - fra gli altri – in Gran Bretagna, Canada e Australia, mentre è consentita anche in forma commerciale in Ucraina, Grecia e Olanda. Nel complesso sono 65 i Paesi in cui la Gpa è legale, seppur con specifiche limitazioni.

Cosa succede se la maternità surrogata diventa reato universale

Se la maternità surrogata diventerà un reato universale, cosa probabile allo stato attuale, i cittadini italiani che si serviranno di questa pratica all’estero potranno essere arrestati e condannati a una pena da 3 mesi e 2 anni, oltre a una salatissima multa.

Considerando, però, che la maternità surrogata è già un reato in Italia, si presuppone che chi se ne serva all’estero scelga uno Stato in cui è invece consentita. Questo crea un enorme problema di punibilità, dato che il Paese straniero non è tenuto a fornire documentazione medica o atti finalizzati a provare il compimento del reato. La giurisprudenza, oltretutto, ha da sempre privilegiato l’interesse dei minori, compreso il diritto alla genitorialità, anche a discapito delle pratiche vietate.

Di fatto, il reato universale di maternità surrogata potrebbe avere un’applicazione fallimentare, in ogni caso senza riflesso sulle azioni commesse prima della sua entrata in vigore, ma anzi con probabili riflessi su pratiche come l’ovodonazione, pur non essendo al centro della proposta di legge. È però evidente che andranno a peggiorare i già esistenti problemi di natura sociale e burocratica, specie con riguardo al riconoscimento dei figli.

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