Libretti postali dormienti, cosa succede il 21 ottobre: chi rischia di perdere i soldi e perché

Giorgia Bonamoneta

17 Ottobre 2022 - 23:01

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Attenzione ai libretti postali dormienti: dal 21 ottobre saranno chiusi e le somme trasferite. Ecco cosa fare per non perdere i soldi.

Libretti postali dormienti, cosa succede il 21 ottobre: chi rischia di perdere i soldi e perché

Dopo la data del 21 giugno, quando i libretti postali dormienti sono stati estinti, l’altra data del calendario che prosegue la verifica sui libretti di risparmio non movimentati è quella del 20 ottobre. Il tempo per regolarizzare la propria posizione con Poste Italiane sui libretti postali dormienti, cioè quelli non movimentati dal titolare da più di 10 anni, è finito.

Entro il 20 ottobre infatti è possibile dare disposizioni presso l’ufficio postale in merito al proprio libretto risultante dormiente alla data del 31 marzo 2022. In caso contrario il libretto il 21 ottobre verrà estinto e le somme trasferite direttamente al fondo istituito dalla finanziaria 2006 (legge 266/05). Una volta estinto il libretto, la somma contenuta può essere comunque recuperata, ma il rimborso andrà richiesto direttamente all’azienda che gestisce il fondo, ovvero Consap.

Infatti, anche se il libretto postale dormiente dovesse essere stato chiuso, la cifra al sua interno non andrà perduta. Dal momento della chiusura e fino al decimo anno da questa, sarà possibile ritirare la somma contenuta nel libretto chiuso presso il Fondo Cosap del ministero dell’Economia.

Addio ai libretti postali dormienti: cosa fare entro il 20 ottobre

Poste italiane ha iniziato il processo di verifica dei libretti i dormienti che si concluderà definitivamente il 20 ottobre 2022. È arrivato il giorno che segna il termine ultimo dare disposizioni in merito al proprio libretto postale non movimentato da 10 anni. Secondo le direttive di Poste Italiane, da marzo a giugno, si è svolta la procedura di chiusura di tutti i libretti postali sui quali non è stato svolto alcun movimento negli ultimi 10 anni; mentre entro il 20 ottobre è possibile dare disposizioni in merito al libretto. In caso contrario il libretto sarà definitivamente estinto il 21 ottobre 2022 e la somma contenuta al suo interno depositata presso il fondo istituito dalla Consap del ministero dell’Economia.

La chiusura del libretto postale avverrà inevitabilmente per tutti, con o senza soldi, se non si danno diverse disposizioni presso un ufficio postale. Sul sito di Poste Italiane si legge che:

  • I Libretti di risparmio postale cosiddetti «dormienti» sono i Libretti non movimentati dal titolare da più di 10 anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme e che abbiano un saldo superiore a 100 euro;
  • I saldi dei Libretti dormienti vengono trasferiti al Fondo gestito da Consap istituito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al dpr 22 giugno 2007 n. 116.

Libretti postali non movimentati: cosa sono e come capire se il proprio è dormiente

Il libretto postale è un prodotto finanziario di Poste Italiane con alcuni benefici, tra cui la garanzia dello Stato italiano sull’intero importo dei risparmi. La definizione di “dormiente” si attesta quando il libretto non viene utilizzato per nessun tipo di movimento, né in entrata né in uscita. Accade piuttosto di frequente che si apra un libretto postale e poi se ne dimentichi l’esistenza, soprattutto se contiene cifre irrisorie o è quasi a zero. Aperti e mai usati, è proprio questa la definizione di “libretto postale dormiente”.

Nella categoria di libretti postali dormienti o, più in generale “conti dormienti”, rientrano anche conti e libretti postali e bancari, azioni, obbligazioni, assegni circolari, libretti nominativi, libretti al portatore, certificati di deposito nominativi, certificati di deposito al portatore, fondi di investimenti non attivi.

Per capire se si è in possesso di un libretto postale in queste condizioni si possono percorrere due strade:

  • rivolgersi al proprio ufficio postale di riferimento;
  • entrare nel sito di Poste Italiane e verificare tramite gli elenchi presenti.

Una volta scoperto di avere un libretto postale dormiente a proprio nome si può, presso un ufficio postale (entro il 20 ottobre 2022), dare nuove disposizioni in merito. Dopo la data ultima, se Poste Italiane non avrà ricevuto disposizioni, i libretti dormienti saranno chiusi e le somme depositate saranno trasferite all’interno del Fondo gestito da Consap. Basta, inoltre, fare delle operazioni attraverso il libretto per impedirne la chiusura. Un procedimento piuttosto facile e che non comporta ulteriore investimento di tempo, quali per esempio il ritiro di una piccola cifra o l’inserimento di una somma all’interno del libretto.

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