Lo scandalo del sandalo che ha travolto Prada, spiegato

Violetta Silvestri

3 Luglio 2025 - 14:51

Prada travolta nelle polemiche per i sandali presentati in passerella a Milano: perché l’India ha criticato duramente il brand? Cosa è successo.

Lo scandalo del sandalo che ha travolto Prada, spiegato

Cosa c’entra il marchio di lusso Prada con i sandali artigianali dell’India? Il nesso c’è e ha scatenato un’ondata di polemiche all’indomani delle passerelle milanesi del brand, tanto che sulla stampa estera è apparso il titolo “sandals scandal”.

Un sussulto di orgoglio nazionale si è diffuso in India quando hanno cominciato a circolare le immagini dei sandali in pelle intrecciati indossati dai modelli per la collezione uomo del brand e che ricordavano da vicino le pantofole indiane “Kolhapuri” fatte a mano, i cui disegni risalgono al XII secolo.

Ne è seguita un’ondata di polemiche in India per il mancato - e tardivo - riconoscimento pubblico da parte del marchio italiano dell’ispirazione alla tipica manifattura indiana. I sandali, nello specifico, prendono il nome da una città nello stato occidentale del Maharashtra.

Prada, travolta dalle critiche, si è trovata costretta a rispondere sul caso. Intanto, il “sandals scandal” potrebbe rivelarsi vantaggioso proprio per il settore delle calzature indiano.

Prada offende l’India con i suoi sandali: cosa è successo?

Il colosso della moda di lusso Prada ha riconosciuto le antiche radici indiane del suo nuovo modello di sandalo, dopo che il debutto della calzatura del marchio sulle passerelle maschili ha scatenato la rabbia degli artigiani in India.

Dopo lo scoppio della bufera, Lorenzo Bertelli, figlio dei proprietari di Prada, ha indirizzato a un’associazione di categoria indiana una lettera di chiarimento, riconoscendo l’ispirazione ai sandali “Kolhapuri”.

“Riconosciamo che i sandali... sono ispirati alle tradizionali calzature artigianali indiane, con una tradizione secolare”, ha scritto Bertelli, responsabile della responsabilità sociale d’impresa di Prada, nella lettera alla Camera di commercio del Maharashtra, visionata da Reuters.

“I sandali sono ancora in una fase iniziale di progettazione e non è certo che verranno commercializzati, ma Prada è aperto a un dialogo per uno scambio significativo con gli artigiani indiani locali” e organizzerà incontri di follow-up, si legge ancora nella missiva.

Un portavoce della maison ha rilasciato una dichiarazione in cui ha riconosciuto l’ispirazione del sandalo all’India, aggiungendo che l’azienda ha sempre “celebrato l’artigianato, la tradizione e il design”.

Il caso sembra, dunque, essere stato risolto. Il clima, però, è stato teso per alcuni giorni. L’omaggio di Bertelli al design indiano è stato inviato in risposta a una denuncia del capo dell’associazione commerciale che rappresenta 3.000 artigiani di sandali Kolhapuri, mentre il clamore online acquistava slancio.

“Dalle strade polverose di Kolhapur alle scintillanti passerelle di Milano... il mondo renderà finalmente il merito a chi lo merita?” si leggeva sui social indiani.

Sambhaji Chhatrapati, membro della famiglia reale di Kolhapur, ha dichiarato telefonicamente alla Reuters di essersi risentito per il fatto che agli artigiani non siano stati riconosciuti “i loro 150 anni di storia e tradizione”.

Dileep More, imprenditore di Kolhapur, ha tuttavia affermato che le immagini del sandalo Prada stanno dando lustro ad alcuni artigiani, in quanto mostrano come il loro prodotto tradizionale possa diventare di importanza globale.

Dall’artigianato al lusso

I prodotti Prada sono fuori dalla portata della maggior parte degli indiani. I sandali da uomo in pelle costano 844 dollari in su, mentre le “pantofole Kolhapuri”, vendute nei negozi e nei mercati indiani, partono da circa 12 dollari.

Il mercato del lusso in India è piccolo, ma in rapida crescita, con un numero sempre maggiore di ricchi che acquistano borse Louis Vuitton, auto Lamborghini, case costose e orologi.

Al contrario, la cultura e l’artigianato indiano stanno trovando sempre più spazio nel design dei marchi globali. La maison di alta gioielleria Bulgari h proposto, per esempio, una collana Mangalsutra da 16.000 dollari, ispirata a una catena tradizionalmente indossata dalle donne indiane sposate.

Così lo scandalo Prada può aiutare l’India

I venditori e gli artigiani di calzature indiani stanno sfruttando l’orgoglio nazionalista alimentato dallo scandalo dei sandali Prada nel tentativo di incrementare le vendite delle loro tradizionali calzature e alimentare la speranza di far rivivere un artigianato in difficoltà.

Le vendite dei sandali “Kolhapuri” sono aumentate vertiginosamente la scorsa settimana, attirando l’attenzione mondiale. In sostanza, associare il nome Prada ai sandali etnici, realizzati da circa 7.000 artigiani, sta offrendo ad alcuni un’opportunità di business.

Ira Soles, con sede a Mumbai, sta pubblicando nuovi annunci su Facebook e Instagram in cui pubblicizza il suo “Tan Handcrafted Kolhapuris da 32 dollari appena sbarcato sulla passerella di Prada... Scorte limitate. Riflettori puntati su tutto il mondo. Possiedi anche tu un pezzo di ciò che il mondo sta applaudendo”.

Il sito di e-commerce Niira offre sconti fino al 50% sulle sue pantofole di Kolhapuri. Le vendite di sandali da 18 dollari, simili a quelli presentati da Prada a Milano, sono triplicate, ha affermato il fondatore Nishant Raut. “Perché un marchio indiano di Kolhapuri non può diventare grande quanto Birkenstock?”, ha affermato.

Fatti a mano in piccole fabbriche, i sandali Kolhapuri, o chappal come vengono chiamati in hindi, sono spesso abbinati ad abiti indiani. Modelli simili sono venduti nei grandi punti vendita di Bata India e Metro Brands e anche su Amazon, Walmart e Flipkart.

Nel 2021, il governo indiano ha dichiarato che i sandali avrebbero potuto raggiungere un fatturato annuo di 1 miliardo di dollari in esportazioni. Sebbene non siano disponibili stime aggiornate, gli artigiani affermano che l’attività è invece in difficoltà, poiché i consumatori optano sempre più per calzature alla moda e di lusso.

Tuttavia, la controversia Prada sta dando nuova vita a un’arte che Lalit Gandhi, presidente della principale lobby industriale del Maharashtra, definisce morente. Gandhi ha dichiarato di essere in trattative con Prada per sviluppare un sandalo in edizione limitata e co-branded. Un sogno o realtà?

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