Legge 104 madre: cosa spetta quando è l’assistita o la caregiver?

Patrizia Del Pidio

19 Ottobre 2023 - 13:25

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Quali sono i diritti che prevede la Legge 104 quando un figlio assiste la madre o quando la madre assiste un figlio? Vediamo le differenze e i benefici.

Legge 104 madre: cosa spetta quando è l’assistita o la caregiver?

La Legge 104 prevede una serie di benefici per la persona con handicap e per i familiari che la assistono. Ma quando è una madre a fruire della Legge 104, quali sono i diritti che può avere sia da assistita che da assistente? Perché una madre può essere titolare di handicap e, quindi, necessitare dell’assistenza da parte di un figlio, ma può essere anche la caregiver di un figlio titolare di Legge 104. I diritti cambiano nei due casi differenti.

In questo articolo approfondiremo i diritti di una madre che si prende cura di un figlio con disabilità, ma anche quelli del figlio che è caregiver della propria madre visto che nei due casi, differenti, le agevolazioni spettanti sia a livello fiscale che lavorativo sono diverse.

Madre che assiste i figli disabili, quali sono i diritti con Legge 104?

Una madre che assiste un figlio con Legge 104 ha diversi diritti, primo fra tutti i permessi retribuiti previsti dalla Legge 104. Se le mamme svolgono un’attività lavorativa dipendente, sia nel pubblico che nel privato, e al tempo stesso assistono un figlio disabile hanno diritto a 3 giorni mensili per prendersi cura del figlio; in alternativa possono fruire di un prolungamento del congedo parentale in modo continuativo o frazionato per un periodo (compreso il congedo previsto per la generalità dei genitori) che non superi i tre anni.

Questo congedo può essere richiesto fino a quando il figlio non compie i 12 anni di età.
Come dicevamo, la mamma, in alternativa al congedo prolungato può fruire dei 3 giorni di permesso mensile fino al compimento dei 12 anni, dopo questa età ha diritto soltanto ai 3 giorni di permesso al mese che può fruire, però, alternativamente con il padre.

La scelta della sede di lavoro

La mamma che assiste un figlio con grave disabilità non può essere trasferita in un’altra sede di lavoro senza il proprio consenso e, inoltre, può scegliere la sede di lavoro più vicina alla propria casa. Questo per essere più presente nell’assistenza e la cura del figlio disabile.

Sempre per lo stesso motivo le mamme che assistono un figlio con grave disabilità hanno il diritto a non essere obbligati allo svolgimento del lavoro notturno e al riconoscimento dell’esecuzione del lavoro in smart working (per tutti i lavoratori che assistono figli con grave disabilità indipendentemente dall’età).

Assegno unico più alto e bonus

Quando una madre ha un figlio con disabilità, inoltre, ha diritto a una maggiorazione sull’assegno unico, ma anche al bonus per genitori con figli disabili. Si tratta di un contributo che spetta, però, solo ai genitori disoccupati o monoreddito che si trovano in nuclei familiari con un solo genitore e con un figlio invalido con percentuale non inferiore al 60% (l’importo del bonus è di 150 euro mensili).

Congedo straordinario e pensioni anticipate

Le mamme che assistono un figlio invalido hanno diritto, come chiunque altro caregiver, al congedo straordinario retribuito di due anni, ma anche alla possibilità di accedere alla pensione con un certo anticipo grazie a tre misure:

  • quota 41 per lavoratori precoci che richiede 41 anni di contributi e almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età dal caregiver;
  • Ape sociale 2023 che richiede, al caregiver, 30 anni di contributi e 63 anni di età;
  • Opzione donna 2023 che richiede alla donna caregiver di aver raggiunto entro il 31 dicembre 2022 almeno 35 anni di contributi e 59 anni di età se ha un solo figlio (58 anni se di figli ne ha due o più).

Legge 104 e diritti se la madre è la disabile

Se la madre è la disabile assistita dal figlio i diritti, pur essendo molto simili, variano un po’. Molti sono i benefici che sono uguali a quelli cui ha diritto una madre che assiste un figlio, ma alcuni differiscono.

I 3 giorni di permesso mensile riconosciuti dalla Legge 104, spettano anche al figlio caregiver della mamma, così come anche il congedo straordinario retribuito di due anni, se il figlio è residente con la mamma (e non c’è la figura del marito residente, altrimenti il diritto spetta al coniuge)

Anche i figli caregiver hanno diritto alle stesse opzioni di pensionamento cui hanno diritto le mamme che assistono un figlio, ovvero con quota 41 precoci, Ape sociale 2023 e Opzione donna 2023.

I figli possono avere diritto anche all’assegno di cura che varia da Regione a Regione e viene erogato in base all’Isee del nucleo familiare, in ogni caso si tratta di un beneficio che può superare anche i 500 euro mensili.

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